Il papà lavorò per Hitler, la Polonia rifiuta l’ambasciatore tedesco designato

La nomina in bilico dell’amasciatore tedesco in Polonia alimenta le tensioni tra i due paesi. Ora emerge un dettaglio inquietante dal passato

Ritardi e tentennamenti nell’approvazione del nuovo ambasciatore tedesco in Polonia. Si alimentano così i sospetti di moventi politici dietro il controverso atteggiamento polacco. Come sottolineato dal Financial Times, è da ben tre mesi che il nuovo ambasciatore tedesco per la Polonia, Arndt Freytag von Loringhoven, attende il via libera per i suoi compiti diplomatici. Quella che dovrebbere essere una semplice questione di formalità, specie per Stati entrambi membri europei e della NATO, si è invece trasformata in un’estenuante tira e molla. Inizialmente, il tutto è stato imputato all’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia di Covid-19. L’incidenza delle elezioni presidenziali polacche e il ritiro del Ministro degli Esteri polacco Jacek Czaputowicz avrebbero poi rallenato il tutto. Ora, emergono motivi legati al passato dell’ambasciatore. Secondo le dichiarazioni di alcuni politici polacchi, la Germania mostra scarsa attenzione sul background dei rappresentanti diplomatici scelti. Negli ultimi mesi di guerra mondiale, il padre del futuro ambasciatore, Bernd Freytag von Loringhoven, avrebbe prestato servizio come aiutante presso il bunker di Hitler nel 1945. Per il capo del partito polacco al potere PIS, Jaroslaw Kaczynski, un diplomatico dal passato così oscuro è inaccettabile. Inoltre, secondo quotidiano Rzeczpospolita, l’atteggiamento negligente della Cancelliera Merkel urta la più profonda sensibilità polacca a delicate vincende del passato.

Un crescente sentimento anti-tedesco in Polonia

Tuttavia, i media tedeschi sembrano avere prove contrarie. Secondo alcune ricerche dell’Augsburger Allgemeine, un parente del diplomatico, Wessel Freytag von Loringhoven, avrebbe procurato dell’esplosivo utilizzato per il tentato assassinio di Hitler il 20 Luglio del 1944. A seguito del fallimento, l’uomo si sarebbe suicidato. Inoltre, indipendentemente da dati storici, Freytag von Loringhoven non può essere giudicato responsabile per crimini ed azioni che non ha commesso in prima persona. I colonnisti tedeschi, infatti, preferiscono concentrarsi sulla brillante carriera politico-diplomatica di Freytag von Loringhoven. Studente modello in chimica, filosofia e storia, diplomatico altamente qualificato a Parigi, Praga e Mosca, autore di testi di grande impatto e coordinatore dei servizi segreti presso la NATO. Difficile non pensare ad una strumentalizzazione da parte del premier anti tedesco Duda.  Il caso del diplomatico Arndt Freytag von Loringhoven sarebbe, dunque, soltanto uno dei vari dissapori politici tra Polonia e Germania. La prima vittima di Duda è stata la casa editrice svizzero-tedesca Ringier Axel Springer. Una rete mediatica di proprietà e gestione tedesca è stata, infatti, sospesa. Successivamente è stato il turno di Philipp Fritz, corrispondente del giornale quotidiano tedesco Die Welt. Declassato per sospette interferenza nelle elezioni polacche, come dichiarato da Duda stesso al Financial Times.  Nel mirino del presidente Duda è finito il reportage di Fritz, considerato parte di un programmato attacco politico tedesco. Il reporter, inoltre, ha ricevuto minacce dopo l’acquisto del suo lavoro da altri enti mediatici. Ma la lista delle repressioni di Duda è ben più lunga. L’incaricato d’affari tedesco è stato richiamato dal Segretario di Stato per il Ministero degli Affari Esteri, Szymon Szynkowski vel Sek. L’accusa è di manipolazione dello svolgimento democratico delle elezioni polacche. A complicare i rapporti bilaterali vi è la controversia sul progetto Nord Stream Pipeline 2. Approvato dal governo centrale tedesco, la dirigenza politica polacca è totalmente contraria al progetto.

Disunione anche sulle prospettive future: un difficile recupero

La speranza per un miglioramento delle relazioni si concentra nell’entrante Ministro del Esteri polacco, il Professor Zbigniew Rau. Discendente da una famiglia di origine tedesca e professore universitario di legge presso Planck-Institut di Göttingen, come scrive l’Augburger Allgemeine, Rau ha un interessante legame storico-culturale con la Germania. Questo potrebbe essere vantaggioso per costruire nuovi e positivi rapporti inernazionali, nonostante i suoi ideali ultraconservatori. Anche secondo Slawomir Debski, vertice di un gruppo di think tank polacco, questa figura sarebbe centrale per recupero diplomatico tra i due Stati. Completamente contrario è lo scenario profetizzato dei media polacchi. Quest’ultimi, infatti, vedono un futuro piuttosto difficile per Freytag von Loringhoven, anche nel caso in cui arrivi il tanto agoniato via libera al suo ruolo di diplomatico.

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