La Germania già segnala primi indizi di ripresa economica

Gli ultimi dati sul sentiment delle imprese fanno pensare ad una ripresa economica della Germania

L’economia tedesca sta attraversando la crisi da Coronavirus meglio degli altri partner europei. Un’indagine svolta dall’istituto IFO di Monaco ha mostrato che il sentiment delle imprese è cresciuto rispetto al mese precedente. L’indagine viene svolta tutti i mesi su 9000 imprese rappresentative tedesche. Il capo dell’IFO Clemens Fuest ha dichiarato che l’economia tedesca è in netta ripresa e i fornitori sono mediamente più soddisfatti. L’istituto nazionale di statistica (Destatis) ha inoltre corretto le stime sul PIL per il secondo trimestre, da meno 10,1% a meno 9,7%. Fattori decisivi per la ripresa sono stati l’applicazione di un lockdown meno restrittivo rispetto all’Italia e l’immissione di ingente liquidità da parte del governo. I livelli della produzione e dei consumi sono comunque al di sotto dei livelli pre-Covid. Il governo ha deciso quindi di continuare con le politiche di sostegno al reddito e al lavoro. Katharina Koenz, economista per Oxford Economics, ha dichiarato: “molti settori sono al di sotto dei livelli pre-pandemici e fanno affidamento sul sostegno fiscale”. L’aiuto del governo non si è tuttavia fatto attendere.

Il governo ha risposto prontamente alla crisi con ingenti politiche fiscali

Destatis ha corretto in positivo la stima sul PIL di 0.4 punti. Tuttavia il crollo del prodotto interno lordo è il più ingente dal 1970, ovvero da quando si registrano le serie storiche. Si pensi che durante la crisi finanziaria del 2009 il PIL diminuì del “solo” 4.7%. Il governo ha risposto alla crisi con immediate politiche fiscali. La notizia dell’estensione del Kurzarbeit e del sostegno fiscale alle famiglie con figli è solo di poche settimane fa. Altro dato incoraggiante sono i prezzi di titoli di stato e oro. Questi sono considerati bene rifugio e i risparmiatori ne acquistano quando prevedono una contrazione del reddito. Gli ultimi dati mostrano una riduzione del prezzo di questi ultimi, facendo sperare ad una ripresa dei consumi.

La disoccupazione è aumentata del solo 1,3%, anche grazie alle politiche fiscali del governo

La Germania è famosa per il suo rigore nelle politiche di bilancio. Tuttavia la crisi da Coronavirus ha costretto i governi a mettere da parte le politiche di austerity e attuare pronte ed efficaci politiche fiscali. La pandemia è stata anche uno stimolo per il rinnovamento comunitario. A luglio è stato approvato il Recovery Fund, ma a beneficiarne saranno soprattutto i paesi a economie più lente. In Germania però la crisi è tutt’altro che superata. Tra il primo e il secondo trimestre i consumi delle famiglie sono diminuiti del 10,9% e gli investimenti del 19,6%. Il numero medio di ore lavorate è sceso del 8,8% ma il tasso di disoccupazione del solo 1,3%. Un dato davvero incoraggiante, soprattutto se si vuole raggiungere un livello di consumi pari a quello del periodo pre crisi.

Leggi anche: Tetto agli affitti, Berlino ha il 25% in meno di alloggi per chi cerca case

Studia tedesco via Zoom/Skype con lezioni private o collettive, corsi da 45 ore collettivi (max 8 persone) a 192 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter

Immagine di copertina: Pixabay