I più importanti club di Berlino stanno raccogliendo un milione di € per gli artisti cittadini

United We Stream: l’iniziativa fondata dai 250 locali notturni della capitale tedesca. Berlino aiuta i suoi artisti

La vita notturna di Berlino è leggendaria. Da quel lontano 1989, dalla caduta del muro, i basements di ex magazzini, bunker e centrali elettriche si sono trasformati in techno club. Questi ultimi sono diventati in poco tempo il cuore pulsante della capitale della Germania, e non solo. Durante l’epidemia del Covid-19, tutti i locali hanno chiuso le porte al pubblico. Consapevoli del grave impatto che avrebbero potuto causare, hanno preferito bloccare la stagione prima ancora dell’arrivo di disposizioni ufficiali. Di pari passo alle istituzioni scolastiche, i locali notturni hanno, in alcuni casi, anche preceduto le disposizioni parlamentari. Avevamo già scritto di quanto profitto economico portasse con sé la movida berlinese. Tutte le discoteche sono unificate attraverso la Commission Club di Berlino. Di recente è stato svolto uno studio sull’economia della vita notturna berlinese. In un anno si stima circa 1,45 miliardi di euro. La culture club è una vera forza economica a Berlino. Nella capitale tedesca si contano circa 30.000 DJ. C’è da considerare anche la presenza dell’industria di Ableton e SoundCloud a Berlino, con altrettanti posti di lavoro. Oggi, più di 250 club si sono uniti sotto un unico nome: United We Stream. I club berlinesi, le organizzazioni e i proprietari dei piccoli locali di intrattenimento notturno hanno deciso di continuare a festeggiare. Nessuno è in pericolo e alcuna regola messa in atto per la salute pubblica è violata. Tutti i giorni sono disponibili ore di DJ set in streaming. L’obiettivo è quello di raccogliere quante più donazioni (si auspica di raggiungere 1 milione di euro) per tutti gli artisti e i lavoratori della vita notturna. Sono circa 9000 i dipendenti in quarantena. Al momento si contano circa 100.000 dollari.

Dimitri Hegemann, proprietario dello storico club berlinese Tresor, spiega come avvengono le performance degli artisti in streaming e racconta della solidarietà che si sta verificando

I DJ berlinesi trasmettono i loro set ogni sera attraverso la piattaforma di streaming del locale. Sono in piedi, a fargli compagnia solo la consolle e la strumentazione di cui necessitano. I locali sono vuoti e a filmarli è una videocamera che li inquadra fissi. Gli spettatori, nel frattempo, ascoltano, ballano e a loro volta si registrano utilizzando i loro canali social. E’ una catena di promozione che al momento sta funzionando. Questo è quanto racconta Dimitri Hegemann, proprietario del club Tresor, che qualche settimana fa è stato nell’occhio del ciclone a causa di un caso positivo al Covid-19 nell’ultima festa svolta il 7/03. Dimitri parla della magia di Berlino e della cultura musicale che vi è dietro. In una situazione come questa, ancora una volta, la club culture, mostra il suo impegno e il suo attivismo per non lasciare da soli tutti coloro i quali vivono di musica e arte. Da questa iniziativa si percepisce la forza di volontà dei club. Sicuramente restare uniti in un momento come questo, e inviare un segnale, è fondamentale. Lo streaming che accompagna le serate dei clubber casalinghi inizia alle 19:oo e si porta avanti fino alle 00:00. Non sono poche le donazione fino adesso raggiunte, sicuramente lontane dal milione auspicato. All’interno dell’organizzazione si è formata una giuria indipendente che esamina caso per caso gli artisti o i lavoratori (baristi, buncer, lighting designer, tecnici) che necessitano di un aiuto economico in questo momento di crisi economica. Ulteriore preoccupazione è lo sfratto di alcuni dei locali notturni. Soprattutto i piccoli locali notturni che hanno come autonomia due settimane di sopravvivenza. Alcuni hanno un contratto, altri no. Lo stato sta aiutando, ma varia da persona a persona. Ad esempio, lo stesso club Tresor, ha a carico 106 dipendenti. Attualmente sono senza lavoro. Essendo uno dei club più famosi ha maggiore autonomia ma questo non significa che sia facile pagare l’affitto del locale senza alcuna entrata economica.

Unione e collaborazione: si auspica di festeggiare la fine dell’epidemia con un grande festival

La libertà e lo spirito che caratterizzano Berlino si sono subito tradotte in un un oasi di streaming virtuale. L’idea delle collaborazioni tra club, la nascita di queste alleanze potrebbe continuare anche in futuro. E’ ancora incerto il destino di molti club e locali notturni. Si spera che una volta terminata la crisi del Covid-19 e dopo questa lunga pausa dal mondo del clubbing si possa organizzare un grande festival. Al momento non possiamo altro che seguire le dirette in streaming e ballare tra la cucina e il salone.

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Immagine di copertina: Screenshot from YouTube