Ex Cancelliere Schröder fa causa al Parlamento tedesco per riavere i suoi privilegi

Da mesi l’ex Cancelliere federale Gerhard Schröder è al centro delle polemiche per i suoi stretti rapporti con la Russia e Putin. Adesso ha deciso di fare causa al Bundestag dopo essere stato spogliato di molti dei suoi privilegi

L’ex Cancelliere socialdemocratico Gerhard Schröder non ci sta è ha intentato una causa contro il Bundestag tedesco, dopo che il Parlamento ha deciso di tagliare parte dei suoi privilegi da ex capo di Stato. A maggio, infatti, Schröder era stato privato del diritto di avere un ufficio finanziato con fondi pubblici. Una decisione presa dal Bundestag dopo che l’ex Cancelliere si era rifiutato di prendere le distanze e condannare le azioni del Governo russo contro l’Ucraina.

Solo nel 2021 l’ufficio di Schröder che si trova (o e meglio dire ‘si trovava’) in Unter den Linden 50, e i dipendenti sono costati ai cittadini tedeschi 418.531. Solo per i suoi viaggi l’ex Cancelliere dell’Spd ha ricevuto 12.000 di rimborsi. I membri dell’Spd, nei primi giorni di agosto 2022, hanno votato a sfavore dell’espulsione di Schröder dal partito.

Schröder contro il Bundestag: le parole del suo avvocato

“La decisione da parte del Bundestag di revocare l’ufficio riservato all’ex Cancelliere ricorda i metodi usati da uno Stato assolutista. Sono sistemi che non dovrebbero essere autorizzati in uno Stato costituzionale democratico“. Sono le parole dell’avvocato di Schröder, Michael Nagel, rilasciate all’agenzia di stampa tedesca Dpa dopo aver intentato la causa al tribunale amministrativo di Berlino. Pochi giorni fa, alla fine di luglio, l’ex Cancelliere era volato a Mosca per un colloquio con il Presidente russo Vladimiri Putin. Un atteggiamento che il premier ucraino Volodymyr Zelensky ha definito “disgustoso”.

Gerhard Schröder e i suoi rapporti con le società russe e con Putin

Gerhard Schröder perse le elezioni del 2005 lasciando il suo posto da Cancelliere all’avversaria cristiano-democratica della Cdu Angela Merkel. Dopo la sconfitta l’ex Cancelliere si ritirò dalla scena politica. Ma di certo, non intraprese una tranquilla vita da pensionato. Decise, infatti, di investire il suo tempo per diventare l’uomo di punta e investitore di alcune società russe che operavano anche sul suolo tedesco. Passarono poche settimane dalla fine del suo mandato da Cancelliere che Schröder venne nominato dall’azienda russa Gazprom a capo del consorzio Nord Stream AG.

L’azienda, con sede a Zugo in Svizzera, era la responsabile della costruzione dell’immenso gasdotto omonimo che, attraverso il Mar Baltico, portava il gas russo nell’ Europa occidentale bypassando tutti gli Stati tra Germania e Russia. Per inciso, Gazprom era anche uno degli sponsor della società calcistica tedesca Shalke 04 che ha deciso, pochi giorni dopo l’invasione russa, di togliere il nome della società russa dalle loro divise rinunciando a circa 10 milioni di euro di introiti.

L’ex Cancelliere venne anche nominato presidente della società russa Rosneft operante nel settore petrolifero e del gas naturale. Schröder, inoltre, è stato coinvolto anche nella realizzazione del Nord Stream 2 gasdotto ‘gemello’ del primo che avrebbe dovuto espandere il trasporto del gas russo in Europa. Il nuovo gasdotto, pronto già da alcuni mesi, aveva subito una brusca interruzione il 22 febbraio 2022 quando il Cancelliere Olaf Scholz aveva annunciato che non sarebbe stato messo in funzione, proprio a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Ma Schröder ha anche mantenuto uno stretto rapporto con Vladimir Putin tanto che, giovedì 10 marzo, le agenzie di stampa tedesche avevano riportato la notizia per cui l’ex Cancelliere sarebbe volato a Mosca per discutere con il Presidente russo. Cosa i due si siano detti rimane un mistero.

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Immagine di copertina: Vladimir Putin e Gerhard Schröder Screenshot da Youtube