Guerra in Ucraina, l’ex Cancelliere tedesco Gerhard Schröder a Mosca per parlare con Putin

L’ex Cancelliere tedesco Gerhard Schröder, amico di Vladimir Putin, sarebbe volato a Mosca per cercare di trovare una mediazione con il Presidente russo

Sin dall’inizio della guerra in Ucraina l’ex Cancelliere tedesco Gerhard Schröder è finito al centro di molte polemiche. Schröder, infatti, dopo il suo ritiro dalla scena politica, è rimasto molto legato al Presidente russo Vladimir Putin e ha assunto ruoli di potere all’interno di alcune società russe. Il suo silenzio riguardo all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia aveva suscitato lo sdegno nell’opinione pubblica e il biasimo da parte dei suoi ex colleghi di partito, i socialdemocratici dell’Spd (ora al Governo). Giovedì 10 marzo le agenzie di stampa tedesche hanno comunicato che Schröder si sarebbe recato a Mosca per parlare direttamente con Vladimir Putin e tentare di mediare la drammatica situazione.

Gerhard Schröeder e i suoi interessi con la Russia

Dopo la sconfitta alle elezioni del 2005, che hanno visto come vincitrice Angela Merkel, Schröder (oggi 77enne) si ritirò dalla scena politica. Ma di certo non intraprese una tranquilla vita da pensionato. Decise, infatti, di investire il suo tempo per diventare l’uomo di punta e investitore di alcune società russe che operavano anche sul suolo tedesco. Passarono poche settimane dalla fine del suo mandato da Cancelliere che venne nominato dall’azienda russa Gazprom a capo del consorzio Nord Stream AG – con sede a Zugo in Svizzera – responsabile della costruzione dell’immenso gasdotto omonimo che, attraverso il Mar Baltico, portava il gas russo in Europa Occidentale bypassando tutti gli Stati tra Germania e Russia. Per inciso, Gazprom era anche uno degli sponsor della società calcistica tedesca Shalke 04 che ha deciso, pochi giorni fa, di togliere il nome della società russa dalle loro divise rinunciando a circa 10 milioni di euro di introiti. L’ex Cancelliere venne anche nominato presidente della società russa Rosneft operante nel settore petrolifero e del gas naturale. Schröder, inoltre, è stato coinvolto anche nella realizzazione del Nord Stream 2 gasdotto ‘gemello’ del primo che avrebbe dovuto espandere il trasporto del gas russo in Europa. Il nuovo gasdotto, pronto già da alcuni mesi, ha subito una brusca interruzione il 22 febbraio 2022 quando il Cancelliere Olaf Scholz ha annunciato che non sarebbe stato messo in funzione, proprio a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Fino ad oggi, nessun commento è stato rilasciato da Gerhard Schröder.

Il silenzio di Gerhard Schröder ha provocato non pochi imbarazzi all’interno del suo partito

Come già scritto Gerhard Schröder apparteneva al partito socialdemocratico della Germania, l’Spd. E proprio i suoi ex compagni di partito hanno chiesto all’ex Cancelliere di prendere una chiara presa di posizione e di allontanarsi dalle società russe che vedono il suo coinvolgimento. Ma Schröder ha fatto orecchie da mercante, pubblicando solamente uno scarno comunicato di condanna alla guerra su Linkedin, ma senza chiarire indiscutibilmente il suo effettivo allontanamento dalle società russe. Questa ambiguità ha visto la reazione del suo partito che sta discutendo se espellere Schröder dall’Spd. Inoltre alcuni membri del Bundestag hanno anche presentato una petizione per ‘spogliarlo’ di tutti i suoi privilegi. L’ex Cancelliere, infatti, gode ancora dei benefici dati dalla sua attività politica. Secondo quanto riportato dal Morgenpost, nel 2021 il personale dell’ufficio di Schröder sarebbe costato allo Stato tedesco ben 407.000 euro (nel 2017 erano stati addirittura 561.000). A queste spese va unita, ovviamente, la pensione di Schröder da ex Cancelliere che ammonta a 8.300 euro al mese.Ma di certo, i suoi guadagni non finiscono qui. Anche se non si conosce la cifra esatta che Schröder percepisce dal suo coinvolgimento con le società russe già citate, per il suo ingresso nella Nord Stream AG sembra che si sia intascato 250.000 euro, senza poi contare i guadagni venuti dopo. Una montagna di soldi a cui Schröder non vuole di certo rinunciare nonostante la tragica situazione.

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Immagine di copertina: Vladimir Putin e Gerhard Schröder Screenshot da Youtube