Kiev

Ministra degli esteri tedesca, viaggio “a sorpresa” a Kiev e nuove promesse di aiuto

Berlino si impegna ancora una volta a dimostrare la sua vicinanza all’Ucraina con una visita non prevista di Annalena Baerbock. È il secondo viaggio della ministra degli esteri della Germania dall’inizio del conflitto

 

A solo una settimana di distanza dall’arrivo a Berlino del primo ministro ucraino Denys Shmygal, la ministra Baerbock si è recata a Kiev. Scopo del viaggio è stato non solo rinforzare l’alleanza tra i due paesi, ma anche rinnovare le promesse della Germania di inviare in Ucraina ulteriori aiuti umanitari ed economici, nonchè armi.

La Germania si è inoltre impegnata a collaborare con i Paesi Bassi per formare personale ucraino specializzato nella rimozione delle mine.

 

Le dichiarazioni della ministra Baerbock

La ministra degli esteri tedesca è stata tra le prime personalità di spicco della politica in Germania a recarsi di persona in Ucraina, a maggio.

Ad oggi la ministra dichiara che tutta l’Europa sa che l’Ucraina sta combattendo per la libertà di tutto il continente e che non sarà mai lasciata sola. Se Putin sperava in un isolamento dell’Ucraina, ha aggiunto inoltre la ministra, è destinato a rimanere deluso. Lo stesso vale per le speranze della Russia di stremare l’Europa attraverso la crisi energetica.

Per finire Baerbock ha aggiunto anche che i crimini di guerra della Russia non resteranno impuniti e che la Germania è pronta a mandare degli esperti per condurre indagini approfondite.

 

Come la Germania sta aiutando l’Ucraina

In più di un’occasione, soprattutto nelle prime settimane del conflitto, la Germania è stata accusata di non fare abbastanza per supportare Kiev. In realtà la decisione iniziale di non inviare armi pesanti è stata poi revocata e la Germania si è unita ad altri 27 paesi nel mondo nell’invio di armamenti all’Ucraina. In particolare sistemi di difesa antiaerea, radar, devices anti-drone e materiale sanitario.

La Germania ha aumentato il budget del 2022 per la sicurezza di 2 miliardi di euro, in gran parte impiegati appunti per l’invio di aiuti all’Ucraina, ma anche per il contributo obbligatorio all’EPF, l’European Peace Facility, il fondo che sostiene tutti i membri dell’EU nell’impegno a favore della guerra in Ucraina.

 

 

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Immagine di copertina: foto di Dušan Cvetanović