Russia, Youtube, CC0 Public Demain, Foto di Souvik Banerjee on Unsplash, https://unsplash.com/photos/8dOk8JVESxY

YouTube sta creando un caso diplomatico tra Germania e Russia

La Russia minaccia di bloccare YouTube dopo che la piattaforma ha eliminato due canali di Russia Today in tedesco per disinformazione su Covid-19 e vaccini.

La Russia ha appena annunciato di voler bloccare YouTube. La minaccia arriva dal Roskomnadzor, il servizio federale russo per la supervisione della comunicazione di massa. Pochi giorni fa, la piattaforma di condivisione video aveva eliminato due canali in tedesco di Russia Today, emittente governativa russa, con l’accusa di disinformazione sul Covid-19 e sui vaccini. Il Cremlino non l’ha presa bene, promettendo conseguenze per quello che considera “un atto di aggressione mediatica senza precedenti”. Il Roskomnadzor ha inviato una lettera a Google, proprietaria di YouTube, in cui esige che tutte le restrizioni vengano revocate il prima possibile. Se la piattaforma non dovesse acconsentire alle richieste, il suo blocco in Russia potrebbe essere imminente. Ma non solo, Google potrebbe ricevere dal Roskomnadzor una multa di 1 milione di rubli. Subito dopo la chiusura dei due canali di RT, il Ministero degli Esteri russo aveva già dichiarato che stava considerando la possibilità di “adottare delle contromisure nei confronti di YouTube e dei media tedeschi”.

Perché YouTube ha chiuso i due canali in tedesco di RT

Inizialmente, il canale tedesco di RT, RT DE, ha ricevuto un avvertimento a causa del caricamento di contenuti che violavano la politica di Youtube sulla diffusione di informazioni inesatte sul Covid. Il portale è molto chiaro al riguardo: non sono consentiti contenuti che diffondono disinformazione medica e contraddicono le autorità sanitarie locali o l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo tipo di informazioni, secondo YouTube, rappresentano un rischio per la salute di tutti.

RT ha però ignorato l’avviso, e la piattaforma ha emesso un divieto di pubblicazione per una settimana. L’emittente russa non si è arresa a quella che ha definito “censura”, e ha quindi cercato di aggirare l’ostacolo. Ha cominciato ad utilizzare un suo secondo canale in tedesco, “Der Fehlende Part”, per continuare a condividere contenuti. Un portavoce di YouTube ha affermato che eludere la sospensione di un canale in questo modo è contro i termini di servizio del sito, che si è visto costretto a chiudere entrambi i canali.

La reazione della Russia

La risposta della Russia non si è fatta attendere. Il Roskomnadzor è stato molto chiaro riguardo alle possibili conseguenze di una mancata revoca della chiusura di RT DE e DFP, considerando multe salate e il blocco di YouTube. La Russia si è però scagliata anche contro il governo tedesco, credendolo in parte responsabile della chiusura. In una nota, il Ministero degli Esteri ha affermato: “Considerando la natura dell’incidente, che è pienamente in linea con la logica della guerra dell’informazione scatenata contro la Russia, l’adozione di misure simmetriche di rappresaglia contro i media tedeschi in Russia sembrerebbe non solo una cosa appropriata, ma anche necessaria.”

Sulla questione ha commentato anche il caporedattore di RT, Margarita Simonyan, con parole molto dure. In due tweet, Simonyan ha espresso il suo disappunto e ha rivolto pesanti accuse alla Germania.

“Il canale YouTube RT DE è il quarto media in lingua tedesca più influente, secondo Tubular Labs, superando Deutsche Welle e altri giganti tedeschi. Nel solo giugno 2021, il canale ha avuto 21 milioni di visualizzazioni.” scrive Simonyan. Poi aggiunge: “In precedenza, il Lussemburgo si era rifiutato di concederci una licenza di trasmissione, citando il parere delle autorità tedesche. Questa è una vera guerra mediatica dichiarata dallo Stato tedesco allo Stato russo.”

La risposta delle autorità tedesche

La Germania ha prontamente reagito alle accuse e alle minacce russe. In una conferenza stampa, il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, ha dichiarato che “il governo federale e i suoi rappresentati non hanno nulla a che fare con la decisione di YouTube. Chiunque affermi il contrario sta creando una teoria del complotto.” YouTube è l’unico responsabile della chiusura di RT DE e DFP, e ne ha già chiarito i motivi, afferma Seibert. Riguardo alla minaccia di boicottare i media tedeschi in Russia, invece, Seibert afferma: “Chiunque chieda tale ritorsione non mostra un buon rapporto con la libertà di stampa”.

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In copertina: Youtube, CC0 Public Demain, Foto di Souvik Banerjee on Unsplash