Le mostre di Berlino da non perdere questa settimana. Dal 19 fino al 25 gennaio 2022

Numerose le mostre a Berlino durante questa settimana: tutte le più interessanti che potete visitare dal 19 al 25 gennaio 2022

Continuano ad essere numerosi gli eventi culturali nella capitale, tra cui le mostre che potete visitare. Di seguito troverete la lista di quelle più interessanti che si terranno a Berlino dal 19 fino al 25 gennaio.

Art & Halls. A Sense fo Art Beyond Walls – Die Stiftung Reinbeckhallen

In mostra una selezione di opere di due diverse collezioni, quelle della fondazione Reinbeckhallen e quelle della Kunsthalle Rostock, unite a opere contemporanee di artisti berlinesi. Attraverso stampe, dipinti sculture e fotografie, realizzati dal 1908 fino a oggi, viene trattato il tema dell’esistenza umana e degli ambienti, sia rurali che urbani, che danno forma alla sua essenza. In esposizione, opere di Norbert Bisky, Leiko Ikemura, Ute & Werner Mahler, Maix Mayer, Andreas Mühe, Ramona Seyfarth, Chiharu Shiota e Sergei Tchoban. La mostra è visitabile fino al 20 febbraio 2022. I biglietti si possono acquistare a questo link.

Kunsthalle Rostock, Opening 8. Biennale der Ostseeländer, 1979, © Jürgen Sindermann 

Edith Dettmann, Weidenlandschaft (Mecklenburgische Landschaft), 1965, oil/wood, 100 x 120 cm, © Kunsthalle Rostock

 

Konstantin Grcic: New Normals – Haus am Waldsee

La Haus am Waldsee ospita la prima mostra personale a Berlino di Konstantin Gricic, designer industriale noto a livello internazionale. A partire da oggetti di uso quotidiano come sedie, poltrone, lampade, scaffali, o da oggetti ripresi dai suoi stessi lavori artistici, Grcic fa uso del presente per aprire lo sguardo verso il futuro. Oggetti apparentemente banali, come uno smartphone, vengono problematizzati dal lavoro di Grcic, divenendo i “Nuovi Normali”: elementi che diamo per scontati ma che sarebbero stati impensabili fino a poco tempo fa, la cui presenza modifica i nostri comportamenti. La mostra è visitabile fino al 18 aprile 2022. Per ulteriori informazioni potete cliccare qui.

©Konstantin Grcic, New Normals, 2021, Foto: Florian Böhm

Kunst in Berlin 1880 -1980 – Berlinische Galerie

Kunst in Berlin, l’esposizione permanente della Berlinische Galerie ospita opere realizzate a Berlino dal 1870 fino a oggi. Lungo il percorso espositivo i visitatori avranno modo di scoprire la storia di Berlino e dei movimenti artistici che l’hanno attraversata. Camminare tra le sale dedicate a “Kunst in Berlin” è infatti come viaggiare nel tempo attraverso il Secondo Reich, la Repubblica di Weimar, la dittatura nazista, la ripartenza dopo il 1945 e la Guerra Fredda nella città divisa dal Muro. Per i biglietti potete consultare questo link.

Fred Thieler, Erzählung für W. Turner, 1962, © VG Bild-Kunst, Bonn 2020 (JPG, 2 MB)

Mario Rizzi in the IBB Video Space – Berlinische Galerie

Questo mese la Berlinische Galerie ospita “Bayt”, la trilogia di Mario Rizzi, artista italiano con base a Berlino. “Bayt” è una parola araba che significa “casa”, intesa come il luogo in cui abitiamo e abbiamo le nostre radici. In questa trilogia ad essere narrate sono le storie di tre donne, provenienti da Siria, Tunisia e Libano, che riescono a ricreare una propria casa, nonostante condizioni di vita estremamente difficili. A differenza dell’approccio del giornalismo documentaristico, che ricerca la neutralità, Rizzi crea un legame con i personaggi principali dei suoi lavori, dande voce a chi è relegata ai margini della società. Rinunciando all’imparzialità, Rizzi apre la possibilità di creare una connessione empatica tra personaggi e pubblico, dando espressione a dei racconti dove “il personale è politico”. Le video installazioni di Rizzi saranno alla Berlinische Galerie fino al 31 gennaio. Per ulteriori informazioni potete consultare questo link.

Mario Rizzi, Al Intithar, 2013, Film Still, © Mario Rizzi, Courtesy the Artist and Sharjah Art Foundation

Mario Rizzi, The Little Lantern, 2019, Film Still, © Mario Rizzi, Courtesy the Artist and Italian Council

Una nuova arte: fotografia e impressionismo – Museo Barberini

L’arte della fotografia e la corrente artistica dell’impressionismo hanno molto in comune, dallo studio attento della luce, alla ricerca del “qui e ora”, fino alla sperimentazione con la composizione e la prospettiva. Con questa mostra, che è anche la prima esposizione fotografica del Museo Barberini, viene indagata la correlazione tra fotografia e impressionismo. Nel corso del 19° secolo, infatti, diversi fotografi si sono dedicati alla rappresentazione delle stesse tematiche proprie dell’impressionismo, prima di tutte quella del rapporto tra uomo e natura. La mostra è visitabile fino all’8 maggio 2022. I biglietti si possono acquistare a questo link.

Antonin Personnaz, Armand Guillaumin beim Malen von „Badende bei Crozant“, um 1907 Autochrome (als Faksimile präsentiert) 9 x 12 cm, Société française de photographie, Paris © Société française de photographie, Paris

Peter Henry Emerson, Seerosenpflücken 1886, Platindruck, 19,5 x 29 cm, Staatsgalerie Stuttgart, Graphische Sammlung, erworben 1989, Sammlung Rolf Mayer © Photo: bpk / Staatsgalerie Stuttgart / Peter Henry Emerson

Zanele Muholi – Gropius Bau

Dal 26 novembre 2021 al 13 marzo 2022, il Gropius Bau di Berlino aprirà le porte alla prima grande mostra dedicata al fotografə di fama internazionale Zanele Muholi. L’artista, originariə del Sudafrica, negli ultimi anni acquisito particolare notorietà anche in Europa e in tutto il mondo. Questa mostra rappresenta la prima grande occasione per poter fruire di una selezione completa delle sue opere a Berlino. I suoi lavori, che sono riusciti a distinguersi nel mondo della fotografia per la loro eccezionalità, restano un punto di riferimento per la lotta contro le discriminazioni rivolte alla comunità LGBTQ+. I biglietti si possono acquistare a questo link.

Zanele Muholi, LiZa III, 2009, ©️Zanele Muholi, Courtesy of the Artist and Stevenson, Cape Town:Johannesburg and Yancey Richardson, New York, per gentile concessione del Gropius Bau

Zanele Muholi, LiZa III, 2009, ©️Zanele Muholi, Courtesy of the Artist and Stevenson, Cape Town:Johannesburg and Yancey Richardson, New York, per gentile concessione del Gropius Bau

Zanele Muholi, Bona, Charlottesville, 2015, ©️Zanele Muholi, Purchased with funds provided by the Africa Acquisitions Committee 2017, per gentile concessione del Gropius Bau

Zanele Muholi, Bona, Charlottesville, 2015, ©️Zanele Muholi, Purchased with funds provided by the Africa Acquisitions Committee 2017, per gentile concessione del Gropius Bau

UN-derstand the power of art as a social architect– URBAN NATION Museum

Dalle sue origini fino al giorno d’oggi, la mostra traccia la storia dell’Urban Art, uno dei movimenti artistici più affermati del presente. In esposizione oltre cento opere, di più di 50 artisti rinomati. Tra questi, Adele, DFACE, Herakut, James Bullough, The London Police, Mimi S, Shepard Fairey, Borondo e molti altri. Al contrario delle esposizioni tradizionali, quella dell’URBAN NATION Museum è un’esposizione interattiva, che mette in crisi le modalità classiche di visione. In congruenza con i valori dell’arte urbana, l’ingresso alla mostra è gratuito. Per tutte le informazioni potete consultare questo link.

Courtesy of (c) URBAN NATION MUSEUM FOR URBAN CONTEMPORARY ART

Courtesy of (c) URBAN NATION MUSEUM FOR URBAN CONTEMPORARY ART

Love Around the World – f³ – freiraum für fotografie

Di cosa parliamo quando parliamo d’amore? È questa la domanda che ha spinto il fotografo croato Davor Rosthuard insieme alla compagna Andela a viaggiare attraverso 5 continenti e 30 stati diversi, in cerca di una risposta. Dalla monogamia alle relazioni poliamorose, dall’amore queer agli amori proibiti o ai matrimoni organizzati, sono diverse le forme che può assumere l’amore. Nel corso di un anno Davor e Andela hanno condotto 120 interviste con persone diverse per etnia, genere, cultura, estrazione sociale e età ponendo a tutte la stessa domanda: “cos’è l’amore?”. Il risultato è una mostra incredibile, che mette in luce le forme più disparate di amore. La mostra è visitabile fino al 20 febbraio 2022. I biglietti si trovano a questo link.

© Davor Rostuhar

© Davor Rostuhar

Songs of the Sky. Photography & the Cloud: tramite l’intelligenza artificiale le nuvole riescono ad assumere sembianze umane

All’interno della mostra Songs of the Sky. Photography & the Cloud potrete  osservare il cielo nuvoloso che sembra assumere sembianze umane. Sembianze e volti umani rilevati però da macchine digitali, in un contrasto continuo tra tecnologia e natura. L’intelligenza artificiale entra così in contatto con il cielo nuvoloso, una volta regno dell’immaginazione umana e fonte di intuizione, rivelando i suoi limiti. La mostra è visitabile fino al 21 aprile 2022. A questo link tutte le informazioni.

Noa Jansma, Buycloud, 2020-2021 © Noa Jansma, Songs of the Sky . Photography & the Cloud, C/O Berlin Foundation

Magical Reflections – Johann Erdmann Hummel – Alte Nationalgalerie

La Alte Nationalgalerie dedica una mostra a Johann Erdmann Hummel (1786-1822), pittore tedesco a lungo trascurato nonostante la sua importanza storica. Basata su opere della collezione della Nationalgalerie, la mostra Magical Reflections permette al pubblico di riscoprire la pittura di Hummel, caratterizzata da un uso accurato delle luci e dei riflessi e da costruzioni a volte iperrealistiche. Un insieme di elementi che, grazie alla chiarezza grafica dell’esecuzione, anticipa movimenti come la Nuova oggettività. La mostra è visitabile fino al 20 febbraio 2022. Potete trovare i biglietti a questo link

Junge Leute beim Schaukeln in einem Garten bei Neapel, 1823, Öl auf Leinwand, © Museumslandschaft Hessen Kassel, Neue Galerie

Robert Irwin – Sprüth Magers

Luce, riflessi, colori: sono questi i materiali di cui si serve Robert Irwin per dare vita alle sue complesse installazioni artistiche. Alla galleria Sprüth Magers gli spettatori potranno osservare diversi lavori di Irwin. Da una parte gli “Unlights”, opere a parete fulorescenti, dall’altra diverse sculture in acrilico. Come caratteristico di Irwin, i giochi di luce e i colori delle sue opere modificano gli spazi in cui vengono inserite, stimolando e ampliando le capacità percettive umane. La mostra è visitabile fino al 26 marzo 2022. A questo link tutte le informazioni.

Sconce

Voll das Leben! Reloaded – Harald Hauswald – C/O Berlin

Con Harald Hauswald sarete immersi nella Berlino Est degli anni Settanta, Ottanta e Novanta, attraverso fotografie che raccontano la quotidianità della DDR. Le sue immagini riescono, con tenerezza e simpatia, a offrire una visione unica della Berlino dell’epoca, mostrando il paesaggio urbano in evoluzione. La mostra è visitabile fino al 21 aprile 2022. I biglietti si possono acquistare direttamente sul posto. A questo link tutte le informazioni.

Harald Hauswald, In Front of the Foreign Ministry of the GDR (now Schloßplatz), Mitte, Berlin, 1984 © Harald Hauswald/OSTKREUZ/Bundesstiftung Aufarbeitung

Harald Hauswald, In Front of the Foreign Ministry of the GDR (now Schloßplatz), Mitte, Berlin, 1984 © Harald Hauswald/OSTKREUZ/Bundesstiftung Aufarbeitung

DARK MATTER – Köpenicker Chaussee 46

All’interno delle stanze buie di un’ex-fabbrica prende vita DARK METTER, un universo parallelo fatto di affascinanti installazioni luminose. Attraversando sette stanze con sette diverse installazioni, luce, suono e movimento si fondono in emozionanti coreografie di forme e colori. Ogni stanza sviluppa la propria atmosfera individuale, dalle piccole composizioni luminose intime, agli oggetti interattivi walk-in, fino agli spettacoli di luce audiovisivi che riempiono la stanza con un sistema audio 3D. L’atmosfera suggestiva, al limite tra mondo reale e digitale, vi farà immergere in un universo del tutto nuovo. Il progetto nasce da Christopher Bauder, direttore creativo dello studio di design WHITEvoid. I biglietti si possono acquistare a questo link

GRID, Foto by WHITEvoid

CIRCULAR, Foto by WHITEvoid

How to Dior – Christian Dior and His Successors – Kunstgewerbemuseum

In mostra al Kunstgewerbmuseum i disegni originali delle collezioni di Christian Dior, insieme ai lavori degli studenti della Macromedia University of Applied Sciences di Berlino. Le acquisizioni più recenti del Kunstgewerbmuseum permettono di intraprendere un viaggio cronologico attraverso la storia di Dior, a partire dai primi disegni del suo fondatore, fino ai successori: Yves Saint Laurent, Marc Bohan, Gianfranco Ferré e John Gallian. In esposizione anche diversi oggetti della collezione, tra cui “Mexique”, un abito da sera decorato con strati di perline di vetro. La mostra è visitabile fino al 26 giugno 2022. A questo link tutte le informazioni.

How to Dior. Christian Dior und seine Nachfolger*innen, Ausstellungsansicht, Kunstgewerbemuseum 2021, © Staatliche Museen zu Berlin / David von Becker

Nation, Narration, Narcosis – Collecting Entanglements and Embodied Histories – Hamburger Bahnhof

La mostra “Nazione, Narrazione, Narcosi” indaga le relazioni tra arte e protesta politica. In particolare, vengono analizzati i processi, spesso brutali, di costruzione delle nazioni e il ruolo che l’arte assume in questi contesti. In un momento storico in cui è “più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo”, la mostra si focalizza inoltre sul tema del clima e dell’ambiente, affrontandoli da un punto di vista non solo ecologico ma anche sociale. La mostra è visitabile fino al 3 giugno 2022. I biglietti si possono trovare a questo link.

Ho Tzu Nyen in collaboration with Sebastian Lütgert and Jan Gerber, CDOSEA (The Critical Dictionary of Southeast Asia), 2015 – (ongoing), algorithmically composed video, infinite loop, various configurations. Courtesy of the artist and Edouard Malingue Gallery

 

Kawita Vatanajyankur, Dye, 2018(c) Courtesy the Artist, Collection: MAIIAM ContemporaryArt Museum, Thailand

Anna Dorothea Therbusch – A Berlin Woman Artist of the Age of Enlightenment – Gemäldegalerie

Nata a Berlino nel 1721, Anna Dorothea Therbusch è una delle più importanti artiste del 18º secolo. Per celebrare il tricentenario della nascita di questa precorritrice dell’emancipazione femminile, la Gemäldegalerie ha organizzato un’esposizione speciale, che raccoglie opere chiave delle collezioni dello Staatliche Museen zu Berlin. In particolare, tra le sue opere vediamo molti ritratti, che fanno di lei una delle più importanti croniste del periodo Illuminista. La mostra è visitabile fino al 10 aprile 2022. I biglietti si possono trovare a questo link.

Anna Dorothea Therbusch, Bildnis Amalie Prinzessin von Preußen, © Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie / Jörg P. Anders

Antoine Pesne, Marie de Rège, geb. Pesne mit einem Mopshund, um 1745, © Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie / Jörg P. Anders

Light and Space – Robert Irwin – Kraftwerk Berlin

In mostra al Kraftwerk Berlin, l’ex centrale elettrica di Berlino, un’installazione site-conditioned realizzata da Robert Irwin – artista americano pioniere del movimento Light and Space. Facendo uso degli effetti luminosi, Irwin modifica la percezione dell’ambiente esterno, mettendo in dubbio le capacità percettive umane. Opere d’arte, quelle di Irwin, dove arte e scienza convergono nel proiettare lo spettatore verso scenari futuri. Nelle parole dell’artista: “la mia ambizione è, in un certo senso, di farvi vedere un po’ più domani di quanto ne avete visto oggi”. La mostra è visitabile fino al 30 gennaio 2022. Potete trovare i biglietti a questo link.

Robert Irwin, Light and Space (Kraftwerk Berlin), 2021. Commissioned by LAS (Light Art Space). (c) Foto: Timo Ohler. VG Bild-Kunst, 2021.

Robert Irwin, Light and Space (Kraftwerk Berlin), 2021. Commissioned by LAS (Light Art Space). (c) Foto: Timo Ohler. VG Bild-Kunst, 2021.

Iran. Five Millennia of Art and Culture – James Simon Galerie

Alla James Simon Galerie, la prima mostra a Berlino sulla storia culturale dell’Iran. I visitatori sono invitati ad intraprendere un viaggio nel tempo, a partire dalle origini delle grandi civiltà storiche, fino all’inizio dell’era moderna, alla scoperta dell’Iran come centro di innovazioni scientifiche e culturali. In esposizione centinaia di oggetti provenienti dalla collezione Sarikhni di Londra insieme a pezzi dello Staatliche Museen; una mostra imperdibile per tutti gli amanti della pittura e anche della ceramica. A questo link i biglietti.

„Europäischer Jüngling mit Weinschale und Schoßhund“, evtl von Mu`in Musawir, Papier, Tinte, Farbpigmente, Gold, Isfahan, Iran, dat. 1673, © The Sarikhani Collection / C. Bruce

Iran. Kunst und Kultur aus fünf Jahrtausenden, Ausstellungsansicht, James-Simon-Galerie 2021, © Staatliche Museen zu Berlin / David von Becker

Culture Lost and Learned by Heart – Adji Dieye – C/O Berlin

Le opere di Adji Dieye, vincitrice del C/O Berlin Talent Award 2021, raccontano la storia del Senegal, prendendo materiale dagli archivi coloniali del paese. L’artista ha sviluppato una proiezione video, opere a parete e installazioni per una lettura non lineare della storia del Senegal, esplorando da vicino i temi del post-colonialismo e mettendo in discussione l’istituzione archivio. Potete consultare questo link per tutte le informazioni.

 Untitled (Culture Lost and Learned by Heart, C/O Berlin Foundation), 2020-2021 © Adji Dieye, Archives Nationales du Sénégal, Iconographie

Untitled (Culture Lost and Learned by Heart, C/O Berlin Foundation), 2020-2021 © Adji Dieye, Archives Nationales du Sénégal, Iconographie

Church for Sale – Works from the Haubrok Collection and the Nationalgalerie Collection – Hamburger Bahnhof

In occasione del suo 25° anniversario, l’Hamburger Bahnhof espone la mostra “Church for Sale” che comprende opere della collezione Haubrok e della Nationalgalerie. Le opere esposte affrontano il tema dell’arte come attività politica, finalizzata alla lotta contro l’agressione a quei beni comuni essenziali alla vita. Un’esposizione che mette in dubbio, quindi,  le strutture di potere esercitate nella sfera pubblica e in quella privata. La mostra è visitabile fino al 19 giugno 2022. I biglietti si possono trovare a questo link.

Ausstellungsansicht „Church for Sale. Werke aus der Sammlung Haubrok und der Sammlung der Nationalgalerie“, Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart – Berlin, 2021. Abgebildet: Cady Noland, Blank for Serial, 1989 © Cady Noland © Nationalgalerie – Staatliche Museen zu Berlin / Thomas Bruns

Edgar Arceneaux, Church for Sale, 2013 28 x 35,6 cm Sammlung Haubrok © Edgar Arceneaux

Easy Rider Road Show – Märkisches Museum

Easy Rider Road Show è la mostra del Märkisches Museum che illustra lo spirito sovversivo della subcultura e la ricerca della libertà attraverso la reinterpretazione del ruolo della bicicletta. La mostra – visitabile fino al 27 marzo – raccoglie sei progetti fotografici, dove i protagonisti della scena sono parte integrante di una subcultura selvaggia e ribelle. Attraverso il potere delle immagini, si evince un legame profondo che intercorre tra l’uomo e la bicicletta. I biglietti sono prenotabili a questo link.

Easy Rider Road Show ©Christophe Gateau

Berlin Global – Humboldt Forum

L’esposizione Berlin Global, presso l’Humboldt Forum, mostra le connessioni che intercorrono tra la città di Berlino e il resto del mondo. Lo spazio espositivo, di 4000 metri quadri, è diviso in diverse aree tematiche: Rivoluzione, Spazio libero, Limiti, Intrattenimento, Guerra, Moda e Interconnessioni. Attraversando i diversi spazi espositivi i visitatori potranno esplorare l’essenza multiforme della città. I biglietti si possono trovare a questo link.

Weltdenken, How and Nosm

©Kulturprojekte Berlin und Stiftung Stadtmuseum, Foto Alexander Rentsch

Minimal/Maximal – Neue Nationalgalerie

È tutta dedicata all’artista Alexander Calder la mostra Minimal/Maximal all’interno della Neue Nationalgaleria. La mostra analizza la relazione unica tra dimensione, scala e spazialità nelle opere dell’artista, contrapponendo le sue forme organiche alla rigorosa geometria dell’edificio della Neues Nationalgalerie, progettato dal Ludwig Mies van der Rohe. La mostra durerà fino al 13 febbraio 2022. A questo link tutti i dettagli.

Alexander Calder, Five Swords, 1976, Stahl, Bolzen, Farbe / Sheet metal, bolts, paint 541 x 671 x 884 cm / 213 x 264 x 348 in. Calder Foundation, New York. © 2021 Calder Foundation, New York / Artists Rights Society (ARS), New York. Ludwig Mies van der Rohe / VG-Bildkunst Bonn, 2021 / Photo by David von Becker

Alexander Calder, Louisa’s 43rd. Birthday Present, 1948 6.3 x 22.1 x 12.8 cm, Sheet metal, wood, wire, felt, cigar box, and paint Calder Foundation, New York © 2021 Calder Foundation, New York / Artist Rights Society (ARS), New York

HELMUT NEWTON. LEGACY – Museum für Fotografie

Al Museo della Fotografia di Berlino la mostra in onore del celebre fotografo berlinese Helmut Newton. Nato nel 1920 a Berlino, Newton si è distinto come fotografo di moda, audace e radicale, le cui immagini iconiche hanno segnato la storia della fotografia. La mostra, con più di 300 fotografie, ci accompagnerà in un percorso organizzato cronologicamente lungo le varie tappe della sua brillante carriera. La mostra è visitabile fino al 22 maggio 2022. Qui potete trovare i biglietti online e selezionare la vostra time slot.

Helmut Newton, Hollywood 1996, copyright Alice Springs. Courtesy Helmut Newton Foundation

Helmut Newton, Hollywood 1996, ©️Alice Springs. Courtesy of the Helmut Newton Foundation

Ruth Walz: Theatre Photography – Museum für Fotografie

Fino al 13 febbraio 2022 al Museum für Fotografie (Museo della Fotografia) di Berlino sarà esposta una grande mostra personale dedicata alla fotografa tedesca Ruth Walz. Per cinquant’anni Walz è stata strettamente legata alla Schaubühne berlinese, documentando le produzioni di registi del calibro di  Peter Stein, Klaus-Michael Grüber, Luc Bondy e Robert Wilson. In questa mostra personale, emerge tutta la maestria di Walz nel riuscire a cogliere il momento decisivo della rappresentazione teatrale. Potete trovare i biglietti a questo link.

Parsifal von Richard Wagner, Staatsoper Berlin 2015, Regie und Bühne: Dmitri Tcherniakov, © Ruth Walz

La Traviata von Giuseppe Verdi, Staatsoper Berlin 2003, Regie: Peter Mussbach, Bühne: Erich Wonder, Violetta: Christine Schäfer, © Ruth Walz

Ende Neu – Zentrum für zeitgenössische Kunst

Tema della mostra è quello della distruzione. Concetto indagato nella sua accezione più positiva, come ciò che crea spazio per un potenziale produttivo. Distruzione quindi, come punto di un nuovo inizio. L’esposizione collettiva raccoglie le opere di otto artisti internazionali: Katja Aufleger, Angela de la Cruz, Caterina Gobbi, Bastian Hoffmann, Soshi Matsunobe, Renaud Regnery, Michael Sailstorfer e Nicola Samorì. La mostra è visitabile fino al 6 febbraio 2022. A questo link tutte le informazioni.

Maschinenhaus M1, KINDL – Zentrum für zeitgenössische Kunst, Berlin / Maschinenhaus M1, KINDL – Centre for Contemporary Art, Berlin Foto / Photo: Jens Ziehe, 2021

Frédéric Brenner – ZERHEILT

Lo Jüdisches Museum ospiterà, fino al 13 marzo 2022, gli scatti del fotografo e antropologo francese Frédéric Brenner. Attivo da più di quarant’anni nella ricerca fotografica su temi quali migrazione ed esclusione sociale, Brenner concentra la sua attività artistica sulla diaspora ebraica, elevata a manifestazione della instabile condizione umana. La sua opera maestra, Diaspora, Homelands in Exile, è il frutto di venticinque anni di ricerca attraverso quaranta paesi, nel tentativo di dare voce all’identità ebraica nel Ventesimo Secolo.

mostre della settimana

Frédéric Brenner – ZERHEILT. Jüdisches Museum. © Alessandra Tognolatti

Frédéric Brenner – ZERHEILT. Jüdisches Museum. © Alessandra Tognolatti

In Abwesenheit – Berlinische Galerie

Sempre presso la Berlinische Galerie sarà possibile visitare la mostra Abwesenheit, in cui sono esposti i lavori dell’artista Alicja Kwade (1979). Con le sue installazioni su larga scala, l’artista indaga la questione della conoscenza oggettiva e soggettiva. Alla base delle opere, l’interesse di Kwade per le questioni scientifiche, filosofiche e sociali. L’esposizione è visitabile dal 18 settembre 2021 fino al 4 aprile 2022. I biglietti si trovano a questo link.

Alicja-Kwade_Selbstportraet_2020_Berlinische-Galerie

Alicja Kwade, Selbstporträt, 2020, Courtesy of the artist; KÖNIG GALERIE, Berlin/ London/ Seoul/ Decentraland, Foto: Roman März (JPG, 4 MB)

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Immagine di copertina: Konstantin Grcic, New Normals, 2021, Foto: Florian Böhm