Tasso di vaccinazione in Germania presa da https://pixabay.com/it/photos/vaccinazione-impfspritze-medicinale-2722937/ CC0

Corretti i dati ufficiali: in Germania più vaccinati di quanto si pensava

Il tasso di vaccinazione in Germania è più alto di quanto si pensasse: l’immunità di gregge potrebbe essere più vicina del previsto

All’inizio della campagna vaccinale, la Germania aveva rappresentato un esempio in tutta Europa in termini di rapidità ed efficienza. Nell’ultimo periodo, tuttavia, sembrava che lo Stato tedesco fosse più indietro con le vaccinazioni rispetto agli altri Paesi europei. L’entusiasmo iniziale aveva lasciato spazio alla frustrazione di fronte a ciò che sembrava un diffuso scetticismo nei confronti del vaccino. Il tasso di vaccinazione, soprattutto tra la popolazione adulta, sembrava ristagnare creando generale preoccupazione in vista del periodo invernale. Ora, nuovi dati sembrano ridimensionare la posizione allarmante della Germania. Le nuove cifre infatti mostrano che un numero significativamente più alto di persone ha ricevuto la vaccinazione anti-covid, rispetto a quanto riportato in precedenza dai dati ufficiali del Robert Koch Institute (RKI).

Il reale tasso di vaccinazione in Germania

È stato un sondaggio, condotto tra il 26 luglio e il 18 agosto, a portare alla revisione dei dati ufficiali circa il tasso di vaccinazione. Il cosiddetto sondaggio Covimo, che viene condotto regolarmente per conto dell’RKI da gennaio 2021, ha preso a campione 1005 adulti nelle quattro settimane tra luglio e agosto, interrogandole sull’accettazione o meno del vaccino. Ne è risultato che la percentuale di coloro che hanno completato il ciclo vaccinale è più alta rispetto a quanto stimato dai dati ufficiali. Tra i maggiori di 18 anni, circa l’80% sembra aver ricevuto entrambe le dosi. Le ultime statistiche ufficiali dell’RKI invece mostravano che solo il 75,4% degli adulti era stato vaccinato completamente contro il COVID-19. Si tratta di una differenza sostanziale.

Da cosa deriva questa discrepanza

Il tasso di vaccinazione ufficiale risulta inferiore rispetto al risultato del sondaggio Covimo principalmente perché i dati ufficiali si basano su quanto riferito dai singoli Stati federali.  Spesso infatti gli Stati non riportano il numero totale delle dosi somministrate all’RKI. Allo stesso tempo, però, è importante sottolineare che è possibile che nell’indagine Covimo ci sia stata una sopravvalutazione. Di conseguenza, il tasso reale è più probabile che equivalga ad una media tra le cifre comunicate dai Länder e i risultati dell’indagine. Il riassunto dell’indagine, a tal proposito, recita che “tenendo conto di questo, si può attualmente ipotizzare un tasso di vaccinazione nella popolazione adulta […] fino all’80% con entrambe le dosi.” Nonostante la revisione dei dati ufficiali possa generare entusiasmo, gli esperti ricordano che l’immunità di gregge richiede un tasso di vaccinazione di circa l’85% tra tutti i gruppi di età, non solo gli adulti.

 

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