Mascherine scuola, CC0 Public Demain, Foto di Kelly Sikkema da Unsplash, https://unsplash.com/photos/RYABMCLP7aM

Troppi contagi, Amburgo conferma l’uso delle mascherine in classe

Ad Amburgo continua l’obbligo di mascherina in classe. La decisione arriva dopo che le autorità sanitarie hanno reso nota un’indagine su un evento “super-spreader” dello scorso anno.

A Berlino, come in molti altri Stati federati tedeschi, per i bambini delle scuole primarie non è più obbligatorio tenere la mascherina in classe. L’allentamento delle misure anti-Covid, che dovrebbe facilitare gli alunni nell’apprendimento e garantire loro una maggiore serenità, non è però condiviso dalla città di Amburgo. Le autorità della Stadtstaat, infatti, confermano che continueranno a mantenere l’obbligo di mascherina in aula. Già dall’inizio dell’anno scolastico, i bambini di Amburgo sono rientrati a scuola indossando i dispositivi di protezione e, con la fine della pausa autunnale, nulla cambierà. “Il numero di contagi tra adolescenti e bambini è aumentato dalle vacanze estive e la copertura vaccinale in questa fascia di età non è così elevata”, ha commentato il portavoce delle autorità scolastiche di Amburgo Peter Albrecht. Inoltre, sono ora disponibili i dati di un’indagine su un evento “super-spreader”, cioè di elevata diffusione del virus, avvenuto in una scuola della città a settembre dello scorso anno. Il rapporto dettagliato sul focolaio del 2020 ha allarmato il dipartimento della salute di Amburgo, rafforzando l’idea che l’uso delle mascherine è ancora necessario.

Lo studio sul focolaio di Amburgo

Nell’autunno del 2020, nella Heinrich-Hertz-Schule del quartiere Winterhude di Amburgo, 33 studenti e tre dipendenti risultarono positivi al Covid-19. Quasi 240 alunni, 40 insegnanti e 90 familiari si trovarono invece costretti a fare la quarantena. Il caso ebbe un’enorme risonanza a livello nazionale: è stato il primo grande focolaio tedesco di Covid-19 all’interno di una scuola. L’Ospedale Universitario Eppendorf di Amburgo e il Heinrich-Pette-Institut, che si occupa di virologia sperimentale, hanno analizzato l’evento “super-spreader”. Lo studio ha permesso di ricavare dati utili sulle condizioni che hanno favorito una tale diffuzione del virus. Ora, il dipartimento della salute di Amburgo ha reso nota la ricostruzione precisa dell’accaduto. Ad innescare la lunga catena di contagi è stata una sola persona, un insegnante. Secondo il rapporto, l’insegnante indossava una mascherina di cotone, mentre gli alunni non ne indossavano nessuna, perché in quel momento non era obbligatorio. Inoltre, non sempre veniva rispettato il distanziamento e non era garantito un adeguato ricambio dell’aria.

Le mascherine sono ancora necessarie per evitare la diffusione del virus

Lo studio – che ha analizzato i campioni, ha intervistato le persone coinvolte e ha valutato i locali della scuola – è stato un elemento chiave per decidere il futuro delle regole anti-Covid nelle scuole di Amburgo. Visto che l’evento “super-spreader” si è verificato proprio quando le persone coinvolte non indossavano le mascherine, le autorità non considerano saggio allentare le misure. Lo conferma anche Peter Albrecht, che aggiunge: “L’obbligo della mascherina può essere eliminato solo se tutti sono vaccinati. Purtroppo, questo non è il caso delle scuole, perché non c’è ancora nessun vaccino per gli alunni sotto i dodici anni o perché l’opzione (dai 16 anni) è disponibile solo da poche settimane”. In realtà, la casa farmaceutica BioNTech ha annunciato che il suo prototipo di vaccino destinato ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni è risultato sicuro dopo una serie di trial clinici. Se sarà possibile vaccinare anche i più piccoli, e se i contagi in quella fascia d’età dovessero diminuire, Amburgo potrebbe rivalutare la sua decisione.

 

In copertina: Foto di Kelly Sikkema da Unsplash, CC0 Public Demain.

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