Merkel vuole che l’ONU cambi in occasione dei suoi 75 anni

75 anni di storia delle Nazioni Unite. La Merkel augura riforme, maggiore cooperazione e unità

«Chi crede di potercela fare contando solo sulle proprie forze, commette un errore». Questa la principale dichiarazione della Cancelliera tedesca in occasione del 75º anniversario della nascita dell’ONU, lunedì 24 Settembre. Forte, riporta la Deutsche Welle, il bisogno di unità avvertito nell’organizzazione. La cooperazione, invece, è l’unica via da percorrere per raggiungere al meglio gli obiettivi prefissati. Il successo dell’ONU, prosegue la Merkel, dipende dall’unità  dei suoi membri: benessere e sofferenza, successi e sconfitte devono essere condivisi. Per la leader tedesca la lotta al Covid-19 è un concreto esempio di sfide che non badano a confini. L’intera umanità ne è coinvolta e questo richiede dialogo e cooperazione a tutti i livelli. Lo stesso vale per le delicate questioni di sicurezza e pace in Libia o Siria. Anche in questi casi bisogna agire insieme per trovare risposte efficaci. Troppo frequenti i blocchi quando si tratta di decisioni importanti e le divisioni all’interno del Consiglio di Sicurezza ONU sono molto frequenti. Per la Cancelliera tedesca individualismi ed interessi dei singoli impediscono il corretto funzionamento dell’Organizzazione. Questo è un chiaro e diretto messaggio a Russia e Cina o a personaggi come Donald Trump con la sua egocentrica politica dell’America First. Considerate le attuali e future sfide, la cancelliera preme per urgenti riforme, tra queste un ampliamento del Consiglio di Sicurezza; una proposta che ha ricevuto il pieno supporto dalla Francia. Tuttavia, la Merkel non si limita alle critiche, precisa la  Die Zeit. La Cancelliera, infatti, definisce egregio l’impegno dell’ONU nel consolidamento della pace in Afghanistan e Mali. Altrettanto decisivo il contributo alla persecuzione dei crimini di guerra così come la lotta alla povertà e alla diffusione del vaiolo. Qui una parte del commento della Merkel per l’occasione.

Successi passati, presente di divisioni, riforme per il futuro: i mille volti del 75º anniversario ONU

Nata dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’ONU fu fondata da 50 stati membri nell’ottobre del 1945; la prima Assemblea Generale fu indetta il 10 gennaio del 1946. Sia la Repubblica Federale Tedesca che la DDR erano entrate a fare parte dell’Organizzazione nel 1973. A 75 anni dalla sua fondazione, l’ONU conta ben 193 stati membri impegnati nella promozione e mantenimento della pace. L’annuale dibattito generale, previsto per martedì 22 Settembre 2020, è stato disdetto a causa del Covid-19. Quello di lunedì 21 Settembre è stato un compleanno alternativo per l’ONU. A causa della pandemia i 193 stati membri hanno celebrato i 75 anni dalla sua fondazione tramite una videoconferenza. Ad accogliere i contributi dei vari partecipanti, pochi delegati presenti nella sede generale di New York, precisa la Die Zeit.

Gli interventi degli altri Capi di Stato

Molto vago e distaccato il contributo degli Stati Uniti. Incaricato del discorso inaugurale della cerimonia, il Presidente Donald Trump ha ceduto il posto alla portavoce Cherith Norman Chalet. Oltre al successo internazionale dell’Organizzazione, scrive la Deutsche Welle, Chalet ha sottolineato l’importanza di avere una maggiore determinazione per portare a compimento i suoi obiettivi. La Germania della Merkel, invece, punta alla necessità di riforme. Questo per superare  divisioni e dominanti interessi personali degli stati membri. Sulla stessa lunghezza d’onda della Cancelliera tedesca, anche l’appello del presidente francese Macron al multilateralismo.

Commenti positivi e proposte di riforma anche da parte dei leader extraeuropei. Per il Presidente cinese Xi Jinping, una sfida dopo l’altra hanno reso l’ONU più forte e piena di vita. L’urgenza di riforme nei sistemi di sicurezza ONU, invece, è stata nuovamente ribadita dalla Turchia di Erdoğan.

Cooperazione e lavoro di squadra, infine, nelle parole del Presidente ONU Guterres. Fondamentale il successo militare dell’ONU. Questo soprattutto per aver impedito una temuta Terza Guerra Mondiale, nonostante i vari conflitti gestiti. Similmente all’appello tedesco, per Guterres vi sono molte sfide, ma una scarsa capacità di affrontarle tutti insieme. Cambiamento climatico, disuguaglianza, esclusione sociale delle donne e il contrasto alla povertà ed odio necessitano di visioni condivise ed entusiasmo.

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Immagine di copertina: Pixabay -© Padrinan/565