Francia, Cechia, Olanda e ora Belgio: la Germania ospita sempre più pazienti Covid dai Paesi europei
Grande atto di solidarietà da parte della Germania. Le terapie intensive tedesche accolgono i pazienti dei Paesi vicini messi in ginocchio dall’emergenza Covid-19
Nonostante la seconda ondata della pandemia Covid-19 fosse piuttosto prevedibile, i sistemi di assistenza sanitaria in Europa sono nuovamente vicini al collasso. Per attenuare gli effetti della crisi sanitaria, la Commissione Europea ha stanziato 220 milioni di euro che consentiranno il trasferimento di pazienti tra Stati membri dell’UE, dai Paesi più vulnerabili verso quelli meno colpiti. Così, proprio come per la prima ondata, anche oggi la Germania è intervenuta per tendere la mano a Repubblica Ceca, Olanda e soprattutto Belgio che è diventato il nuovo epicentro della pandemia con 507,475 casi insieme alla Francia con oltre 1,7 milioni di casi.
#EUSolidarity: Today, three patients with #COVID19 are transfered by helicopter from #Liège in #Belgium to hospitals in #Münster and #Bonn. We wish all patients a prompt recovery! Thanks to: @landnrw, @UK_Muenster and @UniklinikBonn. #StrongerTogether ?????? pic.twitter.com/L0ykk5ixZ4
— Sebastian Fischer (@SFischer_EU) November 3, 2020
Via ai trasferimenti di casi Covid in Germania
Come un déjà-vu, gli ospedali tedeschi stanno nuovamente accogliendo pazienti affetti da Covid.19 che, per la situazione critica in cui verte la sanità del loro Paese, potrebbero non ricevere l’assistenza adeguata di cui hanno bisogno. Ma la Germania non è stata risparmiata dalla seconda ondata anzi, come indica il Robert Koch-Institut, nelle ultime ore sono stati registrati 15.332 nuovi casi. E allora come mai il virus sembra meno letale nella nazione tedesca? Stando ai dati forniti dall’Istituto Robert Koch, tra i fattori che hanno mantenuto il tasso di letalità del virus inferiore rispetto ai Paesi limitrofi, vi sono l’alto numero di posti in terapia intensiva e il numero di tamponi effettuati al giorno. In effetti, uno dei punti di forza del sistema sanitario tedesco riguarda il numero di unità di terapia intensiva, che è stato aumentato a 40.000 posti letto di cui 30.000 forniti di apparecchi di ventilazione assistita. Di questi, metà sono già occupati dai pazienti tedeschi mentre gli altri sono stati allestiti e resi disponibili agli altri Paesi. Olanda e Belgio hanno già inviato i loro pazienti per far fronte alla carenza di personale medico, letti e respiratori artificiali. Il primato è momentaneamente detenuto dalla Repubblica Ceca che ha registrato uno dei tassi più alti di contagi in Europa e per cui il Land tedesco della Baviera ha già riservato 100 posti letto di terapia intensiva.
Il sistema sanitario in Belgio è in allerta: malati Covid trasferiti in Germania con delle eliambulanze
Negli ultimi mesi, il numero di contagi in Belgio è cresciuto in modo esponenziale. Nelle ultime settimane, stando ai dati dell’Istituto di Sanità Pubblica Sciensano, la media è di circa 618 ricoveri e 13 morti al giorno ogni 100 mila abitanti, la seconda più elevata in Europa. «Il reparto di terapia intensiva di Bruxelles è già saturo, ciò significa che i nuovi pazienti dovranno essere automaticamente trasferiti in altri ospedali, in Belgio o all’estero» ha affermato VRT Inge Neven, ispettorato sanitario di Bruxelles. Una nuova sfida quella che stanno conducendo molti volontari, i quali si sono offerti per accompagnare ed assistere i malati di Covid durante il tragitto verso gli ospedali tedeschi in eliambulanze. «Siamo molto entusiasti dell’atteggiamento spontaneo e molto generoso dei nostri colleghi tedeschi» ha detto il Ministro della Sanità belga Frank Vandenbroucke. «Durante la prima ondata abbiamo assistito 230 pazienti provenienti da Italia, Francia e Olanda. Adesso stiamo estendendo il nostro aiuto al Belgio. In futuro potrebbe essere la Germania ad avere bisogno d’aiuto», ha affermato l’ambasciatore tedesco in Belgio Martin Kotthaus.
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Immagine di copertina:Ospedale da Pixabay