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Proteste contro i cambiamenti climatici: occupata un’autostrada di Berlino

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Contro i cambiamenti climatici scendono in piazza gli attivisti di Last Generation. Bloccati lunedì gli accessi a Berlino, da martedì anche l’autostrada A100.

A partire da lunedì 11 luglio alcune decine di attivisti appartenenti al noto gruppo Last Generation hanno preso di mira le strade d’accesso a Berlino. Non è la prima volta che il gruppo organizza questo tipo di protesta e da martedì 12 luglio è stata coinvolta anche l’autostrada A100, bloccata con un sit-in degli attivisti che incollano sé stessi al manto stradale con schiuma poliuretanica o altri collanti.

Il gruppo che si batte contro i cambiamenti climatici protesta in realtà già da tempo, con azioni simili o con manifestazioni presso la Cancelleria Federale. Gli attivisti si battono per politiche più green, chiedendo in particolare lo stop alle nuove trivellazioni per l’estrazione del petrolio previste nel Mare del Nord.

La protesta contro i cambiamenti climatici

È già da qualche tempo che il gruppo di ecologisti blocca le autostrade in vari tratti, creando disagi ai viaggiatori. L’azione, non violenta, ha portato all’arresto di decine di manifestanti, alcuni dei quali condotti in cella d’isolamento. I punti più caldi, secondo quanto dichiarato dalla polizia, sono Beusselstrasse, Kurt-Schumacher-Damm, Masurenallee e Konstanzer Strasse.

In un’altra azione dimostrativa alcuni manifestati travestiti come il Cancelliere Olaf Scholz hanno versato vernice nera su un prato nei pressi della Cancelleria Federale per simulare il ritrovamento di petrolio. Anche in questo caso sono seguiti arresti e denunce. Talvolta i reati imputati sono penali, nonostante ciò gli attivisti non accennano a fermarsi anche perché intanto, da parte del Cancelliere Scholz, non è arrivata alcuna risposta.

Cos’è Last Generation

Il gruppo ambientalista nasce nel 2021, proponendosi di utilizzare la disobbedienza civile per spingere il governo tedesco e austriaco ad agire contro i cambiamenti climatici e tutti gli effetti che ne derivano. Il nome, Last Generation, fa riferimento al fatto che quella dei trentenni/quarantenni di oggi è in effetti l’ultima generazione in grado di fermare i cambiamenti climatici prima che i danni diventino irreversibili.

Il gruppo è da tempo molto attivo, dall’inizio dell’anno sono arrivate centinaia di denunce alla polizia e sono in corso più di 70 indagini a carico dei manifestanti. Le richieste più ricorrenti riguardano la conversione verso le energie rinnovabili, un sistema agricolo ecosostenibile, una rete di trasporti più green.

Last Generation in Italia

Alcune azioni di Last Generation si sono svolte nelle scorse settimane anche a Milano, Padova e Massa Carrara.

A metà giugno, inoltre, a Roma gli attivisti hanno preso di mira il Grande Raccordo Anulare. In parte fermati dall’intervento tempestivo della polizia, in parte con successo, i manifestanti hanno effettivamente bloccato l’accesso alla città con le loro proteste non violente. La reazione da parte degli automobilisti esasperati non sempre sono state ugualmente pacifiche, si sono infatti registrati anche alcuni episodi di violenza contro i manifestanti.

 

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Immagine di copertine: foto di Markus Spiske