Germania, dipendenti di un supermercato indossano t-shirt con slogan nazista

Un caso tristemente fuori dal comune scuote la Germania rimettendola ancora una volta di fronte ai fantasmi del suo passato

A Kleinmachnow, piccola cittadina del Brandeburgo a pochi chilometri da Berlino, un gruppo di macellai del supermercato della catena ha indossato durante il proprio turno di lavoro una maglietta con una celebre frase di Hitler. Le t-shirt erano state ordinante online e mostravano lo slogan ‘Duro come l’acciaio, duro come il cuoio, questi sono i tritacarne tedeschi’. Al momento, come riportato dalla Morgenpost, sembra che l’acquisto sia stato semplicemente ingenuo. I dipendenti non sapevano l’origine del detto, ma la notizia ha giustamente fatto il giro di tutta la Germania in questo inizio di 2020. L’ignoranza storica è una giustificazione per tutto? Cosa si può fare per fermarla?

Un cliente si è accorto della scritta e subito si è lamentato con la direzione

La frase è subito saltata agli occhi di un cliente del supermercato. Nella frase che ha potuto leggere sulle magliette dei macellai ha infatti notato una preoccupante somiglianza con alcune parole pronunciate da Adolf Hitler nel 1935. Più precisamente lo slogan nazista era stato pronunciato dal Fuhrer durante un raduno che si era svolto a Norimberga. In quell’occasione Hitler aveva descritto il suo ideale di giovane nazista con le parole ‘veloce come un levriero, duro come il cuoio e l’acciaio’. Subito il cliente si è lamentato con il servizio clienti di Edeka, che, prontamente, ha dichiarato di ‘aver preso molto sul serio’ la segnalazione e di aver ‘sostituito immediatamente le magliette in questione’. Sempre secondo la Morgenpost, i dipendenti non sono riusciti a capire il clamore suscitato dallo slogan sulle loro magliette.

Recentemente un altro caso simile ha indignato l’opinione pubblica

A metà dicembre un fatto simile era accaduto a Dresda. L’autista di un autobus aveva attaccato alla porta di entrata del mezzo un cartello con scritto ‘Questo autobus è guidato da un autista tedesco’. Il cartello ha suscitato, giustamente, indignazione nei passeggeri, tanto che la DVB, società che controlla i trasporti di Dresda, ha dichiarato che ‘questo autista non guiderà più sulle linee della DVB’. Sempre a dicembre, il tribunale del lavoro di Berlino-Brandeburgo ha dichiarato inefficace il provvedimento di licenziamento nei confronti di un insegnante. Il professore era stato rimosso dal suo incarico poichè aveva numerosi tatuaggi che inneggiavano a un’ideologia di estrema destra come, ad esempio, alcuni simboli ricollegabili alla Gioventù Hitleriana o il disegno del Sole Nero che compare nella sala dei generali delle SS nel castello di Wewelsburg.

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