Berlin Homophilharmonic, la storia dell’orchestra berlinese di soli gay nata nel 1999

L’orchestra LGBT Concentus Alius, conosciuta anche come Homophilharmonisches Orchester Berlin, festeggia il suo primo quarto di secolo: la storia di un gruppo orchestrale che celebra la diversità e la passione per la musica dal 1999 

Il 27 febbraio 2024 l’orchestra LGBT Concentus Alius, conosciuta anche come Homophilharmonisches Orchester Berlin, ha celebrato il suo primo quarto di secolo nella Sala Grande della Filarmonica di Berlino, con un’ambiziosa performance della Seconda Sinfonia di Gustav Mahler, nota anche con il titolo “Resurrezione”. La sinfonia è stata leggermente modificata in quanto la realizzazione prevede un mix di elementi classici ed elementi romantici. Questo perché sanno che al loro pubblico fedele piace sentire musica che non si trova nei programmi delle altre orchestre berlinesi amatoriali.

Ancora una volta sotto la direzione di Christiane Silber, violinista berlinese, i membri del coro lesbo-queer-gay creato appositamente per l’occasione, provengono da 12 cori berlinesi diversi. Citandone alcuni, abbiamo Classical Lesbians, gruppo a cappella femminile queer; Die kessen Berlinessen, gruppo lesbo nato nel 2006; Männer Minne, il primo coro maschile gay, e Queer Chorallen, un coro di 40 voci queer. Un gruppo orchestrale variopinto per onorare la diversità e la passione per la musica.

Il potere della musica di unificare le persone

Il Concentus Alius è stato fondato nel 1999 come orchestra da camera interamente formata da membri queer. Lungo questi 25 anni il gruppo orchestrale è cresciuto fino a diventare una vera e propria orchestra sinfonica di oltre 70 membri. 

Generalmente suonano una volta a settimana tra di loro, inoltre provano ogni mercoledì dalle 19:00 alle 22:00 a Kreuzberg, e infine almeno una volta ogni sei mesi suonano per il pubblico con i loro concerti o estivi o invernali, almeno uno dei due è sempre di beneficienza.

Se qualcuno dovesse chiedere loro la motivazione per cui hanno creato questo gruppo orchestrale, la loro risposta sarebbe: “beh, perché la musica!”. Ciò che li tiene uniti è proprio la passione per la musica, un elemento che apre il cuore e collega le persone. Proprio perché il loro scopo è abbracciare più categorie possibili di pubblico, suonano una grande varietà di stili: dal serio all’allegro, dal sublime al superficiale, dal tradizionale al moderno. 

L’Homophilharmonisches Orchester non è l’unica orchestra LGBT, infatti lo stesso concetto lo troviamo nella London Gay Symphony Orchestra che nasce nel 1996 da un gruppo di amici guidati da Robin Gordon-Powell. Entrambe le orchestre si basano sull’idea di creare un ambiente inclusivo e dare l’opportunità di coltivare la propria passione, in questo caso la musica, senza la paura di sentirsi inadeguati e giudicati. Dunque non è obbligatorio far parte della comunità LGBT per poter diventare membro dell’orchestra, l’importante è essere un individuo aperto all’idea sulla quale si fonda l’orchestra e privo di pregiudizi.

“Amore Proibito” una collaborazione con la fondazione cilena Iguales 

La loro idea della musica come metodo per fare del bene viene riflessa anche dai loro diversi concerti per appoggiare le azioni sociali e di beneficienza, come per esempio nel 2016: come ogni anno il Concentus Alius ha realizzato un concerto con lo scopo di lottare per i diritti di uguaglianza, e attraverso questi concerti, offrono il loro supporto a tutti coloro che lottano per le stesse finalità. In questo caso si tratta della fondazione Iguales che si occupa di attivismo e sensibilizzazione dei temi della diversità sessuale, nata nel 2011.

Il progetto consisteva in una collaborazione con la Chiesa di Emmaus, situata a Kreuzberg, mirato al riconoscimento delle vittime di omofobia in tutto il mondo, riproducendo la storia con più risonanza in tutta la letteratura mondiale, ovvero di giuramenti mortali d’amore. Tutti soffrono d’amore: eterosessuali, gay, lesbiche, bisessuali, di qualsiasi colore di pelle e di qualsiasi religione del mondo. Non c’è distinzione nell’amore.

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