La Germania sul podio per maggior numero di auto elettriche, ma l’Italia rimane indietro

In Germania il numero di auto elettriche supera il milione, ma la strada in Europa è ancora lunga

La Germania quest’anno ha registrato il 28,8% in più di macchine elettriche rispetto allo scorso anno (dato ACEA), raggiungendo 1,087 milioni di automobili. L’Italia invece arranca in classifica: le vetture a zero emissioni rimangono elitarie e i colonnini per la ricarica non sono abbastanza. Ma sono veramente la soluzione al cambiamento climatico?

La Germania svetta in classifica per maggior numero di auto elettriche

Complice la fine della pandemia, il numero di nuove immatricolazioni ha subito un netto aumento. Ma c’è un divario tra nord e sud Europa anche quando si parla di auto elettriche. Secondo Jato Dynamics, se al nord la quota di mercato è del 15%, al sud è solo del 3,8%.

La Norvegia è il paese col maggior numero di veicoli completamente elettrici, con addirittura l’86,8% di nuove immatricolazioni a marzo 2023. Nonostante sia un paese ricco di petrolio, il governo norvegese ha fissato il 2025 come limite entro il quale tutte le nuove auto vendute dovranno essere elettriche.

Già nel 2022, il 20% delle macchine prodotte in Germania erano elettriche, con oltre 19 colonnine per ricaricarle ogni 100km. Secondo i dati ACEA, oltre 350.000 auto completamente elettriche sono state immatricolate in Germania solamente nel 2022. Inoltre, è la casa automobilistica tedesca Volkswagen a vendere il maggior numero di veicoli elettrici in Europa, con 349.147 auto elettriche e 183.065 ibride plug-in vendute lo scorso anno. Al giorno d’oggi, più di un milione di automobili in Germania sono elettriche.

A febbraio, il Parlamento europeo ha votato per approvare una legge che vieta la vendita di auto a benzina e a gasolio dal 2035. A breve potrebbe ricevere l’ok anche dal Consiglio europeo, e si stima una crescita esponenziale del mercato elettrico. Ma la strada da percorrere per l’Italia è ancora tanta.

Nonostante l’inquinamento, gli italiani rimangono fedeli alle macchine a benzina e gasolio

L’Italia, insieme a Grecia e Serbia, rappresenta il fanalino di coda, con il 4% di nuove immatricolazioni per l’anno 2022. Complessivamente, in Europa nello stesso anno le auto elettriche sono aumentate del 58% (ACEA) rispetto al 2021, e la percentuale di autovetture con motori diesel si è più che dimezzata negli ultimi cinque anni. Ma l’Italia rimane fedele al fossile.

Secondo il rapporto eReadiness di PwC Strategy&, la causa non è un disinteresse degli italiani nei confronti delle auto elettriche, bensì il costo delle auto e delle infrastrutture di ricarica pubblica. Si vede, infatti, come il divario economico tra le regioni italiane si rifletta anche sull’acquisto delle auto elettriche, concentrate soprattutto nelle regioni del nord. Ma anche in Europa il prezzo di un’auto elettrica non è così popolare: si stima circa un 25% in più rispetto alle auto a combustione interna.

Ma le auto elettriche sono veramente così ecologiche?

Le auto elettriche non sono sicuramente la soluzione alla crisi climatica, ma sono una parte significativa della transizione ecologica.

I motivi per cui non sono la soluzione più green sono numerosi. Innanzitutto, come abbiamo detto, sono più costose quindi meno accessibili al grande pubblico. Inoltre, non sono sempre prodotte e alimentate da energie rinnovabili: le batterie sono costruite con minerali rari, la cui estrazione è molto inquinante, e il loro smaltimento reca grandi danni all’ambiente.

D’altra parte, però, le auto elettriche emettono circa tre volte meno CO2 rispetto alle auto a benzina o a diesel. Non inquinano direttamente quando circolano, ma durante la loro produzione.

Si stima che la durata media di una batteria sia di almeno 10/15 anni. I chilometri percorsi a impatto zero durante quegli anni compenserebbero ampiamente le emissioni derivanti dalla costruzione.

 

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