Il leader della CDU Merz parla di alleanza con l’estrema destra: è polemica

Alleanza CDU-AfD? Per il suo leader è sì, ma piovono polemiche

Dopo i consensi presi dall’estrema destra, il leader della CDU (centro-destra) Merz ha dichiarato che la linea del partito rimarrà avversa ad AfD, ma non negli organi legislativi e nelle formazioni di governo. Tuttavia, gran parte del partito non è d’accordo e rimarca la distanza con AfD.

Dopo i sondaggi favorevoli all’estrema destra, la CDU di Merz non disdegna un’alleanza con AfD

Merz, leader dell’Unione Cristiano-Democratica (CDU) di centro-destra, ha detto che il suo partito non ha alcun divieto di cooperazione con AfD nei governi locali. Non a caso la dichiarazione è arrivata ora che l’AfD ha un consenso senza precedenti (22% secondo i sondaggi).

Sembra che Merz voglia spostare il partito, storicamente di centro-destra (come Merkel), ancora più a destra. La scorsa settimana, ha descritto il blocco conservatore CDU/CSU come una “AfD con sostanza”. Merz ha specificato che CDU non formerà una coalizione con l’AfD, ma solo per quanto riguarda “organi legislativi” (ad esempio a livello europeo, federale o statale) e “formazioni di governo”.

Secondo Merz, i sondaggi hanno parlato chiaro

Marko Wanderwit (CDU) ha controbattuto che AfD dovrebbe essere bandito come partito estremista. Merz ha risposto che il commento di Wanderwit era “un’opinione individuale nel gruppo parlamentare del partito, che non condividiamo” e poi “i divieti di partito non hanno mai portato a risolvere un problema politico”. Per Merz, se un amministratore distrettuale e in Sassonia-Anhalt un sindaco è stato eletto con AfD, la democrazia sta parlando chiaro. “Dobbiamo accettarlo. E, naturalmente, i parlamenti locali devono anche cercare modi per plasmare insieme la città, il paese, il distretto”.

Il CDU è diviso su AfD

Il sindaco di Berlino, Kai Wegner, ha scritto su Twitter: “L’AfD conosce solo opposizione e divisione. Dove dovrebbe esserci cooperazione? La CDU non può, non vuole e non vuole lavorare con un partito il cui modello di business è l’odio, la divisione e l’esclusione”.

La vicepresidente del Bundestag, Yvonne Magwas, che è anche membro del presidio della CDU, ha scritto su Twitter: “Che si tratti di un consiglio locale o del Bundestag, l’estremismo di destra rimane estremista di destra. Per i cristiano-democratici, gli estremisti di destra sono sempre il nemico!”.

Anche Norbert Röttgen (esperto di politica estera della CDU), Tobias Hans (ex primo ministro del Sarlaand della CDU), Ruprecht Polenz (ex segretario generale della CDU), Boris Rhein (primo ministro dell’Assia CDU), Serap Güler (membro del comitato esecutivo federale della CDU), Jan-Marco Luczak (membro del Bundestag per CDU a Berlino) e il leader della CSU Markus Söder si sono dissociati da Merz.

Il nuovo segretario generale della CDU Carsten Linnemann, però, ha difeso Merz: “Friedrich Merz è d’accordo, anche se sottolinea giustamente la difficile attuazione sul campo. Perché quando si tratta di un nuovo asilo nido nel parlamento locale, per esempio, non possiamo votare contro solo perché l’AfD vota. Non ci rendiamo dipendenti dai radicali di destra”.

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Foto da: Wikimedia