Carola Rackete, screenshot dal canale di La Repubblica su YouTube https://www.youtube.com/watch?v=ezhbJvR1SDg

Carola Rackete si candiderà come europarlamentare

L’attivista Carola Rackete si candiderà alle elezioni europee del 2024 con Die Linke per essere il “cane da guardia” di Bruxelles sulla giustizia climatica

Carola Rackete, attivista tedesca portata alla notorietà dallo scontro con Matteo Salvini sulla crisi migratoria, si candiderà alle europee del 2024. La crisi climatica è al centro della sua battaglia: è importante continuare le manifestazioni per le strade, ma portare le istanze ecologiste anche tra le istituzioni.

La candidatura di Carola Rackete: dall’attivismo alla politica

“Nella situazione in cui ci troviamo qui in Germania, il movimento nelle strade manca del legame con una forte forza parlamentare di sinistra”. Ecco il motivo che spinge Carola Rackete a candidarsi alle elezioni europee del 2024 con Die Linke (La Sinistra) tedesca. Secondo Rackete, la Germania ha una “responsabilità speciale per la crisi climatica” a causa del suo grande numero di emissioni, per il quale critica l’attuale governo federale. Oltre al movimento nelle strade, è necessaria una linea politica forte non solo nel Parlamento Europeo, ma anche nel Bundestag. Come molti tedeschi, anche Rackete si mostra preoccupata per i movimenti di estrema destra che dilagano in tutta Europa: “è essenziale un partito forte, antifascista, anticapitalista, con un forte impegno per i diritti umani e la protezione del clima“.

Il Partito della Sinistra cede il secondo posto nella lista a Carola Rackete, dietro al candidato principale, il leader del Partito della Sinistra al Parlamento europeo Martin Schirdewan. La sinistra vuole rinnovarsi e aprirsi ai movimenti sociali, dopo l’uscita di scena di Sahra Wagenknecht, critica nei confronti dei movimenti per il clima, sovranista e radicata nell’ex DDR.

Rackete ha invece sottolineato l’importanza della giustizia sociale: la crisi climatica è il risultato di relazioni di potere diseguali. Dunque, crisi climatica e sociale devono essere affrontate insieme. Il leader del co-partito Wissler ha confermato: l’obiettivo è quello di “aprirsi agli attivisti dei movimenti sociali della società civile”. “Il Partito della Sinistra è aperto a coloro che sono impegnati, a coloro che sono attivi nei movimenti sociali della società civile. In questo modo, dimostriamo che la sinistra è parte di un polo di speranza di sinistra che è più grande di se stessa” ha continuato Wissler.

Rackete, portata alla notorietà dalla crisi migratoria, è ora soprattutto un’ecologista

Carola Rackete è divenuta nota a livello internazionale nel 2019 per aver “disobbedito” all’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini, facendo scalo a Lampedusa con la nave Sea Watch. Da settimane, l’imbarcazione era carica di migranti stremati salvati in mare, e quando attraccò al porto vicino più sicuro, Rackete fu arrestata. Si susseguirono appelli di crowdfunding in Italia e Germania e furono raccolti più di un milione di euro per la difesa legale della Sea Watch. Fu assolta perché secondo il giudice aveva agito per compiere un dovere.

Oggi Carola Rackete è sostenitrice di Extinction Rebellion, movimento socio-politico non violento per la sensibilizzazione alla crisi climatica, “la più grande crisi giudiziaria del mondo”. Si proporrà come “cane da guardia di Bruxelles” per la giustizia climatica e in difesa delle foreste. Attualmente Die Linke conta 5 eurodeputati, e gli ultimi sondaggi contano un 5% del consenso, circa lo stesso del 2019.

La vicenda giudiziaria con Salvini

Matteo Salvini ha commentato su Instagram “Dallo speronare motovedette italiane della Guardia di Finanza alla candidatura per Bruxelles con la sinistra tedesca, è un attimo. Auguri, viva la democrazia”.

In Italia si è parlato di nuovo di lei per la recente decisione del Senato che ha negato l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. Rackete aveva querelato per diffamazione il leader della Lega, che la aveva definita “zecca tedesca”, “complice degli scafisti e trafficanti”, “sbruffoncella”, “tedesca fuorilegge” e “viziata comunista”, e che si era detto impaziente di affrontarla durante un processo.

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Foto da: Screenshot di Youtube