Berlino, atterrato il primo aereo per l’evacuazione del Sudan

La Germania accellera le evacuazioni dal Sudan in seguito all’aggravarsi della situazione

Lunedì 24 aprile la Germania ha dichiarato che circa 300 persone sono state evacuate dal Sudan a causa dell’escalation di violenza verificatasi nel paese nordafricano.

“Siamo riusciti a far uscire circa 300 persone dalla regione di Khartoum. La metà di loro sono tedeschi e gli altri provengono da oltre 20 nazioni, soprattutto europee”, ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa Tedesco Arne Collatz.

Le truppe tedesche hanno iniziato a evacuare anche il personale dell’ambasciata

L’agenzia di stampa tedesca DPA ha riferito che gli aerei militari tedeschi sono già partiti dal Sudan. Le forze militari tedesche hanno evacuato con successo 313 persone fuori dal Sudan negli ultimi giorni; e altre 100 lunedì 24 aprile.

Il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, ha dichiarato che le autorità stanno lavorando per trovare un modo per evacuare i cittadini rimasti in Sudan, aggiungendo che si sta prendendo in considerazione anche l’evacuazione via mare.

La cronologia dei conflitti in Sudan

L’inizio dei conflitti risale al Dicembre 2018, quando centinaia di persone hanno manifestato nella città di Atbara a causa dell’aumento del prezzo del pane e della corruzione del governo. Le proteste, in seguito, si sono diffuse molto rapidamente anche in altre parti del Paese.

Meno di un anno dopo, nonostante la fondazione di un governo militare di transizione, le proteste non sono cessate a causa della volontà generale di ottenere un passaggio di potere alle autorità civili. Nell’agosto del 2019, dopo la mediazione dell’Unione Africana e dell’Etiopia, i leader civili e militari hanno accettato di condividere il potere per un periodo di transizione di tre anni.

Ciò, sfortunatamente, non ha portato alla risoluzione dei conflitti. Nel luglio del 2022 il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ha affermato che più di un terzo della popolazione sudanese si trovava in condizioni di insicurezza alimentare, attribuendo la colpa a shock politici, economici e climatici verificatasi nel Paese.

Le ultime notizie

Ad aprile 2023 l’Esercito Militare Sudanese ha avvisato tramite un comunicato stampa che l’RSF (Rapid Support Forces) avesse ordinato la mobilitazione e il ridispiegamento di truppe armate nella capitale Khartoum e in altre città, senza previa autorizzazione.

Il 15 aprile sono scoppiati ulteriori scontri tra il SAF (Esercito Militare Sudanese) e l’RSF, nei pressi dell’areoporto di Khartoum e in altri siti militari strategici del Paese. Il SAF ha effettuato attacchi aerei contro le forze dell’RSF, che hanno risposto con artiglieria e armi contraeree, trasformando Khartoum in una zona di guerra.

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