Aggressione al personale sanitario del pronto soccorso del Sana Lichtenberg

Personale sanitario aggredito per l’ennesima volta nella notte di Capodanno. Motivo? Cure non abbastanza rapide. Dopo l’aggressione la clinica amplia la sua rete di sicurezza.

Tutto è avvenuto nell’arco di pochi secondi.
È circa l’una della notte di Capodanno al pronto soccorso dell’ospedale Sana Lichtenberg in Fanningerstrasse.
La telecamera di sorveglianza inquadra tre uomini mentre insultano il personale sanitario.
Arriva un medico 42enne, forse per aiutare a placare gli animi. Ma i tre uomini perdono la pazienza e scoppia una rissa.
Nel video, pubblicato dal Berliner Zeitung, si vedono i tre giovani colpire più volte, in modo aggressivo, il medico, rimasto a terra privo di sensi, e un’infermiera 32enne al volto.
Il motivo? Secondo la polizia, il 25enne e i suoi due fratelli, di 16 e 20 anni sono diventati aggressivi perché, a loro avviso, il maggiore non era stato curato abbastanza rapidamente. I tre sono ora in custodia preventiva.
A seguito dei pugni, il medico ha riportato un trauma cranico che ha richiesto cure ambulatoriali, anche l’infermiera ha riportato lievi ferite alla testa.

La violenza contro il personale sanitario

Stando alle dichiarazioni del portavoce della clinica, questo episodio non sarebbe il primo.
Il pronto soccorso, infatti, era presidiato dalla sicurezza già prima dell’aggressione. Una misura di protezione necessaria per limitare la «crescente aggressività nei confronti dei nostri soccorritori», spiega il portavoce.
Dopo questa aggressione, la clinica sta ampliando la sua rete di sicurezza.
«Per noi è incomprensibile come i nostri dipendenti vengano aggrediti nel loro lavoro», afferma ancora il portavoce.
La violenza contro il personale sanitario è un argomento che, secondo l’editorialista Ricardo Lange, infermiere, andrebbe affrontato maggiormente.
«Non riesco più a contare le volte in cui mi sono seduto al pronto soccorso perché i pazienti mi hanno graffiato, morso o sputato. Ho visto colleghi strangolati, con le braccia e le dita rotte o usciti barcollanti dalla stanza coperti di sangue perché il paziente li aveva colpiti con la forca del letto», spiega l’infermiere.

Le reazioni politiche

Il ministro federale della sanità Karl Lauterbach, attraverso un tweet, ha affermato: «La brutalizzazione nel trattare i soccorritori, infermieri e medici deve finire. L’aumento della pena è all’ordine del giorno. Dagli insulti alle violenze: tutto va punito severamente. Il nostro sistema sanitario ha bisogno di sicurezza».

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