Kennedy, il videomessaggio natalizio dopo la costruzione del Muro di Berlino

L’11 dicembre 1961, poco dopo l’erezione del Muro, J. F. Kennedy trasmette un videomessaggio di solidarietà a Berlino per gli auguri natalizi

I’11 dicembre 1961, in un periodo critico della Guerra Fredda, il 35° presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy ha inviato un videomessaggio di auguri natalizi a tutti i berlinesi, dove auspicava la pace internazionale.

Il messaggio:

In questo anniversario della nascita del Principe della Pace, i miei concittadini americani ed io porgiamo i nostri più calorosi saluti a voi, popolo di Berlino, osserviamo questa stagione di pace e di riconsacrazione spirituale in un momento di crisi. Pace sulla Terra, Buona Volontà all’uomo, vera pace, vera la buona volontà… è più un obiettivo che una realtà. Finché non ci sarà veramente Buona Volontà tra gli uomini, nessun Muro che li divida, la nostra ricerca della pace continuerà durante questi giorni che dovrebbero riunire le famiglie. Molti di voi stanno pensando ai propri cari che sono stati separati con la forza, la nostra più profonda solidarietà va a tutti coloro che soffrono di questa separazione imposta, specialmente in questo periodo dell’anno.

Per tutti noi, per la Libertà stessa questo è un momento di prova. Non ho bisogno di ricordare a voi, a Berlino, la determinazione dell’America a supportarvi e sostenervi nel nome della Libertà. I legami che ci stringono sono stati già messi alla prova, siamo al vostro fianco ora come prima. Dovremmo ammirare il bagliore delle luci natalizie del Berlin Cafe, che penetra in profondità nell’oscurità circostante. Nessun Muro può allontanare questa luce, sappiamo che questo Faro continuerà a brillare luminoso per molti anni a venire. Quindi ridedichiamoci ai principi di pace e di Buona Volontà verso L’Uomo che ha guidato la vita di colui la cui nascita celebriamo a Natale, questa ridedicazione sarà fonte di ispirazione per gli uomini di tutto il mondo. Buona serata e buon Natale a tutti.

Commento al videomessaggio:

Il suo intervento, a soli 4 mesi dall’erezione del Muro, è un atto politico, un’implicita presa di posizione contro la scissione del popolo di Berlino imposta dall’URSS. Nel videomessaggio il Presidente americano mostra solidarietà nei confronti di tutte quelle famiglie, amici e parenti divisi in una sola notte e che ora, e per i prossimi 28 anni, non potranno più trascorrere le festività assieme.

John F. Kennedy ha scelto il Natale come occasione opportuna per manifestare il suo sostegno morale alle vittime della separazione coatta e promuovere valori universali di pace: tramite simbolismi natalizi e richiami spirituali, infatti, vuole ispirare speranza, unione e libertà in un momento di grande tensione internazionale.

Il Muro di Berlino: una breve sintesi

La costruzione del Muro di Berlino è stata il risultato diretto delle tensioni crescenti tra le forze occidentali ed orientali, scaturitesi alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La Germania era divisa in quattro zone di occupazione assegnate alle potenze vincitrici: Francia, Regno Unito e Stati Uniti ad Ovest e Unione Sovietica ad Est.

Nel 1949 la parte Ovest passò alla BRD (“Bundesrepublik Deutschland”, ovvero Repubblica Federale della Germania), alleata con le tre potenze occidentali. La parte Est invece fu ceduta alla DDR (“Deutsche Demokratische Republik” – Repubblica Democartica Tedesca), sotto l’influenza dell’Unione Sovietica.

Anche Berlino, nonostante si trovasse nella Germania Est, seguiva lo stesso schema. Ad Ovest Francia, Regno Unito e Stati Uniti delegarono il governo delle proprie aree alla BRD, mentre l’Unione Sovietica lo cedette alla DDR.

Col passare degli anni, le zone dello stato capitalista e filo-occidentale della BRD diventarono sempre più floride e ricche. Lo Stato comunista, invece, della DDR arrancava a riprendersi dalla crisi del secondo dopoguerra. Proprio a causa delle differenze economiche e delle prospettive di vita migliori, si verificò un vero e proprio esodo della popolazione verso la Germania Ovest. Per fermare questa migrazione, nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961, la DDR decise di dividere fisicamente Berlino Ovest dal resto della città, ponendo fine alla libera circolazione tra i due settori. Questa barriera divenne il simbolo più tangibile della divisione della Germania durante la Guerra Fredda e dividerà la capitale tedesca fino al 1989.

Il Rapporto di Kennedy con il Muro di Berlino

John F. Kennedy, fin dall’inizio del suo mandato, manifestò una ferma opposizione alla divisione di Berlino, pur non attaccando mai direttamente la scelta sovietica. Come nel caso del videomessaggio, in più occasioni mostrò il suo sostegno morale alla popolazione berlinese.

Il suo intervento più famoso, però, resta quello del 26 giugno 1963, quando il Presidente americano si recò in visita ufficiale a Berlino Ovest. Nell’ex Rudolph-Wilde-Platz, attualmente chiamata John F. Kennedy Platz, pronunciò una delle sue frasi più celebri, “Ich bin ein Berliner” (io sono un berlinese). Nel discorso, Kennedy esprimeva il forte supporto degli Stati Uniti verso la popolazione di Berlino Ovest e condannava il Muro come simbolo della tirannia comunista e fallimento del sistema socialista.

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