Natale ’63, quando Berlino Est aprì il muro a quelli dell’Ovest per passare le feste assieme

Apertura del muro di Berlino nel Natale ’63: con un pass speciale i berlinesi dell’Ovest potevano passare le feste insieme a quelli dell’Est.

È il Natale ’63, esattamente 60 anni fa. Dopo sei giorni di negoziazioni segrete arriva l’accordo: il muro, per la prima volta dopo la sua costruzione nel 1961, viene aperto. I berlinesi dell’Ovest potevano così ricevere un pass per trascorrere il periodo natalizio con i loro parenti nella Berlino Est.

L’accordo

L’accordo, siglato dall’ufficio del traffico di Berlino Ovest da Herr Erich Wendt e dal Concilio Ministeriale della Germania dell’Est con Herr Horst Korber,  prevedeva l’apertura di 18 giorni, dal 19 dicembre al 5 gennaio. I cittadini potevano richiedere tutti i pass che volevano soltanto per visitare i parenti stretti come figli, genitori, nonni, fratelli, sorelle, nipoti, zii. Il pass era valido dalle 7 di mattina fino a mezzanotte, ma per Capodanno ci fu una speciale concessione fino alle 5 di mattina. 59.000 pass concessi solo nel giorno di Natale con circa 400.000 berlinesi dell’Ovest in visita ai loro parenti dell’Est.

Euforia e rabbia

I primi ad ottenere il pass furono una madre e suo figlio, seguiti da una giovane donna in visita a sua madre. «Non sa che sto andando a trovarla. Spero che la sorpresa non le faccia venire un infarto» dichiara la donna.  Alfons Wuttig, 74 anni, è felice perché, per la prima volta, può vedere il suo nipotino. Alla gioia si affianca, però, la rabbia con gli uffici  incapaci di gestire tutte le richieste. Il 20 dicembre, circa 24.400 persone sono state respinte nella notte dopo una lunga attesa. A Wilmersdorf è scoppiata una rissa tra persone in attesa e a Neukofiln un uomo ha avuto un ictus. L’allora vicesindaco Heinrich Albertz ha lanciato un appello radiofonico alla popolazione dichiarando che «il successo dell’intera operazione dipende dal mantenimento della disciplina, anche se per molti potrebbe essere difficile». Il 28 dicembre un ragazzo è stato ucciso mentre tentava di scavalcare il muro.

I risvolti politici

L’atto di aprire il muro durante il periodo natalizio ha avuto, ovviamente, dei risvolti politici non indifferenti in quanto rappresentava una tacita ammissione che il Muro non doveva esserci. La speranza era che, dopo questa prima concessione, ce ne fossero altre e che ad una politica di immobilismo si contrapponesse una politica di movimento e di negoziazione.

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