Gerhard Schröder, l’ex Cancelliere tedesco al centro delle polemiche per i rapporti con Putin e società russe

Dall’inizio della guerra in Ucraina l’ex Cancelliere federale Gerhard Schröder è al centro delle polemiche per i suoi rapporti – mai rinnegati – con Vladimir Putin e alcune società russe

Negli ultimi giorni politici e personalità pubbliche tedesche hanno fermamente condannato la violenta aggressione armata della Russia di Putin contro l’Ucraina. In alcuni casi sono stati anche rescissi molti contratti che legavano società o personalità tedesche ad aziende russe. In mezzo a tutte queste voci di protesta, appare assordante e inspiegabile il silenzio di una tra le più importanti personalità politiche della Germania: Gerhard Schröder. L’ex Cancelliere socialdemocratico tedesco – che ha guidato la Germania dal 1998 al 2005, prima del lungo ‘regno’ di Angela Merkel – ha infatti molteplici interessi economici con società russe ed è molto legato al presidente russo Vladimir Putin. Ma, ancora oggi, Schröder non ha ufficialmente dichiarato di licenziarsi dai suoi incarichi dirigenziali presso le società russe. Un fatto che sta suscitando non pochi grattacapi e molto imbarazzo anche all’interno del suo partito, l’Spd dell’attuale Cancelliere Olaf Scholz, che ha anche proposto di interrompere completamente i rapporti con lui e di levargli tutti i privilegi di cui ancora gode come ex Cancelliere.

Gerhard Schröeder e i suoi interessi con la Russia

Dopo la sconfitta alle elezioni del 2005, che hanno visto come vincitrice Angela Merkel, Schröder (oggi 77enne) si ritirò dalla scena politica. Ma di certo non intraprese una tranquilla vita da pensionato. Decise, infatti, di investire il suo tempo per diventare l’uomo di punta e investitore di alcune società russe che operavano anche sul suolo tedesco. Passarono poche settimane dalla fine del suo mandato da Cancelliere che venne nominato dall’azienda russa Gazprom a capo del consorzio Nord Stream AG – con sede a Zugo in Svizzera – responsabile della costruzione dell’immenso gasdotto omonimo che, attraverso il Mar Baltico, portava il gas russo in Europa Occidentale bypassando tutti gli Stati tra Germania e Russia. Per inciso, Gazprom era anche uno degli sponsor della società calcistica tedesca Shalke 04 che ha deciso, pochi giorni fa, di togliere il nome della società russa dalle loro divise rinunciando a circa 10 milioni di euro di introiti. L’ex Cancelliere venne anche nominato presidente della società russa Rosneft operante nel settore petrolifero e del gas naturale. Schröder, inoltre, è stato coinvolto anche nella realizzazione del Nord Stream 2 gasdotto ‘gemello’ del primo che avrebbe dovuto espandere il trasporto del gas russo in Europa. Il nuovo gasdotto, pronto già da alcuni mesi, ha subito una brusca interruzione il 22 febbraio 2022 quando il Cancelliere Olaf Scholz ha annunciato che non sarebbe stato messo in funzione, proprio a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Fino ad oggi, nessun commento è stato rilasciato da Gerhard Schröder.

Il silenzio di Gerhard Schröder provoca non pochi imbarazzi all’interno del suo partito

Come già scritto Gerhard Schröder apparteneva al partito socialdemocratico della Germania, l’Spd. E proprio i suoi ex compagni di partito hanno chiesto all’ex Cancelliere di prendere una chiara presa di posizione e di allontanarsi dalle società russe che vedono il suo coinvolgimento. Ma Schröder ha fatto orecchie da mercante, pubblicando solamente uno scarno comunicato di condanna alla guerra su Linkedin, ma senza chiarire indiscutibilmente il suo effettivo allontanamento dalle società russe. Questa ambiguità ha visto la reazione del suo partito che sta discutendo se espellere Schröder dall’Spd. Inoltre alcuni membri del Bundestag hanno anche presentato una petizione per ‘spogliarlo’ di tutti i suoi privilegi. L’ex Cancelliere, infatti, gode ancora dei benefici dati dalla sua attività politica. Secondo quanto riportato dal Morgenpost, nel 2021 il personale dell’ufficio di Schröder sarebbe costato allo Stato tedesco ben 407.000 euro (nel 2017 erano stati addirittura 561.000). A queste spese va unita, ovviamente, la pensione di Schröder da ex Cancelliere che ammonta a 8.300 euro al mese.Ma di certo, i suoi guadagno non finiscono qui. Anche se non si conosce la cifra esatta che Schröder percepisce dal suo coinvolgimento con le società russe già citate, per il suo ingresso nella Nord Stream AG sembra che si sia intascato 250.000 euro, senza poi contare i guadagni venuti dopo. Una montagna di soldi a cui Schröder non vuole di certo rinunciare nonostante la tragica situazione.

Immagine di copertina: Vladimir Putin e Gerhard Schröder Screenshot da Youtube