In Germania un medico è andato in ospedale con bracciale “Non vaccinato”

Un medico a Essen si è presentato a lavoro venerdì con un bracciale con scritto “non vaccinato”

Un medico del St. Joseph Hospital, a Essen, si è presentato a lavoro venerdì scorso con un bracciale – giallo, con scritte nere – che ha presumibilmente creato da solo, con su scritto “non vaccinato”. A riferire la notizia per primo è stato “WAZ”. Il gesto è apparentemente una protesta contro i frequenti tamponi per i lavoratori in ospedale che hanno scelto di non vaccinarsi.  La portavoce della clinica, Corinna Bach, ha riferito al WAZ: “Certamente rispettiamo le opinioni di tutti, dunque anche le emozioni soggettive dei dipendenti vanno rispettate. Tuttavia, il posto in cui protestare non è accettabile e non sarà tollerato nemmeno dalla gestione dell’ospedale”. In Germania, per il momento, non c’è l’obbligo vaccinale per il personale sanitario.

I no-vax in Germania e il movimento “Querdenken”

Non è la prima volta che in Germania si verificano casi di proteste simili. A settembre un poliziotto è stato sospeso per aver partecipato a una manifestazione no-vax a Berlino. Aveva partecipato in tenuta da lavoro – in Germania è vietato partecipare alle manifestazioni in uniforme – con un cartello che paragonava le restrizioni per la pandemia da Coronavirus al fascismo, ed è stato eletto a eroe del movimento no-vax “Querdenken”. Un gruppo di no-vax ha creato una piattaforma di ricerca del lavoro appositamente per non vaccinati, “Impffrei Work”. Paradossalmente, le offerte di lavoro sono perlopiù riguardanti la ricerca di figure che richiedono contatti ravvicinati con persone vulnerabili: operatori in case di cura e ospedali, assistenti agli anziani e così via.

La percentuale dei vaccinati in Germania è ancora troppo bassa

In Germania, a differenza di Italia o Francia, il personale sanitario non è obbligato a vaccinarsi. Jochen Werner, direttore dell’ospedale universitario di Essen, ha affermato che d’ora in poi la vaccinazione contro il Coronavirus sarà un criterio di selezione per l’assunzione. Al momento, in Germania, si sta verificando un vertiginoso aumento dei contagi con il Robert Koch Institut che riporta che questa settimana il numero di casi è salito a 303 per 100mila abitanti. È il numero più alto di contagi dall’inizio della pandemia, anche se i numeri delle ospedalizzazioni, grazie ai vaccini, non è alto come agli esordi. Il governo federale ha stabilito che chi è completamente vaccinato da almeno sei mesi potrà ricevere la terza dose.

Tuttavia la scelta ha attirato qualche critica: il capo dell’Associazione nazionale dei medici dell’assicurazione sanitaria pubblica (KBV) ha dichiarato che “raccomandare indiscriminatamente la vaccinazione di richiamo per tutti non ha senso” perché chi è giovane, sano e doppiamente vaccinato ha una protezione completa contro il Coronavirus. D’altro canto, solo il 67.5% della popolazione tedesca è vaccinato. Il Ministro della salute federale, Jens Spahn, e il capo dell’RKI, Lothar Wieler, hanno parlato di “pandemia dei non vaccinati”, dichiarando che la quarta ondata e il suo picco si devono alla lentezza con cui si effettua la vaccinazione di richiamo e i pochi controlli sui certificati vaccinali. Da qualche giorno è stata, di conseguenza, introdotta in molte attività la regola 2G: le cose dovrebbero migliorare.