Droga, scoperto a Roma mega carico in scatolette di tonno partite da Berlino

Da Berlino a Roma, droga nascosta anche nelle scatolette di tonno: scoperto mega carico in un appartamento nel quartiere di Kreuzberg

Al momento del ritrovamento, gli stupefacenti erano già suddivisi in dosi e pronti per lo spaccio. Il blitz della polizia di martedì scorso ha segnato la fine di un ingente traffico di stupefacenti condotto da alcuni italiani tra i 25 e i 35 anni.  Per settimane, da un appartamento collocato a pochi passi da piazza Kreuzberg a Berlino partivano ben cinque corrieri carichi di scatolette di tonno che, tuttavia, nascondevano al loro interno varie tipologie di droga, pronta per raggiungere Roma.

Il tonno stupefacente

Cocaina, mefedrone, crystal, Lsd, marijuana e crack: erano queste le sostanze stupefacenti riposte nelle scatolette di tonno, ben sigillate e collaudate. I “clienti” della capitale italiana non dovevano compiere ulteriori fatiche: una volta giunte nello Stivale, venivano  distribuite già pronte per la vendita. Per più di sei mesi, questa strategia è sembrata impeccabile. Ma martedì si è giunti alla fine dei giochi. Uno dei trafficanti bloccati all’aeroporto di Fiumicino, in particolare, è stato fermato con 500 grammi di acidi, 500 millilitri di Gbl, la droga dello stupro e grandi quantità di crack.

Viaggi insoliti

La Polaria, la Polizia di Frontiera aerea di Fiumicino, è stata la prima a insospettirsi: troppi erano i viaggi effettuati nell’ultimo periodo dal corriere. Ed è così che sono cominciati i monitoraggi dei voli diretti da Berlino all’aeroporto romano Leonardo da Vinci. Stando alle dichiarazioni degli investigatori, “lobiettivo era quello di ricostruire la fitta rete di scambi e risalire alla base operativa”. Il tracciamento di dati e messaggi da computer e telefoni, poi, ha confermato i sospetti. Quindi, si è provveduto immediatamente ad informare le autorità tedesche, che hanno concluso l’operazione.

Nel quartier generale di Berlino, la polizia ha sequestrato dosi di cocaina, mefedrone, crystal, Lsd e marijuana. Ciò è stato possibile grazie al trasferimento di dati dalla Polaria ai colleghi tedeschi, tra cui l’elenco dei contatti e tutto il traffico telematico. Infine, spiega uno dei responsabili della Polizia di frontiera italiana, “abbiamo ordinato specifiche analisi sulle scatolette di tonno in cui veniva occultato lo stupefacente. Sarà determinante anche accertare il sistema adottato dalla banda per le confezioni”.

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Immagine in evidenza: foto di stevepb da Pixabay