L’Aeroporto di Berlino lancia le code virtuali per limitare le attese ai controlli di sicurezza

Dopo un’estate di code e sovraffollamento l’aeroporto di Berlino Brandeburgo sarà il primo in Europa a consentire una prenotazione per i controlli di sicurezza

Il progetto BER Runway nasce dall’idea di una migliore gestione delle file in aeroporto, un programma probabilmente stimolato dalla recente crisi estiva e dalle conseguenti lunghe code di giugno, luglio e agosto. A causa della mancanza di personale, infatti, molti aeroporti non sono stati in grado di sostenere la rinnovata richiesta di viaggi post-lockdown e gli effetti si sono fatti sentire in termini di disservizi e sovraffollamento.

L’aeroporto di Berlino Brandeburgo risponde dunque con una soluzione che ha già avuto successo in Canada e negli Stati Uniti: la coda virtuale per i controlli di sicurezza, già disponibile dal 25 agosto. BER Runway è il frutto di una collaborazione con le società Copenhagen Optimization e CLEAR.

Come funzionerà la coda virtuale

Innanzitutto si tratta di un servizio gratuito. A partire da 72 ore prima del volo si apre la possibilità di prenotare uno slot sul sito web che deve essere almeno 60/90 minuti prima della partenza del volo (a partire da 360 minuti prima). Al termine del processo di prenotazione si otterrà via mail un codice QR. La coda dedicata a coloro che hanno prenotato tramite il servizio si troverà al terminal 1 dell’aeroporto. Qualora si arrivi prima o dopo rispetto allo slot prenotato si potrà comunque usufruire della fila standard.

Un’estate di fuoco per gli aeroporti

Voli cancellati, file inesauribili, ritardi e tanti altri disservizi sono stati all’ordine del giorno all’interno degli aeroporti d’Europa e del mondo durante il periodo estivo. Anche i costi dei biglietti da e per Berlino sono aumentati in modo esponenziale, complice la crisi energetica conseguente al conflitto russo-ucraino. La Germania ha annunciato già a inizio estate l’intenzione di assumere nuovo personale all’interno degli aeroporti, ma il processo che porta all’effettiva presa di servizio è lungo e non si è potuta dunque evitare la situazione di emergenza.

 

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Immagine di copertina: foto di Nhi Dam da Unsplash