Il voto dall’estero non è un diritto per tutti. Come funziona in Italia e negli altri Paesi UE

Non in tutti i Paesi europei permettono ai propri cittadini di votare dall’estero come invece fa l’Italia.

L’Unione Europea non è una federazione di Stati perciò non vengono applicate le stesse leggi in tutti i Paesi che ne fanno parte. Può essere definita un’unione economica ma non politica. Per alcuni ambiti (come il mercato europeo, le politiche monetarie ed altri) l’Unione Europea ha la competenza esclusiva mentre per quanto riguarda le elezioni, soprattutto legislative, tutto dipende dalle leggi elettorali interne. Ogni Stato dell’UE ha le sue regole per quanto riguarda il voto dall’estero.

Croazia, Grecia e Malta, ad esempio, non danno veramente la possibilità di votare dall’estero.

Bulgaria, Estonia e Francia hanno anche inserito la modalità online per chi vuole votare dall’estero.

Danimarca e Irlanda consentono di votare dall’estero solo a chi lavora per lo Stato o in organizzazioni internazionali.

Bulgaria, Repubblica Ceca, Repubblica di Cipro, Croazia non consentono il voto per posta nonostante consentano di votare all’estero.

Da cosa dipende?

Se i cittadini di un Paese dell’UE possono votare all’estero dipende anche dagli accordi che il singolo Stato ha preso con i vari Paesi in cui si trovano i suoi cittadini espatriati. Alcuni consentono sia a chi è residente sia a chi è solamente domiciliato all’estero di esercitare il diritto di voto dall’estero. Altri riservano l’esercizio del diritto solo ai residenti all’estero.

Il fatto che un Paese consenta o meno di far votare i suoi cittadini è anche una questione di diritti civili. Il fatto che viaggiare e lavorare all’estero sia diventato una scelta fattibile per un numero di persone sempre più alto, fa sì che molti lavoratori si siano trasferiti in altri Paesi mantenendo un forte legame con il Paese d’origine. Sta crescendo la richiesta di aggiungere nuove modalità per esercitare il diritto di voto dall’estero in altri Paesi oltre al proprio.

Le modalità di voto

Dobbiamo però fare una differenziazione tra le varie tipologie di voto. Premesso che in tutti i Paesi in cui è consentito il diritto di voto dall’estero serve essere registrati alla lista degli elettori all’estero, esistono diverse modalità: di persona (nel proprio Paese, nelle ambasciate o negli uffici consolari), tramite posta, online o su delega.

Solo 15 Paesi in Europa consentono di votare per posta dall’estero. In Europa, solo il 13,6% dei Paesi europei consente il voto online e ci sono differenze tra Paesi anche in base al modo in cui identificano l’elettore. L’Estonia è stato il primo Paese europeo ad adottare il metodo online per le elezioni dall’estero.

Come possono votare i cittadini dei singoli paesi appartententi all’Unione Europea?

Austria

Dal 1990 l’Austria permette ai suoi cittadini residenti all’estero o che hanno un domicilio temporaneo all’estero di votare tramite posta o, ovviamente, tornando in Austria il giorno delle elezioni. Chi vota per posta può anche inviare la sua scheda elettorale subito dopo averla ricevuta.

Belgio

I belgi domiciliati all’estero possono votare solo per la Camera dei rappresentanti e per il Parlamento europeo. I belgi non possono votare dall’estero per le elezioni regionali, comunali e provinciali. Anche i cittadini belgi che risiedono all’estero devono obbligatoriamente votare, altrimenti riceveranno un rimprovero o una multa così come coloro che si trovano in Belgio. Possono votare delegando un altro cittadino belga, ad un consolato (di persona o attraverso la delega) o per posta.

Bulgaria

I cittadini bulgari all’estero devono dichiarare di voler votare dall’estero. I cittadini bulgari che risiedono all’estero in un Paese fuori dall’UE vengono rimossi dalle liste elettorali. Durante le elezioni del 2021, i cittadini bulgari all’estero hanno sperimentato la votazione online. Non possono votare per posta.

Repubblica Ceca

I cittadini cechi all’estero possono votare per la Camera dei Deputati (dal 2002) e per il Presidente della Repubblica (dal 2013) presso le ambasciate solo se iscritti nella lista degli elettori all’estero. Chi può votare (cioè i cittadini cechi sopra i 18 anni) votano scegliendo tra candidati determinati a sorte dalla Commissione elettorale. Per le elezioni del Senato e del Parlamento europeo non è possibile votare nelle ambasciate e devono tornare nel Paese. I cittadini cechi che si trovano all’estero non possono votare per le elezioni comunali e per quelle regionali. La Repubblica Ceca non consente la votazione online né il voto per posta.

Repubblica di Cipro

Per votare all’estero i ciprioti. I cittadini all’estero possono votare (dal 2011) per le elezioni legislative, per le presidenziali e per le europee solo di persona, né per posta né online. Vengono creati i seggi all’estero solo se ci sono almeno 30 votanti che vogliono votare in ciascun seggio.

Croazia

I cittadini croati possono votare (dal 2012) per il Presidente della Repubblica nelle ambasciate e negli uffici consolari. Non possono votare per posta o online. Il problema essenziale dei cittadini croati è che nelle città più importanti del mondo spesso non ci sono sedi consolari o ambasciate croate per cui è difficile votare all’estero.

Danimarca

I cittadini danesi che sono stati inseriti nei registri degli elettori all’estero possono partecipare alle elezioni legislative, ai referendum, alle elezioni europee ma non a quelle municipali o regionali. Solo alcune categorie speciali possono essere inserite nei registri (in genere sono lavoratori statali o lavoratori delle organizzazioni internazionali, danesi che risiedono all’estero per motivi di studio o di salute). È possibile votare per posta, alle ambasciate o ai consolati ma solo se inseriti negli appositi registri.

Estonia

L’Estonia è il primo Paese ad aver sperimentato la votazione online. Dal 1992 permette ai suoi cittadini all’estero di votare di persona, per posta o online sia che siano residenti permanenti sia che siano residenti temporanei all’estero. Le elezioni vengono gestite in questo caso dalle ambasciate o dai consolati d’Estonia.

Finlandia

I cittadini finlandesi all’estero possono votare presso le ambasciate finlandesi all’estero. Dal 2017 una persona finlandese che non ha il domicilio in Finlandia, che vive o risiede all’estero durante il periodo delle elezioni può votare per posta per le elezioni presidenziali, legislative ed europee. Non è possibile votare online. 

Francia

In Francia il voto dall’estero è stato introdotto molti anni fa per gli amministratori francesi della Renania (nel 1924). Dal 1946, la Francia ha modificato diverse volte le modalità possibili per votare dall’estero. Fino al 1975 si poteva votare per posta ma la modalità è stata abolita a causa di elezioni considerate fraudolente. Dal 2020, la Francia ha introdotto di nuovo la modalità online (introdotto nel 2012 e poi abolito nel 2017). I cittadini all’estero possono votare di persona nelle ambasciate o nei consolati per le legislative e per i consiglieri dell’Assemblea dei francesi all’estero.

Germania

I tedeschi residenti all’estero possono votare per le elezioni legislative e per le europee dopo aver dimostrato o che dopo aver compiuto 14 anni hanno avuto un domicilio o una residenza permanente nella Repubblica Federale per un periodo ininterrotto di tre mesi e che il periodo in questione è stato non più di 25 anni fa. Possono anche dimostrare di essersi avvicinati alla politica tedesca a livello personale o diretto. Se iscritto al registro per gli elettori all’estero, il cittadino può votare di persona (senza delegare l’esercizio del diritto di voto) o per posta.

Grecia

La Costituzione greca consente ai cittadini che vivono all’estero di votare per le elezioni parlamentari se viene adottato uno statuto specifico da due terzi dei parlamentari. Non c’è una legge che definisca questo diritto nel dettaglio. Oggi i greci all’estero possono votare solo per le elezioni europee. Ufficialmente la Costituzione consente agli elettori all’estero di esercitare il voto dall’estero per posta che avvengano nello stesso periodo delle elezioni nel Paese. Nella pratica, sembra che non sia fattibile per i cittadini greci votare all’estero.

Irlanda

Solo alcune categorie speciali di cittadini irlandesi possono votare all’estero attraverso la modalità postale per tutte le tipologie di elezioni cioè le legislative, le presidenziali, i referendum e le elezioni europee. Le categorie che possono votare sono quelle dei funzionari statali che lavorano per missioni diplomatiche o membri delle forze armate che lavorano all’estero. Gli altri cittadini non possono votare dall’estero.

Italia

I cittadini italiani all’estero possono votare tornando in Italia o per posta (se inseriti nelle liste elettorali postali) sia che siano residenti all’estero sia che si trovino temporaneamente all’estero per almeno tre mesi. Gli italiani possono votare dall’estero per i referendum e per le elezioni legislative. Dal 2020 possono eleggere 8 deputati e 4 senatori per la circoscrizione estero. Il voto dall’estero non è possibile nei Paesi in cui l’Italia non riesce a garantire il diritto di voto cioè Paesi in cui la situazione politica e sociale non permette di garantire il diritto di voto.

Lettonia

Tutti i lettoni possono votare per le legislative, i referendum e le elezioni europee. Chiunque ha un passaporto lettone può votare alle ambasciate dove vengono organizzati i seggi elettorali. I cittadini lettoni possono votare anche per posta.

Lituania

I cittadini lituani possono votare per tutte le tipologie di elezioni registrandosi (anche online) alla lista elettorale specifica per l’estero. Possono scegliere se votare di persona in ambasciata altri seggi ufficiali all’estero o se votare per posta ricevendo la busta affrancata dall’ambasciata. Ufficialmente è disponibile anche la modalità online ma non è stata ancora implementata.

Lussemburgo

I cittadini del Lussemburgo, se domiciliati all’estero, possono votare per posta alle elezioni legislative, ai referendum e alle elezioni europee. Possono votare per le elezioni comunali i cittadini che si trovano temporaneamente all’estero per ragioni di studio e in caso anche i loro congiunti.

Malta

I cittadini maltesi non possono votare dall’estero in nessun modo.

Paesi Bassi

Il voto dall’estero è possibile per le elezioni legislative e per le europee tramite posta se il giorno delle elezioni si troveranno all’estero per lavoro o per ragioni lavorative dei congiunti. È possibile votare anche tramite delega se l’elettore non può votare di persona nei Paesi Bassi.

Polonia

I cittadini polacchi all’estero possono votare per le elezioni parlamentari (sia per il Sejm che per il Senato), per le elezioni presidenziali e per le elezioni europee. Possono votare di persona o per posta.

Portogallo

I portoghesi che vogliono votare dall’estero possono votare per posta per le elezioni europee e per le elezioni legislative. La particolarità è che i voti dall’estero vengono contati ben dieci giorni dopo il conteggio degli altri voti. Gli elettori dall’estero possono votare per 4 parlamentari. Per le elezioni presidenziali devono invece tornare in Portogallo e votare di persona. Per quanto riguarda i referendum dipende molto dalle decisioni prese per ogni singolo referendum.

Romania

I cittadini rumeni possono votare dall’estero per i referendum, per le elezioni legislative, per le presidenziali e per le europee. Possono votare per posta o di persona nei seggi alle ambasciate o consolati oppure nei seggi autorizzati fuori dalle sedi ufficiali e ovviamente tornando in Romania.

Slovacchia

Gli slovacchi possono votare per posta per le elezioni legislative, per i referendum e per le regionali se non hanno una residenza permanente in Slovacchia ma vogliono essere registrati nelle liste speciali oppure se hanno la residenza permanente ma sono fuori dal Paese al momento delle elezioni. In questo caso, devono richiedere espressamente di poter votare per posta.

Slovenia

Gli sloveni che vogliono votare dall’estero e sono iscritti alla lista degli elettori all’estero possono votare per posta o nelle ambasciate e negli uffici consolari locali anche se si tratta di un elettore che si trova temporaneamente all’estero.

Spagna

I cittadini spagnoli possono votare all’estero recandosi presso le ambasciate e i consolati oppure per posta (se presenti nella lista degli elettori all’estero). Lo Stato spagnolo ha anche un Consiglio generale dei cittadini spagnoli all’estero che si occupa di ogni esigenza del cittadini spagnoli all’estero.

Svezia

Gli svedesi all’estero possono votare nei seggi esteri prima del giorno delle elezioni in Svezia. Possono votare per ogni tipo di elezione o referendum. In alcuni casi possono anche consegnare il proprio voto agli scrutatori dei seggi che si occupano di casi particolari. Possono votare tramite delega o posta. Se l’elettore è malato, anziano o invalido e non può votare di persona può avere avere un tramite che consegni il voto al suo posto.

Ungheria

I cittadini ungheresi all’estero possono votare di persona alle ambasciate o uffici consolari o per posta per le elezioni legislative, per i referendum e per le elezioni europee.

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Immagine di copertina: Foto di Bru-nO da Pixabay