Germania, scoperta eccezionale: ritrovato manufatto d’oro del tardo Neolitico

Un team di archeologi ha ritrovato il più antico manufatto in oro della Germania sudoccidentale risalente al tardo Neolitico.

Gli scavi sono stati guidati dal Professor Raiko Krauss dell’Istituto di preistoria dell’Università di Tubinga e dal dottor Jörg Bofinger, dell’Ufficio statale per per il patrimonio culturale del Baden-Württemberg. Un lungo lavoro ha condotto alla scoperta di un reperto dal valore inestimabile: un gioiello d’oro originario della Cornovaglia in una sepoltura di una ricca donna vissuta molto probabilmente tra il 1850 e il 1700 aC circa. La donna si trova in posizione fetale, con il volto rivolto verso sud. Questo periodo della preistoria prende il nome di Neolitico. Un’era, questa, che gli storici e gli archeologi considerano tra le più fiorenti perché caratterizzata da innovazioni nella litotecnica (tecniche di lavoro della pietra), nell’agricoltura e nell’allevamento. La tomba della donna si trova non lontano da altre sepolture della prima età del bronzo. La Germania, infatti, ospita numerosi siti archeologici risalenti al Neolitico, da cui spesso si aprono finestre sulla vita dei nostri antenati.

Il ritrovamento e le analisi

La datazione al radiocarbonio dei resti ha permesso di ricostruire, per quanto possibile, la storia della proprietaria del gioiello. Si tratta, molto probabilmente, di una donna di condizione sociale elevata. Nel tardo Neolitico, cambiamenti importanti avvengono infatti nella struttura familiare e nella trasmissione dei beni all’interno dei clan. Possiamo quindi pensare che ci fosse una gerarchia sociale per cui alcuni individui avevano più beni di altri. Infatti, questo è il periodo in cui si sviluppano l’agricoltura e l’allevamento, con conseguente definizione di sistemi per la divisione del raccolto e del bestiame. Possiamo ipotizzare altre cose sul periodo in cui visse questa donna dalla struttura del manufatto: si tratta di un anello molto elaborato nella sua fattura, indice di una grande maestria nell’arte dell’oreficeria. Probabilmente, veniva usato come decorazione per i capelli. Contiene circa il 20 % di argento, e ha tracce di rame, platino e stagno. Questa composizione ha tratti simili all’oro che si trova nei depositi della Cornovaglia, in particolare dall’area del fiume Carnon.

La Germania è un ricco sito archeologico per studiare la preistoria

Osservare il passato non lontano da casa: molti tedeschi hanno questa fortuna, vivendo a pochi passi da siti archeologici risalenti agli albori della storia umana. A novembre 2020, nella cittadina di Bietikow, gli archeologi hanno rinvenuto i resti di una donna vissuta 5.000 anni fa, durante il Neolitico. La donna è stata soprannominata La Signora di Bietikow, di cui è stato possibile ricostruire qualche frammento della sua vita: dato il crescente sviluppo dell’agricoltura e il consumo di cereali, lo smalto dei denti è consumato e la sua dieta non era delle migliori. A Goseck, invece, a circa 60 chilometri da Lipsia, sorge il Sonnenobservatorium, il più antico osservatorio solare della Germania. Chiamato anche Cerchio di Goseck, risale al 4.900 a.C. ed è composto da tre cerchi concentrici con tre aperture, una a sud-est, una a sud-ovest e una a nord. Le prime due corrispondevano alle posizioni del sole all’alba e al tramonto nel solstizio d’inverno, per questo motivo si ritiene che il sito fosse un osservatorio solare.

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Immagine di copertina: © Screenshot da NewsFlash History, YouTube