Più amichevoli e di supporto: uno studio rivela i tedeschi durante la pandemia.
Un studio dimostra che la coesione sociale in Germania è migliorata dopo la pandemia. I tedeschi sono più amichevoli secondo alcuni ricercatori del Basel Institute of Commons and Economics.
Durante i mesi precedenti alla pandemia nessuno avrebbe immaginato come il Covid-19 avrebbe cambiato le nostre società, i nostri modi di vivere e persino il nostro modo di instaurare relazioni e rapportarci con i vicini, gli amici e la famiglia. Anzi, all’inizio della pandemia spesso si vedevano episodi di litigi nei supermercati dovuto all’esaurimento delle scorte dei prodotti. L’atmosfera di paura e diffidenza sociale, inoltre, non aiuta in un momento storico come questo. Nonostante ciò, un istituto di statistica di Basilea ha portato avanti uno studio condotto dal sociologo Alexander Dill. Lo studio mirava ad analizzare la coesione sociale, il grado di altruismo e di ospitalità del popolo tedesco prima e dopo la pandemia. Il cambiamento dei tedeschi sembra essere in positivo durante l’ultimo anno: a dirlo sono i numeri.
Il cambiamento in numeri.
Il campione di popolazione riguarda intervistati tra maggio e settembre, dunque in un periodo che si colloca alla fine della prima ondata, ma prima dell’inizio dei duri mesi che stiamo vivendo adesso. È stato chiesto di valutare, in una scala da 1 a 10 (dove 1 rappresenta il punteggio minimo e 10 il massimo) l’altruismo e la cordialità del vicinato. Il risultato è poi stato confrontato con quello dell’anno precedente. I tedeschi risultano dunque essere più amichevoli con una media di 6.9 punti contro i 6.7 punti dello scorso anno. L’armonia sociale in generale è aumentata fino ad un 7.1 contro il 6.7 dell’anno scorso, mentre l’altruismo percepito nella vita quotidiana è passato da un 7 a 7.3. Sarà dunque forse questo l’unico effetto positivo di questo virus che continua a diffondersi senza sosta, a quasi un anno dall’inizio della pandemia.
Secondo un altro studio realizzato invece da Bertelsmann Stiftung, in Germania la gente che considerava la coesione sociale a rischio era il 46%, mentre tra maggio e giugno questa percentuale è scesa al 36%.
Un cambiamento che non riguarda solo la Germania
Bisogna comunque dire che la Germania non è al top tra gli Stati il cui livello di coesione sociale è andato aumentando. A livello internazionale, infatti, non rientra tra i primi 20 paesi che hanno mostrato queste tendenze. I primi due posti della classifica sono occupati dalla Thailandia e dalla Tanzania, con un punteggio di circa 9 punti per la cordialità e l’altruismo.
C’è da precisare però che lo studio realizzato dall’istituto di Basilea non è pienamente rappresentativo. Il sondaggio, infatti, era anonimo e i gruppi non proporzionati tra di loro in quanto all’età. In ogni caso, l’istituto è parte dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU e i risultati sono considerati comunque significativi.
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Immagine di copertina: Pixabay – Licenza di Pixabay