Germania, attivista anti restrizioni si paragona a Sophie Scholl e desta scandalo

Durante una manifestazione tenutasi ad Hannover una manifestante contro le restrizioni per la pandemia si paragona a Sophie Scholl e desta scandalo

Lo scorso sabato ad Hannover una donna che stava protestando contro le restrizioni per la pandemia ha tenuto un discorso in cui si è paragonata a Sophie Scholl, una delle più importanti combattenti della resistenza contro il regime nazista. Il video del discorso è già stato visto da più di 1 milione di persone, diventando virale. Il Ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, ha espresso la sua opinione in merito sul suo account Twitter. Secondo il Ministro «chiunque oggi si paragoni a Sophie Scholl o ad Anna Frank si fa beffe del coraggio necessario per opporsi ai nazisti. Questo banalizza l’Olocausto e mostra un’inaccettabile ignoranza storica. Niente collega le proteste contro il Coronavirus con i combattenti della resistenza», ha aggiunto Maas.

 

Il video che è diventato virale

Nel video la giovane donna si trova su un palco e sta parlando a nome di Querdenken, movimento ormai attivo in oltre cinquanta città in tutta la Germania e che spesso viene affiancato da movimenti di estrema destra o cospirazionisti. «Ho 22 anni, proprio come Sophie Scholl quando cadde vittima del nazionalsocialismo», ha affermato la donna. E ancora: «mi sento come Sophie Scholl, perché da mesi sono attiva nella resistenza qui, tenendo discorsi, andando a manifestazioni, distribuendo volantini». Nel video si vede poi una guardia di sicurezza della manifestazione che sentendosi contrariata dalle parole della donna, la interrompe e le porge il suo giubbotto fluorescente dicendo: «Non farò la guardia di sicurezza per stronzate come questa».

Sophie Scholl è considerata una della più importanti eroine della Resistenza Nazista in Germania

Sophie Scholl e suo fratello Hans, con il quale ha fondato il movimento della Rosa Bianca nel 1942, è considerata una delle più importanti figure battutesi contro la Germania nazista. Studentessa all’università di Monaco, la Scholl suscitò un notevole clamore scrivendo e stampando volantini antinazisti e distribuendoli in diverse città in Germania e Austria. Fu rintracciata e catturata dalla Gestapo prima di essere giustiziata con la ghigliottina nel 1943. Dozzine di strade e piazze in Germania prendono ora il nome dagli Scholl e del movimento della Rosa Bianca

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Immagine di copertina: screenshot da YouTube