Germania, i rifugiati aiutano cucendo mascherine e non solo per la lotta al Covid-19

Molti migranti stanno offrendo il loro aiuto nella lotta contro il coronavirus. Una delle attività svolte dai volontari consiste nel produrre mascherine.

Da poco il governo ha reso obbligatorio l’uso della mascherina nei mezzi pubblici e in molti negozi, facendo così aumentare la richiesta di maschere facciali. Circa una dozzina di migranti provenienti da paesi come l’Iran e l’Afghanistan sono impegnati nella realizzazione di mascherine da donare alla comunità. Secondo Afsaneh Afraze-Ketabiil, coordinatore del progetto, la crisi del coronavirus ha avuto un inaspettato risvolto positivo per molti migranti che vivono nello stato tedesco. Svolgere volontariato li aiuta a fortificare i loro legami con la comunità, a migliorare le loro competenze linguistiche e a rafforzare la fiducia in se stessi. La Germania ha visto un grande incremento nel numero di persone provenienti da Siria, Afghanistan e Iraq. Solo tra il 2015 e il 2016 sono arrivate circa un milione di persone. L’afflusso ha alimentato l’ascesa del controverso partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD), oggi il più grande partito di opposizione tedesco.

Il bisogno dei migranti di offrire il sostegno che loro stessi hanno ricevuto dopo essere stati accolti in Germania

L’ organizzazione benefica Go Volunteer gestisce un sito web che mette in relazione i rifugiati con le opportunità di volontariato. In questo modo l’associazione può offrire ai nuovi arrivati l’opportunità  di dare un contributo positivo alla comunità e di agevolare così la loro integrazione. “Molti partecipanti lo vedono come un’azione di beneficenza culturale”, ha detto Thomas Noppen, membro del team di Go Volunteer. Dall’aprile 2018, circa 500 migranti hanno fatto domanda di volontariato attraverso il sito web Engagierte Newcomer. “Riceviamo molti feedback dai migranti, la cui motivazione principale è ‘restituire’ alla comunità ospitante”, ha detto Noppen. Quest’ultimo ha annunciato che questa settimana sarà lanciata Newcomer Gegen Corona, una sezione dedicata alla crisi attuale.

Diversi modi per aiutare la comunità

“Ognuno deve fare qualcosa per aiutare se può. La Germania ci sta aiutando, e ora vogliamo e dobbiamo aiutare la gente”. Queste sono le parole di Jamila Ahmadi, una donna afghanistana che si è impegnata a cucire fino a 50 maschere al giorno. Il 31enne siriano Abdulrahim Al Khattabe e due suoi amici hanno invece creato un gruppo su Facebook e hanno affisso appunti nei corridoi dei loro edifici chiedendo se qualcuno avesse bisogno di aiuto per la spesa, le medicine o altre commissioni. Prima di venire in Germania cinque anni fa, Al Khattab e i suoi compagni facevano volontariato in Siria, aiutando a fornire cibo, vestiti, medicine e nuove case agli sfollati della guerra civile. “Questa esperienza ci ha insegnato molto”, ha detto. “In questa difficile situazione, pensiamo ai tedeschi proprio come pensavamo al nostro popolo”. Un’altra bella iniziativa è quella di Malakeh Jazmati, una ristoratrice di origine siriana che ha deciso di offrire pranzi gratuiti a coloro che lavorano nei supermercati. “In questo periodo, il volontariato non è qualcosa che vogliamo o che non vogliamo, è qualcosa che dovremmo fare. Tutti dovrebbero fare qualcosa in questo tempo”- ha detto Malakeh.

 

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Immagine di copertina: Pixabay