Auschwitz: «Basta foto irrispettose nel campo di concentramento»

La dura reazione dell’Auschwitz Memorial di fronte alla superficialità di alcuni visitatori

Quello di Auschwitz è il campo di concentramento più conosciuto al mondo, nonché il più vasto mai realizzato dalla Germania nazista. Qui, secondo le stime degli storici, persero la vita almeno un milione di persone. Il campo si trova nei pressi della cittadina di Oświęcim, in Polonia, che era appunto chiamata “Auschwitz” in tedesco. L’ex campo di concentramento di Auschwitz oggi è un sito aperto alle visite e prende il nome di Memorial and Museum Auschwitz-Birkenau. Qui è possibile osservare in prima persona i luoghi in cui furono attuate le peggiori atrocità volute dal regime nazista, e la possibilità di visitare il campo è volta a mantenere viva la memoria di tutte le vittime innocenti dell’Olocausto, che qui persero la vita. Data la portata storica di questo luogo, l’Auschwitz Memorial ha sentito il bisogno, di esprimere il proprio dissenso verso certe fotografie scattate dai turisti in visita al campo.

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Il tweet dell’Auschwitz Memorial che invita a riflettere

L’Auschwitz Memorial, tramite il suo profilo Twitter, ha voluto richiamare l’attenzione sui comportamenti inopportuni di alcuni visitatori, invitando a una seria riflessione. Lo scorso 20 marzo ha infatti pubblicato un tweet in cui si mostrano alcune fotografie di turisti che giocano a rimanere in equilibrio sui binari. Si tratta degli stessi binari su cui un tempo passavano i treni diretti ad Auschwitz, carichi di persone che sarebbero state rinchiuse da lì in poi nel campo di concentramento. La leggerezza con cui i visitatori decidono di scattare simili fotografie ha generato una forte reazione da parte dell’Auschwitz Memorial, nel cui tweet si legge: «Quando venite all’Auschwitz Museum ricordate che vi trovate in un luogo in cui più di un milione di persone sono state uccise. Rispettate la loro memoria. Ci sono posti migliori dove imparare a camminare in equilibrio, rispetto al sito che rappresenta la deportazione di centinaia di migliaia di persone verso la loro morte».

Fotografie inopportune anche all’Holocaust Mahnmal di Berlino

Lo stesso tema era già emerso tempo fa grazie al progetto di Shahak Shapira, intitolato “Yolocaust”, che intendeva far riflettere sulla superficialità del turismo di massa e sull’inadeguatezza del comportamento di certi visitatori dell’Holocaust Mahnmal di Berlino. Shahak Shapira ha raccolto una serie di fotografie scattate al Monumento alla memoria delle vittime dell’Olocausto, in cui i turisti sono ritratti mentre guardano sorridenti verso la fotocamera, si esibiscono in posizioni di yoga o eseguono numeri di giocoleria. Shahak ha poi ritagliato le sagome delle persone ritratte e le ha sovrapposte a fotografie storiche molto forti, che mostrano i corpi delle vittime dei campi di concentramento gettati nelle fosse comuni. Con una tale crudezza, il progetto Yolocaust vuole far riflettere sull’importanza di comportarsi in maniera rispettosa quando ci si trova in un luogo come l’Holocaust Mahnmal, realizzato in memoria dei sei milioni di ebrei uccisi nei campi di concentramento.

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Immagine di copertina: © DzidekLasek, CC0