Si torna a ballare nei club al chiuso di Berlino!

Il tribunale amministrativo di Berlino ha stabilito che dal 20 agosto i vaccinati e i guariti da Covid-19 potranno nuovamente ballare al chiuso

All’inizio dell’estate, i club della capitale tedesca avevano riaperto le porte, ma solo per eventi open air. Ora invece si potrà nuovamente ballare al chiuso. Lo ha stabilito lo scorso venerdì il tribunale amministrativo di Berlino, con una sentenza che annulla il divieto di eventi di danza al chiuso nella capitale. In base alla sentenza, a partire dal 20 agosto, le persone  vaccinate e o guarite da meno di sei mesi potranno di nuovo ballare all’interno dei club. La corte ha inoltre rilevato che i test non garantiscono sicurezza dal contrarre o diffondere il virus. Per questa ragione, ai non vaccinati e non guariti non sarà permesso accedere agli eventi al chiuso, nemmeno con un test negativo. Già all’inizio di agosto, diversi club di Berlino avevano organizzato eventi al chiuso per un progetto pilota. Le 2.110 persone che avevano preso parte all’esperimento erano state testate con due test PCR, uno prima e uno dopo l’evento. In totale, solo 7 persone erano risultate positive, tutte prima dell’inizio dell’esperimento. Secondo la Club Commission questa era stata la prova che anche con incidenze elevate, sono possibili eventi indoor sicuri.

 

 

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Il contenuto della sentenza

Il tribunale amministrativo di Berlino si è pronunciato positivamente sull’istanza presentata dal gestore di una discoteca nei pressi di Kurfürstendamm. Il ricorrente si era opposto al divieto regolato dall’ordinanza sulle misure di protezione dalle infezioni di Berlino, secondo cui non erano permessi eventi di ballo al chiuso. Secondo la sentenza del tribunale (Rif.: VG 14 L 467/21), il divieto di ballare persegue uno scopo legittimo, ovvero quello di contenere la diffusione del virus, ed è da ritenersi idoneo e necessario a tal fine. Tuttavia, per quanto riguarda le persone vaccinate e guarite, è probabile che tale divieto sia sproporzionato. Gli effetti del contagio tra persone vaccinate o guarite sarebbero infatti gestibili. La situazione appare invece diversa per le persone testate ma non vaccinate o guarite. Secondo la corte, un test rappresenta solo un’istantanea: chi è solo testato non possiede una maggiore protezione contro il virus  e dunque mostrerebbe un livello  di infettività potenzialmente più elevato. Per questa ragione, la corte ha mantenuto il divieto di ballare al chiuso per quanti non sono guariti o vaccinati.

 

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Il parere della Club Commission: non è possibile ballare al chiuso con distanziamento e mascherine

La Club Commission ha accolto con favore la decisione del tribunale amministrativo di venerdì.  Tuttavia, secondo l’associazione, gli eventi al chiuso non funzionano con la distanza di sicurezza e le mascherine. Inoltre, con la sentenza rimarrebbe il rischio che le regole vengano inasprite a causa del previsto aumento di contagi in autunno. Per questa ragione, in un lungo post Instagram,  la Club Commission ha elencato una serie di misure da adottare con la ripresa degli eventi al chiuso. Nel caso di basso tasso di infezione, l’associazione raccomanda l’ingresso alle persone vaccinate e guarite, così come a quelle testate con un test PCR. Se invece il tasso di incidenza è alto, è consigliabile eseguire test PCR per tutti gli ospiti, con relativa verifica del test tramite app BaerCode, controllo dei documenti e scanner dei codici QR all’ingresso. La Club Commission raccomanda poi un prezzo calmierato di 15 euro per i test PCR e dei test PCR gratuiti per tutte le persone completamente vaccinate di età pari o superiore a 18 anni. 

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