Un coraggioso politico tedesco sta organizzando voli charter dall’Afghanistan

Il politico dei Verdi Erik Marquardt vuole portare in salvo le persone dall’Afghanistan. In preparazione il primo volo di evacuazione

Un’iniziativa guidata da Erik Marquardt, politico dei Verdi, vuole portare in salvo le persone dall’Afghanistan con voli charter. L’Unione Europea non ha ancora un sistema equo di distribuzione dei rifugiati, ha affermato il presidente dell’associazione Civilfleet Support, che si occupa di salvataggio civile nel Mediterraneo. Se non si agisce ora, con la crisi dell’Afghanistan il continente sarà vulnerabile a Erdogan. Motivo per cui l’attivista 33enne si è impegnato ad organizzare il suo primo volo di evacuazione, grazie alle donazioni di diverse associazioni. “Abbiamo noleggiato un aereo che utilizzeremo per volare a Kabul”, ha affermato. Ma l’obiettivo è quello di volare a Kabul il più spesso possibile, anche se gli esperti militari parlano di un progetto ad alto rischio.

Ora la messa in pratica del progetto

Il politico dei Verdi ha preparato nei minimi dettagli un primo volo di evacuazione. A finanziare il ponte aereo sarebbero presumibilmente 100 gruppi ed enti di donazione. “Le formalità sono state chiarite, ma adesso bisogna mettere in pratica ciò che è stato programmato”, ha scritto sul nuovo sito web kabulluftbruecke.de. Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli sull’orario di partenza del volo pianificato o sulle dimensioni dell’aeromobile. In un video postato su Twitter, Marquardt ha dichiarato che l’obiettivo dell’iniziativa è quello di evacuare il maggior numero di persone in cerca di salvataggio, in particolar modo coloro che hanno collaborato con le forze armate tedesche nella missione in Afghanistan. A questo scopo serve il maggior numero di donazioni: più donazioni ci sono, più persone hanno la possibilità di evacuare.

Il tempo sta scadendo

I voli charter sono stati organizzati anche in consultazione con il governo tedesco per sopperire agli ostacoli della burocrazia tedesca. L’associazione ha riferito di avere una lista di persone da essere salvate, a cui se ne aggiungono centinaia in attesa di sapere se e come avverrà l’evacuazione. “Bisogna agire il più presto possibile, perché non c’è più tempo”, ha detto il politico dei Verdi. Gli USA, che hanno attualmente in controllo l’aeroporto militare di Kabul, si ritireranno dall’Afghanistan entro il 31 agosto. Questo significa che probabilmente anche gli altri stati occidentali interromperanno le operazioni di salvataggio. Le potenze del G7 avevano cercato di convincere il presidente americano Biden a continuare a proteggere l’aeroporto. Tuttavia, i talebani hanno minacciato conseguenze se i soldati americani non si fossero ritirati entro la fine del mese. Nel frattempo, si pensa a come trattare con i talebani e alla cooperazione con i paesi vicini, tra cui l’Iran e il Pakistan.

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Immagine di copertina: Esercito in Afghanistan, di Amber Clay da Pixabay