Jonas Burgert, l’artista berlinese che sta conquistando il mondo

Jonas Burgert, l’incredibile artista berlinese, sta conquistando da anni il mondo intero con la sua arte. Le sue affascinanti opere ricreano mondi magici e caotici, stimolando lo spettatore all’immaginazione e alla riflessione

Jonas Burgert è un artista contemporaneo made in Berlin, ma la sua fama continua a crescere sia fuori dalla Germania che verso altri continenti. Dopo un percorso accademico conclusosi con successo nella capitale tedesca, il genio creativo di Jonas Burgert non ha più avuto sosta, tanto da essere rappresentato dalla Producers’ Gallery di Amburgo e dalla BlainSouthern Gallery di Berlino e Londra. Le opere dell’artista sono così audaci da lasciare lo spettatore senza parole, rapito dai colori e dalle forme dipinte sulla tela. Tinte accese contrastano con sfondi cupi e popolati da personaggi fiabeschi: l’atmosfera che il pittore ricrea è misteriosa, assurda e spesso tenebrosa. Inevitabilmente chi osserva il dipinto è portato a riflettere sul senso profondo che l’opera sta cercando di evocare, la verità che si cela dietro la tela. Ed è proprio questo l’intento del pittore: giungere alla radice profonda dell’esistenza umana, dipingendo la lotta interiore dell’uomo. Dopo una mostra personale a Shangai nel 2021 e un’esposizione collettiva in Repubblica Ceca, Jonas Burgert esporrà di nuovo questa primavera 2022 alla Produzentengalerie di Amburgo. Si consiglia di controllare il suo sito personale per eventuali novità ed eventi, o anche solo per dare un’occhiata agli splendidi lavori dell’artista.

 

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Chi è Jonas Burgert

Jonas Burgert è nato a Berlino nel 1969. Ha studiato dal 1991 al 1996 alla Universität der Künste (UdK) della metropoli, per poi passare a studente della masterclass del professore e artista Dieter Hacker. Nei due anni seguenti, il pittore ha vinto una borsa di studio presso la stessa UdK e anche un contributo di viaggio per i suoi studi in Egitto. Già dai primi anni di inizio millennio l’artista ha cominciato la sua scalata verso il successo esponendo sia in mostre di gruppo che personali. Molte gallerie di Berlino e Amburgo hanno ospitato i suoi lavori, così come tante altre città nel mondo hanno accolto con piacere la sua arte: Beirut, Stoccolma, Seattle, Mumbai, Denver, Shangai, ma anche Firenze e Bologna. Burgert ha infatti esposto a Galleria Poggiali a Firenze e al museo di arte moderna (MamBo) di Bologna, presentando qui la sua mostra personale dal nome di “Lotsucht, Scandagliodipendenza”. Questo è il percorso artistico e professionale di Jonas Burgert, ma chi è davvero il pittore attraverso la sua arte?

 

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L’arte di Jonas Burgert

I dipinti di Jonas Burgert, prevalentemente di grandi dimensioni, ritraggono dei mondi assolutamente distaccati dalla realtà. I personaggi che li abitano sono uomini e animali dalle fattezze insolite e dai comportamenti quasi arcaici. Questi possono essere figure dell’antichità o dell’arte che si intrecciano a degli sfondi moderni, o che interagiscono con una scenografia urbana. I colori accesi e il tratto deciso rendono i dipinti di Jonas Burgert virtuosi ed eclettici. Ma l’audacia delle sue opere è data anche dal profondo significato che si cela dietro alle grandi tele ricche di colori e dettagli. Lo spettatore rimane infatti affascinato, curioso di scoprire il significato che questi quadri nascondono.

Tramite le parole dello stesso artista:

“L’idea di base dei miei quadri è dipingere il palcoscenico su cui si svolge la lotta per la rappresentazione spirituale. Un palcoscenico sul quale l’uomo si auto-definisce in tutte le sue assurdità, contraddizioni, speranze e aspirazioni […]. Forse può sembrare presuntuoso, ma sono dell’opinione che questi termini non possano essere chiamati in altro modo. Questo processo lascia tracce, ed è per questo che spesso dipingo scenari in cui si può vedere il risultato di un’azione – il “bel” sporco di una lotta interiore. Il tempo e il luogo in cui si svolge lo scenario non devono essere chiaramente definiti, poiché questo confronto fondamentale con sé stessi è un fenomeno senza tempo. In principio, si tratta sempre di un gesto simbolico, esistenziale dell’essere umano”.

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Foto di copertina: Denver – Civic Center: Denver Art Museum – Jonas Burgert’s Zweiter Tag Nichts | © Wally Gobetz | Flickr licence CC BY-NC-ND 2.0