My Favorite Cake, il bellissimo film iraniano in concorso alla Berlinale
“My Favorite Cake” è stato presentato in concorso alla Berlinale 2024 come una commedia romantica ambientata nel contesto socio-politico dell’Iran moderno.
Si sapeva che il duo di registi iraniano Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha, noti per il loro precedente lavoro “Ballad of a White Cow”, non sarebbero stati lasciati venire a Berlino dal governo di Teheran. Vedendo “My favorite Cake” si capisce il perché. Sono registi capaci di fare cinema nel senso più alto del termine, di raccontare il piccolo per far capire il grande. E, nel loro caso, cosa sia l’Iran di oggi.
Il titolo, “My Favorite Cake”, tradotto come “La mia torta preferita”, simboleggia il desiderio di Mahin di assaporare la dolcezza della vita, anche in un contesto repressivo. Il retrogusto però sarà amaro.
Una storia piccola, ma emblematica sull’Iran di oggi
La trama si sviluppa attorno alla vita di Mahin, una vedova che vive a Teheran e cerca di riempire il vuoto lasciato dalla morte del marito e dalla distanza di figli e nipoti che vivono all’estero. La sua ricerca dell’amore è una sfida non solo personale ma anche sociale, poiché le restrizioni imposte dal regime rendono ogni passo verso la libertà un atto di ribellione.
La storia d’amore di Mahin mostra come anche il semplice atto di incontrare qualcuno in un parco possa diventare un rischio. La situazione in Iran oggi, con le proteste diffuse e la pressione del regime, amplifica il senso di urgenza e disperazione che permea la narrazione.
Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha, essere registi anti-regime
Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha, registi del film, sono noti per il loro lavoro che sfida le norme rigide del regime iraniano. “Ballad of a White Cow”, presentato alla Berlinale 2021, è stato elogiato per il suo coraggio nel trattare temi controversi come la pena di morte.
Il cast principale include Lily Farhadpour, che interpreta Mahin, ed Esmail Mehrabi nel ruolo di Faramarz, entrambi attori di grande talento e esperienza. Durante la conferenza stampa alla Berlinale, Farhadpour ha letto una lettera dei registi, esprimendo il loro rammarico per non poter partecipare e sottolineando l’importanza di raccontare storie che riflettano la realtà delle donne iraniane. Mehrabi ha aggiunto che il film è una testimonianza del coraggio e della resistenza del popolo iraniano, nonostante le avversità.
My Favorite Cake, un film da non perdere
“My Favorite Cake” è un’opera che, pur essendo dolce e intima, lascia trasparire costantemente l’ombra della tragedia. Le interpretazioni di Farhadpour e Mehrabi sono particolarmente toccanti, portando in scena una chimica naturale che rende credibile e coinvolgente la loro storia d’amore.
Una delle scene più memorabili è quella in cui i due condividono una cena all’aperto, sotto le stelle, accompagnati da un bicchiere di vino, un atto proibito ma simbolico di libertà. La regia, attenta ai dettagli, riesce a creare un’atmosfera sospesa tra la nostalgia e il desiderio di un futuro migliore, rendendo il film un’esperienza unica. La capacità dei registi di bilanciare leggerezza e profondità, senza mai perdere di vista la realtà opprimente che circonda i personaggi, fa di “My Favorite Cake” un film non solo da vedere, ma da ricordare a lungo.
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