A Berlino le startup hanno creato 19mila nuovi lavori

L’economia della capitale tedesca viene trascinata dalla scena delle startup: piccole aziende diffuse sul territorio

Berlino detiene da lungo tempo il titolo di capitale tedesca delle startup. C’è chi è arrivato a definire la capitale come Silicon Allee, in assonanza con la nota Silicon Valley. I dati di oggi confermano la nomea di Berlino come cuore dello sviluppo innovativo tedesco. Su circa 1.5. milioni di lavoratori a Berlino, 78.000 sono impiegati in startup: si tratta del 5%. In città sono presenti più di 3.000 startup e queste aziende hanno creato circa 19.000 posti di lavoro solamente negli ultimi due anni e il settore sta ancora crescendo.

Lo studio più dettagliato fino ad oggi

I dati si basano sulla “Berlin Start-up Map”, che l’amministrazione economica del Senato ha elaborato tempo fa in collaborazione con i business anaylist di Dealroom. Tuttavia, non avendo fornito informazioni sufficienti sui dipendenti, è stata commissionata un’analisi precisa.«I dati ora pubblicati non sono tratti dalle statistiche ufficiali, ma secondo i creatori, essi forniscono il miglior quadro complessivo disponibile dello sviluppo della città fino ad oggi», hanno dichiarato gli esperti del Senato. Dei 78.000 impiegati in startup, la metà  in aziende piccole e giovani (sono state fondate negli ultimi sette anni) e che hanno solo fino a 70 dipendenti. Circa un terzo di tutti i posti di lavoro di start-up si trovano in aziende con più di 150 dipendenti. Le dieci maggiori start-up hanno fornito, secondo le stime, il 17% dei posti di lavoro in questo settore. Gli analisti avevano già effettuato uno studio simile con le start-up di Amsterdam. Dal confronto emerge chiaramente che le start-up berlinesi impiegano il doppio delle persone rispetto a quelle della metropoli olandese. Tra le startup più importanti della scena ci sono Zalando, Delivery Hero, N26, Auto1 ed Hellofresh.

Le startup sono centrali per l’economia

La storia delle startup a Berlino inizia con la prima ondata di investiventi avvenuta tra il 1999 e il 2005: allora arrivarono in città startup come Jamba, Momox o StudiVZ. Poi, tra il 2006 e il 2008, fu il turno di Rocket Internet, Zalando, Soundcloud, City Deal e Delivery Hero. La politica celebra questo boom con le parole della senatrice dei Verdi Ramona Pop: «Le startup non rendono solo Berlino attraente ma forniscono anche nuovi lavori». Con 6,2 miliardi di investimenti per le startup tedesche, il 2019 ha rappresentato un anno record. Presto, si potrebbe arrivare al sorpassa con Londra: la capitale inglese soffre per la Brexit e le prime aziende l’hanno già abbandonata. Inoltre, il governo tedesco sta discutendo in questo periodo la creazione di un “Future Fund”, volto a lanciare ancora di più il settore dell’innovazione. L’operazione sarà possibile anche grazie al massiccio surplus accumulato nelle casse tedesche.

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Immagine di copertina: Pixabay