Scholz, il cancelliere tedesco come Draghi: poche dichiarazioni, per i media è “invisibile”

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz viene definito “invisibile” dai media e i tedeschi lanciano l’hashtag su Twitter #woistscholz

In molti credono che il nuovo Cancelliere Olaf Scholz rimanga un po’ troppo nell’ombra. Su Twitter i tedeschi hanno addirittura lanciato l’hashtag #woistscholz (dov’è Scholz?). Soprattutto in questo momento in cui ci sono questioni importanti e complesse su cui dovrebbe esprimersi, il Cancelliere sembra dare priorità a questioni che, per il momento, possono essere considerate secondarie. Quasi tutti i leader europei si sono pronunciati sulla crisi Russia-Ucraina e sul progetto Nord Stream 2, ma il Cancelliere tedesco è rimasto in silenzio. Scholz ha recuperato la situazione organizzando un incontro con Biden il 6 Febbraio, incontro descritto dal presidente degli Stati Uniti d’America come molto produttivo. Ma comunque anche durante questo vertice, sembra che il Cancelliere tedesco sia rimasto vago sulle questioni Ucraina e Nord Stream 2.

Olaf Scholz e le scottanti questioni riguardo l’Ucraina e il Nord Stream 2

Durante l’incontro a Washington D.C. tra Olaf Scholz e Joe Biden si è parlato della situazione dell’Ucraina. Soprattutto i due leader hanno parlato del fatto che la Germania si rifiuta di vendere le armi all’Ucraina, pur continuando a versare aiuti economici al Paese. Alle critiche rivolte in merito a questa situazione, il Cancelliere ha risposto in maniera decisa. Ha infatti affermato che a livello economico dal 2014 a oggi la Germania è il paese che ha contributo di più alla stabilizzazione dell’economia ucraina, con aiuti che ammontano a circa due miliardi di euro.

L’altro tasto dolente che hanno affrontato i leader di Washington e Berlino è la questione del gasdotto Nord Stream 2. Questo gasdotto trasporta il gas dalla Russia all’Europa occidentale, passando dalla Germania. Il Cancelliere tedesco è rimasto sempre abbastanza vago sull’argomento e non ha mai nominato il Nord Stream 2. Alle molteplici domande in merito, Scholz ha solamente risposto che, nel caso in cui le minacce militari della Russia contro l’Ucraina divengano effettive, la Germania e gli alleati saranno uniti nella risposta e le conseguenze saranno severe. Biden invece ha dato una risposta molto diretta riguardo la situazione del gasdotto e ha affermato che se la Russia invaderà l’Ucraina il progetto Nord Stream 2 sarà abbandonato e Mosca pagherà un prezzo altissimo.

Scholz e Draghi, due modi di comunicare simili

Sembrerebbe che i leader di Germania e Italia abbiano un modo di comunicare simile. Tutti e due scelgono la via della comunicazione minimalista. La comunicazione adottata da Draghi si basa sulla decisione di riferire ai cittadini solo ciò che viene realizzato e non le narrazioni di piani ipotetici o possibili. Inoltre Draghi non possiede i social e perciò le comunicazioni si limitano a pochi momenti ufficiali. È tornata centrale quindi la figura dell’ufficio stampa. Secondo varie opinioni sul modo di comunicare di Draghi, questa comunicazione essenziale potrebbe essere rischiosa e per questo motivo sarebbe necessario sentire di più la sua voce.

Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz sembra limitarsi a dichiarazioni essenziali, ma l’opposizione lo accusa di scarsa di comunicazione e mancanza di leadership. Per diversi giorni Scholz si è fatto sentire e vedere raramente. Il popolo dei social ha anche lanciato l’hashtag #woistscholz per capire che fine avesse fatto il Cancelliere tedesco. Scholz ha risposto alle accuse affermando che una buona gestione non significa apparire tutti i giorni davanti alle telecamere, ma piuttosto risolvere i problemi sullo sfondo. La volontà di Scholz, un po’ come quella di Draghi, sarebbe quindi quella di spiegare e annunciare le cose una volta decise e sicure.

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Immagine di copertina: foto di fsHH da Pixabay