Anna Netrebko ambigua sulla Russia. Il senatore alla Cultura di Berlino la boicotta

Contestate le esibizioni di Anna Netrebko, soprano con la doppia cittadinanza russa e austriaca. La cantante ha posizioni ambigue sulla guerra in Russia.

Ad agosto il Met ha allontanato il soprano Anna Netrebko a causa del mancato distacco esplicito dalla guerra in Russia. La cantante si sta ora esibendo in altre città, non senza critiche. Varie petizioni si sono sollevate per cancellare le sue esibizioni all’Opera di Berlino e vari esponenti politici si sono espressi.

Anna Netrebko cacciata dal Metropolitan Opera di New York per le sue posizioni ambigue su Putin

Anna Yuryevna Netrebko è un soprano, che ha la doppia cittadinanza russa e austriaca. Dopo una carriera brillante, ad agosto la cantante è stata allontanata dal Metropolitan Opera di New York. La sua partenza dal Met è avvenuta in seguito all’invasione russa dell’Ucraina.

Nel 2014, secondo quanto riporta Bbc, Anna Netrebko aveva donato un milione di rubli ad un teatro nell’Ucraina orientale controllata dai ribelli, consegnando l’assegno ad uno dei leader separatisti armati di Donetsk.  La televisione russa aveva mostrato la cantante mentre posava con una bandiera filo-russa.

Le esibizioni di Netrebko all’Opera di Berlino vengono contestate

Anna Netrebko lavorava al Met da 20 anni. Ora si sta esibendo altrove: è stata in Italia a giugno ed ora ha previsto altre esibizioni in giro per l’Europa. Sempre secondo quanto riporta Bbc, l’esibizione prevista a Praga per ottobre sta creando dei problemi. Il vicesindaco della città ha infatti invitato la sala da concerto a cancellare lo spettacolo, ma la produttrice che ha organizzato l’evento ha risposto che Netrebko ha condannato la guerra e non comprende gli sforzi per cancellare l’evento, che è quasi tutto esaurito.

Problematiche anche le esibizioni all’Opera di Stato di Berlino. In esse Anna Netrebko impersona il ruolo di Lady MacBeth in Macbeth, opera di Giuseppe Verdi tratta dal Macbeth di William Shakespeare. Le esibizioni dovrebbero essere quattro e sono partite il 15 settembre. La prima era sold-out ed anche le ultime tre rappresentazioni sono quasi al completo.

Un centinaio di esponenti del mondo culturale, politico ed accademico hanno firmato una lettera per chiedere la cancellazione di queste esibizioni. L’Opera però si è rifiutata di annullarle. Inoltre da fine agosto una petizione online ha raccolto più di 37.000 firme contro Netrebko. Molte persone si sono riunite fuori dal teatro urlando «vergogna» alla cantante e hanno criticato l’Opera per averle permesso di tornare sul palcoscenico. Per il momento nessuna esibizione è stata annullata.

Esponenti politici, tra cui il senatore Joe Chialo, prendono posizione

Il direttore artistico dell’opera, Matthias Schulz, ha dichiarato alla radio pubblica di Berlino che bisogna fare attenzione a non utilizzare gli artisti come capri espiatori. Il direttore ha specificato che la presenza di Netrebko non rappresenta una presa di posizione anti-ucraina. Inoltre ha aggiunto che che l’Opera di Stato di Berlino ha la bandiera ucraina davanti al teatro dell’opera. È partita anche una nuova petizione a favore di Netrebko che ha raccolto 2.900 firme. 

Il sindaco di Berlino Kai Wegner si è detto “molto critico” nei confronti del suo ritorno sul palcoscenico berlinese. Joe Chialo, senatore di Berlino per la cultura e la coesione sociale, ha dichiarato che, pur riconoscendo il talento dell’artista, lui ha deciso di non partecipare a nessuna delle esibizioni. Egli inoltre ha sottolineato che quel venerdì, assieme all’ambasciatore dell’Ucraina, avrebbe visitato una mostra fotografica intitolata Crimini di guerra russi, dall’altra parte della strada rispetto al teatro dell’opera sull’Unter den Linden di Berlino. L’ambasciatore dell’Ucraina, Oleksii Makeiev, ha affermato sui social media che le persone non dovrebbero chiudere un occhio davanti ai crimini di guerra russi.

 

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Immagine: Wikimedia