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«Club di Berlino capro espiatorio dell’aumento dei contagi. Nessun numero li mostra responsabili»

Verdi: i club di Berlino sono ingiustamente visti come capri espiatori della pandemia ma nessun dato lo dimostra

La crisi da Coronavirus ha colpito duramente la scena dei club: da marzo la notte berlinese è ufficialmente sospesa. L’accusa è sempre stata chiara: i club sono fonti di infezione. Oggi però si sollevano alcuni dubbi: non ci sono cifre che provino la particolare infettività dei club. Dall’allentamento delle restrizioni a luglio, un focolaio di otto casi è stato rilevato in un club berlinese riaperto con le norme di sicurezza. Sono poi stati segnalati quattro focolai nei bar con 62 infezioni e sei focolai in feste private. Ci sarebbe quindi un totale di 87 contagi a causa della vita notturna secondo l’interrogazione parlamentare dei Verdi alla Camera dei Rappresentanti di Berlino. Poiché le cifre presentate sono piuttosto piccole – rispetto al numero totale di club della città – i Verdi hanno sollevato la questione: i club sono il capro espiatorio della pandemia? Inoltre, i Verdi hanno criticato il fatto che i dati non contengono alcuna informazione sul tipo di contagio: i frequentatori dei club sono stati infettati in occasione di eventi al coperto o di feste all’aperto?

Mancano informazioni precise sui focolai: la sentenza del Tribunale amministrativo

La questione della vita notturna solleva un nodo molto grave sulla gestione della pandemia: mancano informazioni dettagliate sui focolai. In assenza di dati precisi, è impossibile accusare un settore preciso dell’aumento dei contagi. Per questa ragione, il Tribunale amministrativo di Berlino ha ribaltato il coprifuoco nella capitale con la sentenza di venerdì 16. Il Senato aveva ordinato il 6 ottobre che i ristoranti e i bar fossero aperti solo fino alle 23.00, giustificando il provvedimento con l’aumento del numero di nuove infezioni a Berlino. Undici ristoratori hanno poi presentato una mozione d’urgenza contro il coprifuoco. Il Tribunale amministrativo ha sospeso il coprifuoco per il momento. Il ragionamento della sentenza afferma che i benefici di un coprifuoco dei locali non portava benefici evidenti al contenimento della pandemia di Coronavirus.

Tenere i club chiusi alimenta feste illegali senza norme igieniche

Le nuove location per le feste open air seguono rigorosamente le norme per contenere il Covid. Georg Kössler, portavoce politico dei club dei Verdi alla Camera dei deputati, e Catherina Pieroth, portavoce della politica sanitaria sabato 17, hanno dichiarato: «Sembra che la cultura del club e i giovani siano stati i capri espiatori senza che i dati lo confermino». Con i club chiusi, le feste berlinesi durante l’estate si sono spostate nei parchi, in particolare ad Hasenheide. Queste feste sono incontrollate e non adottano le norme di sicurezza necessarie. Inoltre, alimentano i focolai “selvaggi” e non rilevabili che hanno già portato il quartiere di Neukölln ad essere in cima alle zone più colpite in tutta la Germania.

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Immagine di copertina: da Pixabay