Needle spiking, le aggressioni con siringhe nei club si sono verificate anche a Berlino

In tutta Europa sono sempre più frequenti le aggressioni con siringhe nei Club. Anche a Berlino, al Berghain, c’è stata una segnalazione per un incidente di questo tipo

Sia nelle discoteche che ai concerti pare siano sempre più numerose e frequenti le aggressioni con siringa, i cosiddetti needle spiking. Si tratterebbe di individui che a loro insaputa o senza il loro permesso vengono drogati tramite una puntura. Solo in Francia si sono verificati più di 300 incidenti di questo tipo, anche a Berlino il problema sta diventando sempre più serio, e non sono da meno Regno Unito, Belgio e Paesi Bassi. In particolare a Berlino il messaggio di una cantante australiana che afferma di essere stata drogata al Berghain, uno dei club più famosi della capitale tedesca e d’Europa, sta allarmando molti frequentatori dei club berlinesi.

Il caso della cantante Zoe Zanias, vittima di needle spiking al Berghain

La cantante australiana Alison Lewis, conosciuta con il nome di Zoe Zanias vive a Berlino da nove anni ed ha recentemente attirato l’attenzione sui social per un post Instagram nel quale ha dichiarato di essere stata drogata a sua insaputa nel club più famoso di Berlino, il Berghain. Nel post la cantante dichiara di aver avuto problemi respiratori e di aver perso i sensi. Successivamente i soccorritori hanno dovuto rianimarla ma la cantante ha continuato a stare male, accusando sensazioni di intorpidimento, amnesia temporanea, secchezza della bocca e mal di gola.

Solo in seguito, dopo essere stata visitata da un medico, ha scoperto di avere una puntura di una siringa sul braccio e perciò di essere stata drogata. Zoe Zanias ha raccontato questa terribile esperienza sui social per mettere in guardia le altre persone, soprattutto le donne, che a quanto pare sono le vittime più frequenti di needle spiking. “Domenica notte ho sfiorato la morte in un incidente di spiking con ago al Berghain. Sulla pista ho improvvisamente avvertito insufficienza respiratoria e sono collassata. Dopo essere stata rianimata da del personale medico, ho avvertito stordimento, amnesia temporanea, bocca secca e mal di gola. Abbiamo poi trovato un segno di un ago su un braccio (verificato da un dottore). Non ho perso conoscenza ma ho attraversato l’intera cosa come un trip psichedelico dell’orrore”. Queste le parole pubblicate da Zoe Zanias. In una serie di foto su Facebook, la cantante continua: “Ero completamente cosciente ma sconnessa dal mio corpo e dalla mia identità. Nel frattempo ero diventata blu e ho avuto le convulsioni sul pavimento. Una volta che ho cominciato a rispondere agli stimoli, sono stata portata nell’area cappotti e mi è stato detto di andarmene, ma in quel momento non riuscivo a capire le parole, non riuscivo a parlare e vedevo a malapena. Sono tornata lucida e con nessuna idea di cosa fosse successo o come. Il mio trip mi è sembrato un’eternità e non riuscivo a ricordarmi cosa fosse successo prima. A quanto pare dicevo “scusa” di continuo”. I buttafuori mi hanno scortata fuori dal club prima che l’amnesia mi passasse abbastanza da poter capire dove mi trovassi. Un* amic* mi ha tenuto compagnia mentre ero seduta fuori completamente disorientata e senza poter andare a casa (non avevo con me le chiavi, cosa che ho provato a spiegare a loro, ma non riuscivo a parlare), il tutto mentre pensavo di aver fatto qualcosa di terribilmente sbagliato. Questa paura e confusione hanno contribuito a un tipo di trauma molto strano con cui sto ancora facendo i conti. “Se vedi qualcun* in difficoltà in un club, controlla se ci siano segni di aghi da puntura sul suo corpo” sollecita Alison Lewis. “Se così fosse, dovrebbe anche andare immediatamente in ospedale per un test. Qualunque sostanza sia, non è la solita “droga dello stupro”. Se non fossi stata sbattuta fuori così velocemente dai buttafuori sarei probabilmente andata da sola in ospedale, ma ero così persa, confusa e spaventata che sono solo andata a casa come avvolta da una nebbia. Fortunatamente, un* buon* amic* mi ha tenuto compagnia tutto il tempo o non so cosa avrei fatto. Tenete d’occhio i vostri amici e siate super attenti là fuori.”

La polizia di Berlino, ha infatti dichiarato che quando è accaduta la vicenda non c’è stata alcuna operazione né da parte della polizia né dai dipendenti del Berghain, questi ultimi, probabilmente, non avevano capito quale fosse il reale quadro di quanto stava accadendo. I numerosi commenti sotto al post e sui messaggi nei gruppi di Facebook suggeriscono comunque che ci siano state ripetute aggressioni con siringhe al Berghain negli ultimi mesi. Per queste preoccupanti ragioni la Berlin Club Commission sta affrontando l’argomento e sta conducendo una ricerca insieme a un giornalista.

 

 

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Anche nel resto d’Europa si sono verificati casi di aggressione da siringa, i primi in Irlanda e in Regno Unito

I primi casi di aggressione da siringa sono stati segnalati nel 2021 in Irlanda e in Regno Unito. Le vittime, soprattutto donne, hanno dichiarato di essere state drogate da sedativi non identificati mentre si trovavano in discoteche, club o concerti. I sintomi sono gli stessi per tutte le persone punte: capogiri, nausea, stato confusionale. Il Parlamento del Regno Unito ha condotto un’indagine su questo fenomeno, alla quale hanno preso parte 1.895 vittime e 1.413 testimoni (le vittime donne sono 1.734). Inoltre, l’87% degli intervistati ha riferito che il proprio incidente è avvenuto in una discoteca o in un pub. Dall’indagine si evince che nove vittime su dieci hanno ricevuto poco o nessun sostegno da parte di organizzatori di eventi e club. Inoltre, molte delle persone colpite avevano la sensazione che il loro diritto all’integrità fisica non fosse preso sul serio sul posto.

Il fenomeno del needle spiking cresce sempre di più anche in Francia

Anche in Francia le segnalazioni di aggressione da siringa stanno aumentando sempre di più. Nella maggior parte dei casi però, nel sangue delle vittime non è stata trovata nessuna sostanza tossica. Solo due vittime sono risultate positive a delle sostanze, ma è stato possibile trovarle nelle urine solo entro un giorno dall’assunzione. Il 5 giugno scorso la polizia di Tolosa ha dichiarato di aver fermato un ventenne, residente a Tolone, nella Francia meridionale, accusato di aver colpito una ventina di spettatori durante la registrazione del programma di TF1 (Television Francaise 1, ndr) «La canzone dell’anno» sulle spiagge di Mourillon. Tante altre segnalazioni di queste aggressioni arrivano da Parigi, Tolosa, Rennes, Nantes e altre città della Francia e coinvolgono nella maggior parte dei casi ragazze.

Alcuni casi anche in Beglio e nei Paesi Bassi

In Belgio è stato interrotto il festival musicale We R Young  dopo che una ragazza si è sentita male e ha detto di aver sentito una puntura. Questo ha scatenato il panico tra la folla, con circa 20 giovani che hanno riportato gli stessi disturbi poco dopo. In generale sono sempre più frequenti episodi simili sia in Belgio che nei Paesi Bassi, dove diverse persone hanno riferito di essere svenute o aver avuto le vertigini dopo essere stati punti in locali o bar pubblici. La polizia che indaga sui casi ha detto che finora non è stata ritrovata alcuna sostanza tossica nel sangue delle persone.

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Immagine di copertina:  foto di Danny Howe presa da Unsplash