Le mostre di Berlino da non perdere questa settimana. Dal 10 al 16 marzo 2022

Numerose le mostre a Berlino durante questa settimana: tutte le più interessanti che potete visitare dal 10 al 16 marzo

Continuano ad essere numerosi gli eventi culturali nella capitale, tra cui le mostre che potete visitare. Di seguito troverete la lista di quelle più interessanti che si terranno a Berlino dal 10 al 16 maro 2022.

Sascha Wiederhold. Wiederentdeckung eines vergessenen Künstlers

Alla Neue Nationalgalerie, fino all’8 gennaio 2023, per la prima volta in quasi mezzo secolo, la mostra “Sascha Repeated” raccoglie le poche opere superstiti di questo artista caduto ingiustamente nell’oblio. L’artista iniziò a dipingere nel 1924 e apparteneva alla cerchia della galleria berlinese di Herwarth Walden “Der Sturm”. “Il suo mondo pittorico consiste in forme e motivi vorticosi e selvaggi e in colori intensi, con i dipinti di grande formato che trasmettono un’esperienza visiva quasi psichedelica” è quanto si legge nella descrizione dell’evento. Maggiori informazioni sulla mostra al seguente link.

Olio su cartone su tela, 204 x 240 cm. Foto: Galerie Brockstedt © Sebastian Schobbert

Olio su cartone su tela, 220,5 x 307 cm. Foto: Herling/Herling/Werner, Museo Sprengel di Hannover

Modebilder-Kunstkleider. Fotografie, Malerei und Mode 1900 bis heute – Berlinische Galerie

Il 18 febbraio 2022, alla Berlinische Galerie è stata inaugurata al pubblico “Modebilder Kunstkleider. Fotografie, Malerei und Mode 1900 bis heute”, una mostra dedicata alla moda, all’arte e alla fotografia, analizzate in quanto specchio della società e dei suoi cambiamenti nel corso del tempo, curata da Annelie Lu(e)tgens. La Berlinische Galerie è un museo di arte contemporanea sito a Kreuzberg, in Alten Jakobstrasse. È suddivisa in più piani, quello superiore è dedicato alla collezione permanente, che vanta opere del movimento Dada di Berlino e delle Avanguardie est-europee e artisti del calibro di Liebermann e Dix. Al piano inferiore invece vengono solitamente allestite le mostre temporanee, come quella attuale, che sarà possibile visitare fino al 30 maggio 2022. Lo scopo della mostra, con le parole della sua curatrice, è quello di: “investigare il dialogo tra immagine e abito nel corso del tempo e fare luce sulla relazione tra artisti e moda”. Il focus è quindi l’analisi dei capi di vestiario nelle opere d’arte, la relazione tra artisti e moda e infine la moda come strumento di arte contemporanea. A questo link è possibile acquistare i biglietti.

Hyun-Sook Song – Sprüth Magers

La galleria d’arte Sprüth Magers ospiterà la prima mostra dell’artista sudcoreana Hyun-Sook Song, dal 12 febbraio al 26 marzo 2022. Song arrivò in Germania Ovest nel 1972 con l’intenzione di tornare in Corea dopo qualche anno di lavoro. Al contrario di ciò che aveva previsto, studiò pittura all’Università di Belle Arti di Amburgo, dove sviluppò una tecnica unica usando la pittura a tempera, una miscela di uova e pigmenti colorati, che attinge alle tradizioni dell’arte medievale occidentale. Anche se vive in Germania da cinquant’anni, l’approccio artistico di Song è saldamente radicato nella calligrafia coreana e influenzato dal suo rapporto con la natura e il corpo. Ogni pennellata rappresenta un movimento unico e esprime lo stato d’animo interiore dell’artista. Le sue pennellate e i colori che sceglie trasmettono un senso di nostalgia, dando forma ai ricordi di una patria che non esiste più. La mostra espone i suoi dipinti attuali e anche quelli meno recenti, ed è visitabile dal martedì al sabato dalle 11 alle 18, potete trovare maggiori informazioni qui.

 

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Bildwerke in Wachs – Bode-Museum

Al Bode-Museum è possibile scoprire una selezione delle sculture in cera più preziose del periodo tra il 16° ed il 19° secolo, in una piccola e incantevole mostra. Le 33 opere presenti sono principalmente ritratti in cera di piccolo formato e ritratti con una finitura estremamente artistica. Sono esposti anche rilievi con raffigurazioni cristiane, mitologiche e allegoriche e statuette. Grazie alla straordinaria abilità artistica degli autori, le opere d’arte in cera erano ricercati oggetti da collezione che incontrarono rapidamente la loro fortuna nelle esposizioni d’arte europee. Alcuni degli oggetti esposti nella mostra provengono dalla Kunstkammer di Brandeburgo-Prussia. I biglietti, il cui prezzo è di 10€, sono acquistabili sul posto. È possibile visitarla dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, fino al 17 luglio 2022.

Johann Wilhelm von (il) Kolm d. Ä., citato 1693-1713, a sinistra: Elettore Federico III. von Brandenburg (1657-1713), a destra: Electress Sophie Charlotte von Brandenburg (1668-1705), Berlino, 1700, Cera - colorata e dipinta su ardesia, con drappeggi e pietre preziose, Acquisita: Dalla Kunstkammer © Staatliche Museums zu Berlin, Skulpturensammlung e Museo d'Arte Bizantina / Antje Voigt

Johann Wilhelm von (il) Kolm d. Ä., citato 1693-1713, a sinistra: Elettore Federico III. von Brandenburg (1657-1713), a destra: Electress Sophie Charlotte von Brandenburg (1668-1705), Berlino, 1700, Cera – colorata e dipinta su ardesia, con drappeggi e pietre preziose, Acquisita: Dalla Kunstkammer © Staatliche Museums zu Berlin, Skulpturensammlung e Museo d’Arte Bizantina / Antje Voigt

Whose Expression? The Brücke Artists and Colonialism – Brücke Museum

Il Brücke Museum ospiterà Whose Expression? The Brücke Artists and Colonialism, mostra che analizza le opere degli artisti del Brücke – che vissero e lavorarono durante il periodo in cui la Germania imperiale era una delle più grande potenze coloniali d’Europa. Gli artisti, attraverso un lavoro di identificazione con il mondo immaginario delle presunte culture “naturali” del Sud, intese come antitesi alla società borghese, hanno cercato di guardare oltre l’eurocentrismo del loro tempo. Cercarono ispirazione visitando quei luoghi – come teatri, vaudeville, circhi e mostre coloniali razziste – in cui le persone venivano mostrate come oggetti. La mostra è dedicata alle vite dei soggetti di questi ritratti e al contesto coloniale in cui le opere si inseriscono e dal quale provengono. Tale racconto viene realizzato, inoltre, con l’ausilio di fotografie, lettere, diari, schizzi, che ripercorrono le esperienze degli artisti e, di conseguenza, del contesto storico-culturale in cui si muovevano. La mostra è visitabile fino al 20 marzo 2022. A questo link troverete maggiori informazioni sulla mostra.

muSa Michelle Mattiuzzi, Abolition Garden, Aquarell auf Papier, 2021 © Studio Musa Michelle Mattiuzzi

muSa Michelle Mattiuzzi, Abolition Garden, Aquarell auf Papier, 2021 © Studio Musa Michelle Mattiuzzi

Lisa Hilli, ‘More Than Just His Tolai Wife’ (Ia Warwakai, child and her husband Albert Hahl, Rabaul), 2021, Fotograf unbekannt © Foto: Ethnologisches Museum, Staatliche Museen zu Berlin (SMB) – Preußischer Kulturbesitz (VIII C 724)

Lisa Hilli, ‘More Than Just His Tolai Wife’ (Ia Warwakai, child and her husband Albert Hahl, Rabaul), 2021, Fotograf unbekannt © Foto: Ethnologisches Museum, Staatliche Museen zu Berlin (SMB) – Preußischer Kulturbesitz (VIII C 724)

Karl Marx and Capitalism – Deutsches Historisches Museum

Al Deutsches Historisches Museum la mostra dal titolo  “Karl Marx e il capitalismo” (in tedesco, Karl Marx und der Kapitalismus) una mostra interattiva che offre interessanti spunti di riflessione adatti a grandi e bambini. L’esposizione prende avvio dalla teoria marxista del Capitale di Marx e si focalizza su temi come la critica alla religione e alla società, l’emancipazione ebraica e l’antisemitismo, le rivoluzioni, le nuove tecnologie, la natura e l’ecologia, l’economia, le lotte e i movimenti sociali in Europa. Si tratta di temi ancora attuali: l’intento della mostra è infatti quello di collegare – con uno sguardo critico – le teorie di Marx al contesto odierno. La mostra è visitabile fino al 21 agosto. I biglietti si possono acquistare qui.

Karl Marx al Deutsche Historisches Museum

Karl Marx al Deutsche Historisches Museum

Deutsches Historisches Museum – Pei Bau

Deutsches Historisches Museum – Pei Bau

Hell’s Black and Starlight Dante’s Divine Comedy in Modern and Contemporary Art – Kupferstichkabinett

Il 2021 è stato l’anno di Dante Alighieri, questa data segna infatti il 700° anniversario della morte del Sommo Poeta. Per celebrarlo, il Kupferstichkabinett ha organizzato un’esposizione speciale: una selezione di due serie di xilografie degli anni ’20, realizzate dall’artista danese Ebba Holm e dal tedesco Klaus Wrage. Oltre a queste anche opere di Odilon Redon, Wilhelm Lehmbruck e Willy Jaeckel, e disegni realizati al computer dall’artista berlinese Andreas Siekmann, tratti dalla sua collezione 94 parti Die Exklusive – Zur Politik des ausgeschlossenen Vierten (L’esclusivo – Sulla politica del quarto escluso). Opere, quelle esposte, che rappresentano visivamente il viaggio, dall’inferno al paradiso, narrato da Dante nella Divina Commedia. La mostra è visitabile dal 2 febbraio fino all’8 maggio 2022. A questo link trovate tutte le informazioni sul costo dei biglietti e sulle riduzioni.

Klaus Wrage, Blatt zu Paradiso I („Die Göttliche Komödie“), 1923, Holzschnitt, © Dr. Helgi und Helga Wrage, © Staatliche Museen zu Berlin, Kupferstichkabinett / Dietmar Katz

Klaus Wrage, Blatt zu Paradiso I („Die Göttliche Komödie“), 1923, Holzschnitt, © Dr. Helgi und Helga Wrage, © Staatliche Museen zu Berlin, Kupferstichkabinett / Dietmar Katz

Ebba Holm, Blatt zu Inferno VII („Die Göttliche Komödie“), um 1923-1928, Linolschnitt, © Staatliche Museen zu Berlin, Kupferstichkabinett / Dietmar Katz

Ebba Holm, Blatt zu Inferno VII („Die Göttliche Komödie“), um 1923-1928, Linolschnitt, © Staatliche Museen zu Berlin, Kupferstichkabinett / Dietmar Katz

Gerhard Richter Artist’s Books – Neue Nationalgalerie

Per celebrare il 90° compleanno, il 9 febbraio 2022, del celebre pittore Gerard Richter, la Biblioteca d’arte della Neue Nationalgalerie ha organizzato un’esposizione speciale: i libri d’artista di Richter saranno esposti per la prima volta in una grande mostra. Oltre ai libri d’artista, saranno presentate anche stampe della collezione Kupferstichkabinett, insieme al grande quadro astrtatto “Atelier”. Gerard Richer, nato nel 1932 a Dresda, è uno degli artisti tedeschi più noti ed influenti, il cui percorso artistico variegato si è evoluto dai primi quadri grigi sfocati fino a colorati dipinti astratti. La speciale mostra della Neue Nationalgalerie è visitabile dal 10 febbraio fino al 29 maggio 2022. Per i biglietti potete cliccare qui.

Patterns. Divided – Mirrored – Repeated, Köln: Verlag der Buchhandlung Walther König, 2011, Kunstbibliothek, Staatliche Museen zu Berlin, © Gerhard Richter 2022, Foto: Dietmar Katz

Patterns. Divided – Mirrored – Repeated, Köln: Verlag der Buchhandlung Walther König, 2011, Kunstbibliothek, Staatliche Museen zu Berlin, © Gerhard Richter 2022, Foto: Dietmar Katz

Deutsches Spionage Museum – Leipziger Platz

Una location che non passa inosservata quella del museo dello spionaggio a Berlino: Leipziger Platz, infatti, era un ex centro nevralgico della guerra fredda; una porzione di terra definita “striscia della morte” perché si trovava tra il perimetro interno e quello esterno del Muro. Oggi ospita un’interessante mostra interattiva che accompagna i suoi visitatori all’interno del mondo dello spionaggio. Dai primi codici inventati nelle civiltà mesopotamiche, fino ai macchinari più sofisticati utilizzati durante la Guerra fredda, il museo ripercorre la storia dello spionaggio. Nel museo l’intrattenimento non manca: potrete imparare il codice morse e scrivere il vostro nome, ricercare le cimici all’interno di uno studio, oppure sottoporvi alla macchina della verità per vedere se siete delle spie. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 e trovate tutte le informazioni sui costi dei biglietti e sulle riduzioni sul sito ufficiale del museo.

Museo dello spionaggio (Berlino) – ingresso

Museo dello spionaggio (Berlino) – ingresso

Riproduzione del Ponte delle Spie

Riproduzione del Ponte delle Spie

Konstantin Grcic: New Normals – Haus am Waldsee

La Haus am Waldsee ospita la prima mostra personale a Berlino di Konstantin Gricic, designer industriale noto a livello internazionale. A partire da oggetti di uso quotidiano come sedie, poltrone, lampade, scaffali, o da oggetti ripresi dai suoi stessi lavori artistici, Grcic fa uso del presente per aprire lo sguardo verso il futuro. Oggetti apparentemente banali, come uno smartphone, vengono problematizzati dal lavoro di Grcic, divenendo i “Nuovi Normali”: elementi che diamo per scontati ma che sarebbero stati impensabili fino a poco tempo fa, la cui presenza modifica i nostri comportamenti. La mostra è visitabile fino al 18 aprile 2022. Per ulteriori informazioni potete cliccare qui.

©Konstantin Grcic, New Normals, 2021, Foto: Florian Böhm

©Konstantin Grcic, New Normals, 2021, Foto: Florian Böhm

Kunst in Berlin 1880 -1980 – Berlinische Galerie

Kunst in Berlin, l’esposizione permanente della Berlinische Galerie ospita opere realizzate a Berlino dal 1870 fino a oggi. Lungo il percorso espositivo i visitatori avranno modo di scoprire la storia di Berlino e dei movimenti artistici che l’hanno attraversata. Camminare tra le sale dedicate a “Kunst in Berlin” è infatti come viaggiare nel tempo attraverso il Secondo Reich, la Repubblica di Weimar, la dittatura nazista, la ripartenza dopo il 1945 e la Guerra fredda nella città divisa dal Muro. Per i biglietti potete consultare questo link.

Fred Thieler, Erzählung für W. Turner, 1962, © VG Bild-Kunst, Bonn 2020 (JPG, 2 MB)

Fred Thieler, Erzählung für W. Turner, 1962, © VG Bild-Kunst, Bonn 2020 (JPG, 2 MB)

Una nuova arte: fotografia e impressionismo – Museo Barberini

L’arte della fotografia e la corrente artistica dell’impressionismo hanno molto in comune, dallo studio attento della luce, alla ricerca del “qui e ora”, fino alla sperimentazione con la composizione e la prospettiva. Con questa mostra, che è anche la prima esposizione fotografica del Museo Barberini, viene indagata la correlazione tra fotografia e impressionismo. Nel corso del 19° secolo, infatti, diversi fotografi si sono dedicati alla rappresentazione delle stesse tematiche proprie dell’impressionismo, prima di tutte quella del rapporto tra uomo e natura. La mostra è visitabile fino all’8 maggio 2022. I biglietti si possono acquistare a questo link.

Antonin Personnaz, Armand Guillaumin beim Malen von „Badende bei Crozant“, um 1907 Autochrome (als Faksimile präsentiert) 9 x 12 cm, Société française de photographie, Paris © Société française de photographie, Paris

Antonin Personnaz, Armand Guillaumin beim Malen von „Badende bei Crozant“, um 1907 Autochrome (als Faksimile präsentiert) 9 x 12 cm, Société française de photographie, Paris © Société française de photographie, Paris

Peter Henry Emerson, Seerosenpflücken 1886, Platindruck, 19,5 x 29 cm, Staatsgalerie Stuttgart, Graphische Sammlung, erworben 1989, Sammlung Rolf Mayer © Photo: bpk / Staatsgalerie Stuttgart / Peter Henry Emerson

Peter Henry Emerson, Seerosenpflücken 1886, Platindruck, 19,5 x 29 cm, Staatsgalerie Stuttgart, Graphische Sammlung, erworben 1989, Sammlung Rolf Mayer © Photo: bpk / Staatsgalerie Stuttgart / Peter Henry Emerson

Zanele Muholi – Gropius Bau

Dal 26 novembre 2021 al 13 marzo 2022, il Gropius Bau di Berlino aprirà le porte alla prima grande mostra dedicata al fotografə di fama internazionale Zanele Muholi. L’artista, originariə del Sudafrica, negli ultimi anni ha acquisito particolare notorietà anche in Europa e in tutto il mondo. Questa mostra rappresenta la prima grande occasione per poter fruire di una selezione completa delle sue opere a Berlino. I suoi lavori, che sono riusciti a distinguersi nel mondo della fotografia per la loro eccezionalità, restano un punto di riferimento per la lotta contro le discriminazioni rivolte alla comunità LGBTQ+. I biglietti si possono acquistare a questo link.

Zanele Muholi, LiZa III, 2009, ©️Zanele Muholi, Courtesy of the Artist and Stevenson, Cape Town:Johannesburg and Yancey Richardson, New York, per gentile concessione del Gropius Bau

Zanele Muholi, LiZa III, 2009, ©️Zanele Muholi, Courtesy of the Artist and Stevenson, Cape Town:Johannesburg and Yancey Richardson, New York, per gentile concessione del Gropius Bau

Zanele Muholi, Bona, Charlottesville, 2015, ©️Zanele Muholi, Purchased with funds provided by the Africa Acquisitions Committee 2017, per gentile concessione del Gropius Bau

Zanele Muholi, Bona, Charlottesville, 2015, ©️Zanele Muholi, Purchased with funds provided by the Africa Acquisitions Committee 2017, per gentile concessione del Gropius Bau

UN-derstand the power of art as a social architect– URBAN NATION Museum

Dalle sue origini fino al giorno d’oggi, la mostra traccia la storia dell’Urban Art, uno dei movimenti artistici più affermati del presente. In esposizione oltre cento opere, di più di 50 artisti rinomati. Tra questi, Adele, DFACE, Herakut, James Bullough, The London Police, Mimi S, Shepard Fairey, Borondo e molti altri. Al contrario delle esposizioni tradizionali, quella dell’URBAN NATION Museum è un’esposizione interattiva, che mette in crisi le modalità classiche di visione. In congruenza con i valori dell’arte urbana, l’ingresso alla mostra è gratuito. Per tutte le informazioni potete consultare questo link.

Courtesy of (c) URBAN NATION MUSEUM FOR URBAN CONTEMPORARY ART

Courtesy of (c) URBAN NATION MUSEUM FOR URBAN CONTEMPORARY ART

Courtesy of (c) URBAN NATION MUSEUM FOR URBAN CONTEMPORARY ART

Courtesy of (c) URBAN NATION MUSEUM FOR URBAN CONTEMPORARY ART

Songs of the Sky. Photography & the Cloud – C/O Berlin

All’interno della mostra Songs of the Sky. Photography & the Cloud potrete osservare il cielo nuvoloso che sembra assumere sembianze umane. Sembianze e volti umani rilevati però da macchine digitali, in un contrasto continuo tra tecnologia e natura. L’intelligenza artificiale entra così in contatto con il cielo nuvoloso, una volta regno dell’immaginazione umana e fonte di intuizione, rivelando i suoi limiti. La mostra è visitabile fino al 21 aprile 2022. A questo link tutte le informazioni.

Noa Jansma, Buycloud, 2020-2021 © Noa Jansma, Songs of the Sky . Photography & the Cloud, C/O Berlin Foundation

Noa Jansma, Buycloud, 2020-2021 © Noa Jansma, Songs of the Sky . Photography & the Cloud, C/O Berlin Foundation

Robert Irwin – Sprüth Magers

Luce, riflessi, colori: sono questi i materiali di cui si serve Robert Irwin per dare vita alle sue complesse installazioni artistiche. Alla galleria Sprüth Magers gli spettatori potranno osservare diversi lavori di Irwin. Da una parte gli “Unlights”, opere a parete fulorescenti, dall’altra diverse sculture in acrilico. Come caratteristico di Irwin, i giochi di luce e i colori delle sue opere modificano gli spazi in cui vengono inserite, stimolando e ampliando le capacità percettive umane. La mostra è visitabile fino al 26 marzo 2022. A questo link tutte le informazioni.

Sconce

Voll das Leben! Reloaded – Harald Hauswald – C/O Berlin

Con Harald Hauswald sarete immersi nella Berlino Est degli anni Settanta, Ottanta e Novanta, attraverso fotografie che raccontano la quotidianità della DDR. Le sue immagini riescono, con tenerezza e simpatia, a offrire una visione unica della Berlino dell’epoca, mostrando il paesaggio urbano in evoluzione. La mostra è visitabile fino al 21 aprile 2022. I biglietti si possono acquistare direttamente sul posto. A questo link tutte le informazioni.

Harald Hauswald, In Front of the Foreign Ministry of the GDR (now Schloßplatz), Mitte, Berlin, 1984 © Harald Hauswald/OSTKREUZ/Bundesstiftung Aufarbeitung

Harald Hauswald, In Front of the Foreign Ministry of the GDR (now Schloßplatz), Mitte, Berlin, 1984 © Harald Hauswald/OSTKREUZ/Bundesstiftung Aufarbeitung

DARK MATTER – Köpenicker Chaussee 46

All’interno delle stanze buie di un’ex-fabbrica prende vita Dark Matter, un universo parallelo fatto di affascinanti installazioni luminose. Attraversando sette stanze con sette diverse installazioni, luce, suono e movimento si fondono in emozionanti coreografie di forme e colori. Ogni stanza sviluppa la propria atmosfera individuale, dalle piccole composizioni luminose intime, agli oggetti interattivi walk-in, fino agli spettacoli di luce audiovisivi che riempiono la stanza con un sistema audio 3D. L’atmosfera suggestiva, al limite tra mondo reale e digitale, vi farà immergere in un universo del tutto nuovo. Il progetto nasce da Christopher Bauder, direttore creativo dello studio di design WHITEvoid. I biglietti si possono acquistare a questo link.

GRID, Foto by WHITEvoid

GRID, Foto by WHITEvoid

CIRCULAR, Foto by WHITEvoid

CIRCULAR, Foto by WHITEvoid

How to Dior – Christian Dior and His Successors – Kunstgewerbemuseum

In mostra al Kunstgewerbmuseum i disegni originali delle collezioni di Christian Dior, insieme ai lavori degli studenti della Macromedia University of Applied Sciences di Berlino. Le acquisizioni più recenti del Kunstgewerbmuseum permettono di intraprendere un viaggio cronologico attraverso la storia di Dior, a partire dai primi disegni del suo fondatore, fino ai successori: Yves Saint Laurent, Marc Bohan, Gianfranco Ferré e John Gallian. In esposizione anche diversi oggetti della collezione, tra cui “Mexique”, un abito da sera decorato con strati di perline di vetro. La mostra è visitabile fino al 26 giugno 2022. A questo link tutte le informazioni.

How to Dior. Christian Dior und seine Nachfolger*innen, Ausstellungsansicht, Kunstgewerbemuseum 2021, © Staatliche Museen zu Berlin / David von Becker

How to Dior. Christian Dior und seine Nachfolger*innen, Ausstellungsansicht, Kunstgewerbemuseum 2021, © Staatliche Museen zu Berlin / David von Becker

Nation, Narration, Narcosis – Collecting Entanglements and Embodied Histories – Hamburger Bahnhof

La mostra “Nazione, Narrazione, Narcosi” indaga le relazioni tra arte e protesta politica. In particolare, vengono analizzati i processi, spesso brutali, di costruzione delle nazioni e il ruolo che l’arte assume in questi contesti. In un momento storico in cui è “più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo”, la mostra si focalizza inoltre sul tema del clima e dell’ambiente, affrontandoli da un punto di vista non solo ecologico ma anche sociale. La mostra è visitabile fino al 3 giugno 2022. I biglietti si possono trovare a questo link.

Ho Tzu Nyen in collaboration with Sebastian Lütgert and Jan Gerber, CDOSEA (The Critical Dictionary of Southeast Asia), 2015 – (ongoing), algorithmically composed video, infinite loop, various configurations. Courtesy of the artist and Edouard Malingue Gallery

Ho Tzu Nyen in collaboration with Sebastian Lütgert and Jan Gerber, CDOSEA (The Critical Dictionary of Southeast Asia), 2015 – (ongoing), algorithmically composed video, infinite loop, various configurations. Courtesy of the artist and Edouard Malingue Gallery

Kawita Vatanajyankur, Dye, 2018(c) Courtesy the Artist, Collection: MAIIAM ContemporaryArt Museum, Thailand

Kawita Vatanajyankur, Dye, 2018(c) Courtesy the Artist, Collection: MAIIAM ContemporaryArt Museum, Thailand

Anna Dorothea Therbusch – A Berlin Woman Artist of the Age of Enlightenment – Gemäldegalerie

Nata a Berlino nel 1721, Anna Dorothea Therbusch è una delle più importanti artiste del 18º secolo. Per celebrare il tricentenario della nascita di questa precorritrice dell’emancipazione femminile, la Gemäldegalerie ha organizzato un’esposizione speciale, che raccoglie opere chiave delle collezioni dello Staatliche Museen zu Berlin. In particolare, tra le sue opere vediamo molti ritratti, che fanno di lei una delle più importanti croniste del periodo Illuminista. La mostra è visitabile fino al 10 aprile 2022. I biglietti si possono trovare a questo link.

Anna Dorothea Therbusch, Bildnis Amalie Prinzessin von Preußen, © Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie / Jörg P. Anders

Anna Dorothea Therbusch, Bildnis Amalie Prinzessin von Preußen, © Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie / Jörg P. Anders

Antoine Pesne, Marie de Rège, geb. Pesne mit einem Mopshund, um 1745, © Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie / Jörg P. Anders

Antoine Pesne, Marie de Rège, geb. Pesne mit einem Mopshund, um 1745, © Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie / Jörg P. Anders

Iran. Five Millennia of Art and Culture – James Simon Galerie

Alla James Simon Galerie, la prima mostra a Berlino sulla storia culturale dell’Iran. I visitatori sono invitati ad intraprendere un viaggio nel tempo, a partire dalle origini delle grandi civiltà storiche, fino all’inizio dell’era moderna, alla scoperta dell’Iran come centro di innovazioni scientifiche e culturali. In esposizione centinaia di oggetti provenienti dalla collezione Sarikhni di Londra insieme a pezzi dello Staatliche Museen; una mostra imperdibile per tutti gli amanti della pittura e anche della ceramica. A questo link i biglietti.

„Europäischer Jüngling mit Weinschale und Schoßhund“, evtl von Mu`in Musawir, Papier, Tinte, Farbpigmente, Gold, Isfahan, Iran, dat. 1673, © The Sarikhani Collection / C. Bruce

„Europäischer Jüngling mit Weinschale und Schoßhund“, evtl von Mu`in Musawir, Papier, Tinte, Farbpigmente, Gold, Isfahan, Iran, dat. 1673, © The Sarikhani Collection / C. Bruce

Iran. Kunst und Kultur aus fünf Jahrtausenden, Ausstellungsansicht, James-Simon-Galerie 2021, © Staatliche Museen zu Berlin / David von Becker

Iran. Kunst und Kultur aus fünf Jahrtausenden, Ausstellungsansicht, James-Simon-Galerie 2021, © Staatliche Museen zu Berlin / David von Becker

Culture Lost and Learned by Heart – Adji Dieye – C/O Berlin

Le opere di Adji Dieye, vincitrice del C/O Berlin Talent Award 2021, raccontano la storia del Senegal, prendendo materiale dagli archivi coloniali del paese. L’artista ha sviluppato una proiezione video, opere a parete e installazioni per una lettura non lineare della storia del Senegal, esplorando da vicino i temi del post-colonialismo e mettendo in discussione l’istituzione archivio. Potete consultare questo link per tutte le informazioni.

Untitled (Culture Lost and Learned by Heart, C/O Berlin Foundation), 2020-2021 © Adji Dieye, Archives Nationales du Sénégal, Iconographie

Untitled (Culture Lost and Learned by Heart, C/O Berlin Foundation), 2020-2021 © Adji Dieye, Archives Nationales du Sénégal, Iconographie

Church for Sale – Works from the Haubrok Collection and the Nationalgalerie Collection – Hamburger Bahnhof

In occasione del suo 25° anniversario, l’Hamburger Bahnhof espone la mostra “Church for Sale” che comprende opere della collezione Haubrok e della Nationalgalerie. Le opere esposte affrontano il tema dell’arte come attività politica, finalizzata alla lotta contro l’aggressione a quei beni comuni essenziali alla vita. Un’esposizione che mette in dubbio, quindi,  le strutture di potere esercitate nella sfera pubblica e in quella privata. La mostra è visitabile fino al 19 giugno 2022. I biglietti si possono trovare a questo link.

Ausstellungsansicht „Church for Sale. Werke aus der Sammlung Haubrok und der Sammlung der Nationalgalerie“, Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart – Berlin, 2021. Abgebildet: Cady Noland, Blank for Serial, 1989 © Cady Noland © Nationalgalerie – Staatliche Museen zu Berlin / Thomas Bruns

Ausstellungsansicht „Church for Sale. Werke aus der Sammlung Haubrok und der Sammlung der Nationalgalerie“, Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart – Berlin, 2021. Abgebildet: Cady Noland, Blank for Serial, 1989 © Cady Noland © Nationalgalerie – Staatliche Museen zu Berlin / Thomas Bruns

Edgar Arceneaux, Church for Sale, 2013 28 x 35,6 cm Sammlung Haubrok © Edgar Arceneaux

Edgar Arceneaux, Church for Sale, 2013 28 x 35,6 cm Sammlung Haubrok © Edgar Arceneaux

Easy Rider Road Show – Märkisches Museum

Easy Rider Road Show è la mostra del Märkisches Museum che illustra lo spirito sovversivo della subcultura e la ricerca della libertà attraverso la reinterpretazione del ruolo della bicicletta. La mostra – visitabile fino al 27 marzo – raccoglie sei progetti fotografici, dove i protagonisti della scena sono parte integrante di una subcultura selvaggia e ribelle. Attraverso il potere delle immagini, si evince un legame profondo che intercorre tra l’uomo e la bicicletta. I biglietti sono prenotabili a questo link.

Easy Rider Road Show ©Christophe Gateau

Easy Rider Road Show ©Christophe Gateau

HELMUT NEWTON. LEGACY – Museum für Fotografie

Al Museo della Fotografia di Berlino la mostra in onore del celebre fotografo berlinese Helmut Newton. Nato nel 1920 a Berlino, Newton si è distinto come fotografo di moda, audace e radicale, le cui immagini iconiche hanno segnato la storia della fotografia. La mostra, con più di 300 fotografie, ci accompagnerà in un percorso organizzato cronologicamente lungo le varie tappe della sua brillante carriera. La mostra è visitabile fino al 22 maggio 2022. Qui potete trovare i biglietti online e selezionare la vostra time slot.

Helmut Newton, Hollywood 1996, ©️Alice Springs. Courtesy of the Helmut Newton Foundation

Helmut Newton, Hollywood 1996, ©️Alice Springs. Courtesy of the Helmut Newton Foundation

Frédéric Brenner – ZERHEILT

Il Jüdisches Museum ospiterà, fino al 13 marzo 2022, gli scatti del fotografo e antropologo francese Frédéric Brenner. Attivo da più di quarant’anni nella ricerca fotografica su temi quali migrazione ed esclusione sociale, Brenner concentra la sua attività artistica sulla diaspora ebraica, elevata a manifestazione della instabile condizione umana. La sua opera maestra, Diaspora, Homelands in Exile, è il frutto di venticinque anni di ricerca attraverso quaranta paesi, nel tentativo di dare voce all’identità ebraica nel Ventesimo Secolo.

Frédéric Brenner – ZERHEILT. Jüdisches Museum. © Alessandra Tognolatti

Frédéric Brenner – ZERHEILT. Jüdisches Museum. © Alessandra Tognolatti

Frédéric Brenner – ZERHEILT. Jüdisches Museum. © Alessandra Tognolatti

Frédéric Brenner – ZERHEILT. Jüdisches Museum. © Alessandra Tognolatti

In Abwesenheit – Berlinische Galerie

Sempre presso la Berlinische Galerie sarà possibile visitare la mostra Abwesenheit, in cui sono esposti i lavori dell’artista Alicja Kwade (1979). Con le sue installazioni su larga scala, l’artista indaga la questione della conoscenza oggettiva e soggettiva. Alla base delle opere, l’interesse di Kwade per le questioni scientifiche, filosofiche e sociali. L’esposizione è visitabile dal 18 settembre 2021 fino al 4 aprile 2022. I biglietti si trovano a questo link.

Alicja Kwade, Selbstporträt, 2020, Courtesy of the artist; KÖNIG GALERIE, Berlin/ London/ Seoul/ Decentraland, Foto: Roman März (JPG, 4 MB)

Alicja Kwade, Selbstporträt, 2020, Courtesy of the artist; KÖNIG GALERIE, Berlin/ London/ Seoul/ Decentraland, Foto: Roman März (JPG, 4 MB)

Leggi anche La leggendaria Neue Nationalgalerie di Berlino dedicherà una mostra all’italiana Monica Bonvicini

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Foto di copertina: Sascha Wiederhold, Bogenschützen, 1928, Detail, Öl auf Pappe auf Leinwand, 204 x 240 cm© Staatliche Museen zu Berlin, Nationalgalerie, erworben 2021 durch die Ernst von Siemens Kunststiftung / Galerie Brockstedt, Sebastian Schobbert