L’Italia e l’esempio della Germania, dall’economia al nuovo Trattato di Stato sul gioco

Dalla burocrazia alle opportunità di business, dall’assistenza ai cittadini alla regolamentazione dei giochi online che in Germania ha ora un nuovo trattato, il Glücksspielstaatsvertrag: i due Paesi a confronto

La Germania è un Paese che da decenni accoglie un gran numero di italiani. Da sempre meta di destinazione dei nostri emigrati, secondo alcune stime recenti si ritiene che ospiti più di 760mila connazionali. Un dato interessante è quello relativo all’aumento del flusso degli espatri nel tempo verso questa nazione: tale volume è infatti triplicato nel corso dell’ultimo decennio rispetto ai volumi registrati nel 2009. Diversi tassi di disoccupazione (a giugno 2022 5,3% in Germania, 8,4% in Italia, ma il confronto è ancora più triste se si vede solo quella giovanile), nonché un salario orario minimo che in terra tedesca sarà da ottobre dio 12 € mentre in Italia neanche esiste (e spesso, in alcuni settori, si viene pagati 4 € l’ora) sono forti spinte all’emigrazione. Tra le tante leggi diverse tra i due Paesi, in questa sede ci soffermeremo sul Glücksspielstaatsvertrag, il nuovo Trattato sul gioco da poco entrato in vigore in Germania.

Premesse: alcune delle differenze tra Germania e Italia

Qualunque italiano approdi in Germania non può non notare le differenze presenti tra quest’ultima e il proprio Paese d’origine.

Economia – Nonostante l’attuale crisi mondiale e il rischio di recessione annunciato da diversi osservatori esterni, se si vedono gli ultimi trent’anni la Germania può essere considerata economicamente uno Stato solido, sicuro ed efficiente. La potenza industriale tedesca incide in maniera significativa sulla crescita dell’intero Paese, facilitata da un sistema burocratico più rapido e snello rispetto a quello italiano.

Burocrazia – La Germania è il paese della burocrazia per eccellenza, ma almeno qui le tante pratiche arrivano con tempi certi a un risultato. In Italia invece i tempi sono infiniti e spesso non portano risultati, ma aumentano frustrazioni e zone grigie dove è facile che si inserisca il malaffare. L’esito è un’Italia meno competitiva con effetti negativi anche sulla produttività delle imprese del territorio e sulle capacità attrattive esercitate sugli investimenti esteri. Stando a un’analisi condotta dal Centro studi della Confcommercio, tali limiti andrebbero a incidere sul PIL del nostro Paese generando un ammanco di -70 miliardi di euro.

Lavoro – Uno dei motivi che spinge un numero sempre maggiore di connazionali a emigrare in Germania è da sempre legato alle opportunità di trovare lavoro. Dettaglio non da poco, i Tedeschi possono infatti contare su uno dei tassi di disoccupazione più bassi di tutto il continente europeo. A questo si aggiunga che, in media, gli stipendi sono maggiori rispetto a quelli italiani, che le possibilità di fare carriera sono reali e che il costo della vita è di norma inferiore se si escludono le grandi città come Berlino o Monaco di Baviera.

Welfare statale – Il complesso delle politiche pubbliche messe in atto dallo Stato a favore dei cittadini è nettamente a sfavore dell’Italia. Un cittadino tedesco può infatti beneficiare di numerosi sussidi a tutela del proprio benessere, che includono gli assegni famigliari (con il “Kindergeld”, ogni genitore – indipendentemente dal reddito percepito – riceve 200 euro mensili dallo Stato per ogni figlio a carico), la possibilità di fruire di corsi di formazione retribuiti per poter apprendere un mestiere e gli speciali sussidi in caso di difficoltà nel pagare l’affitto o le bollette.

Fare impresa – Nello scenario appena descritto, non stupirà sapere che avviare un’impresa in Germania può rivelarsi decisamente più semplice rispetto a intraprendere la medesima attività in Italia. Del resto, non è un segreto che una capitale come Berlino ospita oggi tantissime start-up (nel 2016 se ne contavano circa 128 ogni 10mila abitanti), mentre il nostro Paese – specialmente se si guarda ai cosiddetti “unicorni” – è purtroppo il fanalino di coda dell’Europa.

Gioco d’azzardo – Rispetto non solo alla Germania, bensì all’intero resto d’Europa, l’Italia vanta invece il primato del numero di apparecchi slot e videopoker. C’è una slot machine ogni 143 abitanti, in Germania una ogni 261 abitanti. Online questa relazione è capovolta. Un singolo giocatore ha a disposizione centinaia di slot machine e partite di poker. Il mercato italiano ha visto un particolare incremento di richiesta per i casinò. Con l’incremento sempre più crescente del mercato, i giocatori tendono a scegliere le piattaforme dei leader nel settore, di base affidabili, con prezzi competivi e e molti premi.

Molti siti in Italia offrono diverse opzioni per giocare in modo semplice, sicuro e soprattutto legale. Tra questi c’è probabilmente uno dei migliori siti di poker online in circolazione con diverse opzioni di gioco, tornei dinamici e una sezione educativa con consigli sulle strategie di gioco che aiutano il giocatore a migliorare le proprie possibilità di vincita,

Come si è mossa la Germania nei confronti della regolamentazione del gioco d’azzardo online.

Il Glücksspielstaatsvertrag: il nuovo Trattato di Stato sul gioco

La Germania è un Paese dove di certo non mancano i casinò terrestri. Se ne contano infatti più di 70, in grado di soddisfare sia i player alle prime armi sia i giocatori più esigenti. A completare l’offerta di gioco, soltanto un anno fa lo Stato ha provveduto a legalizzare e liberalizzare il gambling e il gioco online, attività che fino al 1° luglio 2021 non erano ancora propriamente regolamentate.

Tutti i 16 Land del Paese hanno infatti raggiunto un accordo e sottoscritto il Trattato di Stato sul gioco (in tedesco Glücksspielstaatsvertrag) che sancisce la completa legalità delle sale da gioco e delle poker room su base virtuale.

Più nel dettaglio, nel nuovo trattato, il Glücksspielstaatsvertrag, si richiede che:

  • ogni giocatore abbia raggiunto la maggiore età;
  • ogni giocatore sia soggetto a un limite massimo di deposito pari a 1000 euro;
  • ogni giocatore crei un account individuale, le cui credenziali sono soggette a verifica da parte dell’operatore;
  • un giocatore non possa contemporaneamente giocare su siti di operatori diversi;
  • per ottenere una licenza, ogni fornitore richiedente deve versare un deposito cauzionale di almeno 5 milioni di euro (in alcuni casi, è tuttavia previsto un aumento fino all’importo del fatturato medio mensile);
  • non possono essere rilasciate più licenze per i casinò online rispetto a quelle rilasciate per i casinò su base terrestre;
  • la pubblicità dei prodotti di gioco non sia rivolta ai minori né prometta vincite che consentirebbero di risolvere problemi finanziari.

In merito alle slot machine, il Glücksspielstaatsvertrag prevede che:

  • ogni giocata duri almeno 5 secondi;
  • per ogni partita, la puntata massima sia pari a 1 euro;
  • le vincite e le puntate non possano venire accumulate al fine di generare un jackpot.

Conclusioni

Nell’immaginario degli Italiani, la Germania viene spesso identificata come una nazione in cui tutto funziona. In effetti, la qualità della vita nel Paese è decisamente buona grazie alla fiscalità agevolata, al basso tasso di disoccupazione, al welfare statale e a una corretta regolamentazione che arriva a includere anche il gioco online.

Photo: © CC0 Unsplash