Il museo-memoriale di Hohenschönhausen che ricorda la persecuzione politica nella DDR

Il museo-memoriale berlinese di Hohenschönhausen, un luogo che come nessun altro ricorda la persecuzione politica nella DDR

È qui che la storia della DDR mostra il suo volto più terribile. Il Museo-memoriale di Berlin-Hohenschönhausen (in tedesco, Gedenkstätte Berlin-Hohenschönhausen) si trova in un luogo che, come nessun altro in Germania, ricorda la persecuzione politica praticata nella zona di occupazione sovietica e nella Repubblica democratica tedesca (DDR). Il comprensorio, un tempo cucina dell’Istituto per l’Assistenza Pubblica Popolare del Partito Nazionalsocialista, alla fine della Seconda guerra mondiale è diventato un lager speciale sovietico poi tramutato nel 1946 in un carcere giudiziario sovietico in Germania.

Dal 1951 è divenuto centro interrogatori e di detenzione della polizia sovietica, fino alla sua chiusura nel 1990. L’esistenza e la funzione di questa struttura erano sconosciute alla popolazione. Dall’esterno, infatti, si vedevano solo portoni di ferro, torri di sorveglianza e guardie armate. Sulla mappa del territorio era indicata solo una superficie vuota. Subito dopo la fine della guerra furono incarcerati a Hohenschönhausen principalmente ex affiliati e simpatizzanti del partito nazionalsocialista. Mentre con la costituzione della DDR vi vennero condotti gli oppositori o traditori del regime, o presunti tali.

Il centro interrogatori di Hohenschönhausen era una camionetta che tutt’oggi è possibile vedere

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Frank Verreyken (@frankverreyken)

Dopo la costruzione del Muro nel 1961, la maggior parte dei prigionieri erano persone catturate mentre cercavano di fuggire dal Paese o stavano progettando una fuga, insieme ai loro aiutanti e alle persone che avevano richiesto un visto di uscita. La Stasi prelevava gli uomini e le donne identificati come sospetti e li trasportava nel centro interrogatori su una camionetta (ancora oggi visionabile). Da questa non potevano vedere all’esterno, né dove sarebbero stati condotti. Una volta giunte nella struttura, le persone in arresto subivano perquisizioni corporali e venivano rinchiuse separatamente, affinché non potessero comunicare tra loro. Per cercare di estorcere informazioni, la Stasi non esitava a infliggere torture di natura sia fisica sia psicologica.

Da sito storico a memoriale

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Lisa Walls (@smallfy)

Questo sito di interesse storico è diventato un memoriale nel 1994. Attraverso alcuni lavori di ristrutturazione si è resa possibile l’apertura al pubblico, contando al momento oltre 200.000 ingressi annui.  Il Memoriale permette di conoscere qualcosa di ciò che era la persecuzione politica in una dittatura comunista. Non solo, ma una visita all’Hohenschönhausen mostra le condizioni di detenzione e le punizioni inflitte ai prigionieri politici nella zona di occupazione sovietica e nella DDR. Questo tour, infatti, non lascia indifferenti, specialmente se si ha come guida un ex prigioniero (come molto spesso accade), che racconta la propria testimonianza in prima persona.

 

Leggi anche: Il museo della Stasi di Berlino racconta la storia dell’organizzazione di spionaggio e sicurezza della Germania Est

 

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 192 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

Guarda foto e video e partecipa a concorsi per biglietti di concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter

Immagine di copertina: foto di Christian Liebscher – da Wikimedia Commons