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La Germania vuole eliminare il diritto di veto nella politica estera dell’UE

Secondo il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, in materia di sicurezza e politica estera l’Ue non può più permettersi i rallentamenti dovuti al diritto di veto di ogni nazione. La Germania ne propone l’eliminazione

La crisi internazionale causata dall’aggressione russa all’Ucraina ha reso ancora più urgente il problema di un’Europa davvero unita, sicura e veloce nel prendere le decisioni.

In un’intervista al Frankfurter Allgemeine, il Cancelliere Olaf Scholz (SPD) ha dichiarato che talvolta il diritto di veto viene esercitato per fini “egoistici”. Se l’UE aspira a restare rilevante in campo internazionale, quindi, questo diritto andrebbe eliminato, almeno per quanto riguarda il tema della sicurezza e della politica estera.

Perché eliminare il diritto di veto

Sia gli anni della pandemia sia la guerra in Ucraina hanno messo in luce alcune criticità all’interno dell’Unione europea. Non ultima la lentezza con cui talvolta vengono prese le decisioni e la mancanza di una visione comune a tutti gli stati membri. Scholz, accusato di non aver garantito, in questa circostanza, un ruolo di vera leadership per la Germania, propone di eliminare il diritto di veto. Questa misura dovrebbe snellire le procedure decisionali ed impedire che i membri dell’Ue possano agire spinti dagli interessi nazionali, piuttosto che da quelli comuni.

Manca ancora un vero e proprio dibattito sul tema e su come garantire una maggioranza democratica durante le votazioni. Paesi Bassi e Spagna, però, si sono già detti favorevoli a un nuovo regolamento. In Italia anche Mario Draghi si era espresso contro l’unanimità all’indomani della minaccia di veto dell’Ungheria all’embargo sul petrolio russo. La proposta della Germania di questi giorni, in effetti, non è nuova.

L’alternativa

A giugno 2021 Heiko Maas, il Ministro degli Esteri tedesco, aveva già suggerito l’eliminazione del diritto di veto che avrebbe potuto “tenere in ostaggio” l’intera Unione europea. Imputata, anche in quel caso, era l’Ungheria che utilizza effettivamente il veto con una certa frequenza.

L’alternativa proposta dalla Germania è quella di una maggioranza qualificata del 55% degli stati membri, che equivale al 65% della popolazione dell’Ue. Esistono ancora delle perplessità, ma a quanto pare è questa la direzione già scelta dall’Unione Europea. Le maggiori forze politiche, socialisti, liberali e popolari si sono già pronunciate a favore.

Sarebbe un cambiamento storico, ma la procedura è complessa e prevede tempi lunghi.

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Immagine di copertina: foto di Ralphs Fotos