Germania, per la prima volta la benzina supera i 2 € al litro
I prezzi della benzina in Germania segnano un nuovo record. Per la prima volta nella storia sopra i 2 euro al litro
I prezzi della benzina, nelle stazioni di servizio in Germania, hanno superato per la prima volta la soglia dei 2 euro al litro. Lo ha affermato pochi giorni fa l’ADAC, il più grande club automobilistico d’Europa. Lunedì 7 marzo il prezzo medio nazionale per litro è salito poco sopra i 2 euro, con un aumento di 18 centesimi in sei giorni. Nello stesso tempo il prezzo per un litro di diesel è addirittura salito di 28 centesimi, raggiungendo una media di 2,03 euro, ancora più caro, quindi, della benzina, nonostante una tassazione meno elevata. Rispetto a dicembre dello scorso anno, i prezzi di benzina e diesel in Germania sono aumentati rispettivamente del 26 e del 35%. Sempre l’ADAC ha avvertito che i prezzi del carburante in Germania sono destinati ad aumentare ulteriormente a causa delle conseguenze della guerra in Ucraina.
Perché è aumentato il prezzo del carburante
Come fa notare l’ADAC, l’aumento dei prezzi di benzina e diesel è stato causato dal repentino aumento della domanda dell’olio da riscaldamento, più comunemente conosciuto come olio combustibile. Questo aumento della domanda è causato dallo smisurato numero di consumatori che temono una strozzatura nell’approvvigionamento a causa della guerra tra la Russia e l’Ucraina e ora riempiono i serbatoi a fine inverno, contrariamente alle loro solite abitudini. Da inizio 2021 gli automobilisti tedeschi pagano una tassa aggiuntiva sull’anidride carbonica(CO2) prodotta dalla benzina e dal diesel. Il prezzo del consumo è attualmente pari a 30 euro per tonnellata di CO2 e sarà gradualmente aumentato a 55 euro entro il 2025.
Sanzionare le importazioni di petrolio dalla Russia?
Sono aperte le discussioni su uno stop all’importazione di petrolio dalla Russia, come nuova sanzione economica in seguito all’invasione dell’Ucraina, il quale causerebbe un ulteriore aumento dei prezzi in tutta Europa. Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha però affermato che. “L’Europa ha deliberatamente esonerato le forniture di energia dalla Russia dalle sanzioni. Fornire all’Europa energia per la generazione di calore, la mobilità, la fornitura di elettricità e l’industria non può essere assicurato in nessun altro modo in questo momento. È quindi di fondamentale importanza per l’erogazione dei servizi pubblici e per la vita quotidiana dei nostri cittadini”. Mentre i commenti di Scholz hanno in qualche modo calmato i mercati, la crescente serietà con cui viene discusso un embargo sui combustibili fossili è destinata a mantenere alti i prezzi delle materie prime.
Prezzi da capogiro anche in Italia.
Anche in Italia il prezzo dei due derivati del petrolio sono ai massimi storici, superando, come in Germania, i 2 euro al litro. Il prezzo della benzina self service ha raggiunto una media di 2,042 € al litro e il diesel è arrivato a 1,960 €. Invece la benzina servito a 2,146 € e il diesel a 2,067 €. La vera paura per un paese come l’Italia è il prezzo del gas, dato che il Bel Paese ne importa più del 40% dalla Russia, ed il prezzo è in aumento in contemporanea con la benzina e il diesel. Il Codacons ha ribadire che:.«Il Governo deve intervenire con urgenza per calmierare i listini alla pompa, intervenendo attraverso una sterilizzazione dell’IVA e un taglio delle accise che pesano su benzina e gasolio».
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