©derfla CC BY-SA 0.0 Harold Bluetooth

Come un Indiana Jones di 13 anni ha scoperto su un’isola tedesca l’eccezionale tesoro vichingo di re Harald Bluetooth

Sensazionale scoperta nell’isola di Rügen: ritrovati anelli, orecchini, monete e bracciali, forse appartenenti al leggendario re Harald Bluetooth

Non poteva credere ai suoi occhi il giovanissimo Luca Malaschnitschenko, appena 13 anni e una grande passione per l’archeologia, quando ha capito di avere tra le mani un tesoro: una moneta d’argento. Il ritrovamento è avvenuto nell’isola di Rügen, a quasi 300 chilometri da Berlino e situata nel mar Baltico, mentre il giovane Malaschnittschenko stava scandagliando l’area con il metal detector insieme al suo mentore, l’archeologo dilettante René Shoen. La moneta è stata poi consegnata all’istituto archeologico del Meclemburgo-Pomerania, che ha confermato il valore della scoperta e la datazione millenaria. Come riporta Express le autorità hanno quindi iniziato i lavori di ricerca su un’area di circa 400 metri quadrati, portando alla luce un vero e proprio tesoro.

Harold Bluetooth Impero

Harold Bluetooth, il suo Impero –  © BriangottsCc 3.0

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L’eredità di Harald Bluetooth, re Aroldo I di Danimarca, soprannominato Dente Azzurro

Il patrimonio archeologico dell’isola di Rügen apparterrebbe al tesoro di re Harald Bluetooth, primo sovrano ad unificare la Danimarca e introdurre il cristianesimo. Comporta anelli, orecchini, bracciali e altri gioielli, oltre ad un baule contenente 600 monete e persino un martello di Thor. Il sito è già considerato il più grande scavo del baltico meridionale di monete e monili appartenenti all’epoca del sovrano. Ed è proprio questa figura mitica ad aumentare il valore del ritrovamento: “Dente Azzurro”, il soprannome di re Harald, deriverebbe forse da un dente marcio, dalla sua passione per le more o dall’usanza di colorare i denti di azzurro tipica di alcuni guerrieri nordici. Ed è proprio da questo soprannome che deriva il sistema di comunicazione ideato dalla Ericsson, il Bluetooth, il cui simbolo è proprio un omaggio a re Harald: è infatti l’unione delle rune nordiche che rappresentano H e B, iniziali del sovrano.

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Immagine di copertina: ©derfla CC BY-SA 0.0