Germania, il governo aumenta i finanziamenti militari e fornirà armi all’Ucraina

Il Cancelliere Olaf Scholz ha annunciato lo stanziamento di 100 miliardi di euro per la Bundeswehr, l’esercito federale. Approvato anche l’invio di armi all’Ucraina

Nel discorso tenuto durante la sessione straordinaria del Parlamento, domenica 27 febbraio, il Cancelliere Olaf Scholz ha annunciato un aumento significativo delle spese militari, invertendo la politica di lunga data del Paese. Saranno investiti 100 miliardi di euro per la spesa per la difesa e un impegno a spendere più del 2% del PIL ogni anno per la Bundeswehr. Ha anche proposto di inserire questa soglia nella Costituzione del Paese, per garantire che i futuri governi mantengano questa decisione. “D’ora in poi, più del 2% del nostro PIL sarà investito nella nostra difesa”, ha detto Scholz. Inoltre, saranno fornite armi all’Ucraina per difendersi dall’invasione russa. “Dobbiamo sostenere l’Ucraina nel suo momento di disperato bisogno. Non c’era altra risposta possibile all’aggressione di Vladimir Putin”. Le mosse sono state parte di una sorprendente – e improvvisa – inversione di tendenza rispetto a decenni di politica estera tedesca, che è arrivata mentre le nazioni europee si uniscono per opporsi all’invasione della Russia in Ucraina. Scholz ha descritto l’azione militare russa dicendo che “ha creato una nuova realtà” e, quindi, “richiede una risposta chiara”.

L’invio di armi all’Ucraina

Sono state necessarie un’invasione di un Paese sovrano vicino, minacce di attacco nucleare, immagini di civili che affrontano i carri armati russi e un’ondata di vergogna da parte degli alleati perché la Germania invertisse la sua politica estera decennale avversa alla guerra e a spese militari. “Attaccando l’Ucraina, Putin non vuole solo sradicare un Paese dalla mappa del mondo, sta distruggendo la struttura di sicurezza europea che abbiamo creato da Helsinki”, ha detto Scholz, riferendosi all’infrastruttura di sicurezza europea. Sabato, il governo tedesco ha comunicato la sua decisione di fornire all’Ucraina 1.000 armi anticarro e 500 missili Stinger terra-aria dalle scorte militari tedesche. La Germania ha anche annunciato di aver consentito al governo olandese ed estone di inviare all’Ucraina 400 armi anticarro di fabbricazione tedesca e nove obici – pezzi d’artiglieria intermedi fra i cannoni e i mortai – della guerra fredda, autorizzazione che era stata precedentemente negata. Anche in queste decisioni la Germania inverte un principio vecchio decenni: non inviare o vendere armi nelle aree di conflitto. Riferendosi a Putin, Scholz ha affermato: “ha lanciato a sangue freddo una guerra di aggressione. Per una sola ragione: la libertà degli ucraini sfida il suo stesso regime oppressivo”.

Leonardo e Fincantieri salgono in borsa dopo l’annuncio del piano di riarmo in Germania

L’annuncio dei piani di riarmo del governo tedesco ha fatto volare in borsa Leonardo +17,7% (azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza) e Fincantieri +19,7%. Leonardo, notano gli analisti di Equita, “ha un’esposizione diretta modesta alla Germania, principalmente attraverso il 25% detenuto in Hendsoldt”, ma “alla luce dell’attuale contesto” gli esperti si aspettano che “la posizione presa dalla Germania possa essere seguita da altri annunci di aumento delle spese militari da parte di paesi occidentali”. L’Italia, ricorda Equita, investe in spese militari meno dell’1,5% del Pil, mentre la Germania salirà oltre il 2%. Riguardo Fincantieri, Equita nota che “il business militare rappresenta circa il 25% dei volumi complessivi” e “garantisce margini migliori rispetto al settore croceristico e un miglior profilo dei pagamenti”.

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Foto in evidenza di marconst da Pixabay

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