Pesce e vino: l’idea di un’agenzia di viaggio bavarese per compensare le perdite causate dalla pandemia

Ecco come due proprietari di agenzie turistiche hanno affrontato la crisi da Coronavirus

Come dice un vecchio proverbio “La necessità aguzza l’ingegno” e per Helmut Lang e Hans Götschl non c’è frase più azzeccata. Oggi raccontiamo la storia di due proprietari di agenzie viaggi che, come molti altri colleghi del settore, si sono trovati ad affrontare il duro colpo inflitto dalla pandemia. Lang gestisce la TUI-Reisecenter a Gröbenzell mentre Götschl è a capo della Möckel Reisen a Monaco di Baviera.
Di fronte alla crisi economica portata dalla pandemia, che minacciava le loro attività, Lang e Götschl si sono dovuti reinventare. Un giorno parlando con un amico in comune, un allevatore di pesce nel lago di Tegernsee, hanno trovato il modo di sbarcare il lunario.
«Col suo stretto accento bavarese ci ha detto: se non riuscite a vendere viaggi, vendete i miei pesci!» racconta Lang. E quella che era una semplice battuta si è rapidamente trasformata in un business redditizio: vendere pesce nell’agenzia turistica.

” alt=”Lang e Götschl, dal profilo Instagram di Möckel Reisen” />

“Un pesce in viaggio”. Dal lago all’agenzia viaggi

A Gröbenzell tutto è iniziato con una lettera in prossimità di Pasqua dove Lang si rivolse ai suoi clienti dicendo: «Se non potete andare al mare o al lago, almeno vi verrà servito qualcosa di fresco e squisito dai laghi». Il successo è stato talmente grande che è seguita una seconda lettera per la festa del papà. «La cosa è andata così bene che la gente ci ha chiesto se potevamo continuare» dice Lang. Ora, ogni due settimane al Tui Reisecentre vengono venduti salmerini, trote salmonate e anguille insieme a prodotti di accompagnamento come vino, olio di semi di zucca, olio d’oliva. «Non avremo mai pensato che avrebbe avuto così tanto successo» racconta Lang. A giovedì alterni alcuni collaboratori, se non gli stessi proprietari, si recano sul lago Tegernsee. Qui pesano il pesce fresco per poi confezionarlo sottovuoto e destinarlo ai clienti che lo hanno ordinato in anticipo. La merce viene contrassegnata con i prezzi e venduta il venerdì mattina con l’etichetta Ein Fisch auf Reisen (Un pesce in viaggio). «Vendiamo più di 200 pesci alla volta e in questo modo le entrate riescono a coprire l’affitto».
Lang spera di poter continuare il progetto con il suo socio, in modo che l’offerta rimanga una peculiarità dell’agenzia viaggi anche in futuro. Tra le varie libertà di cui siamo stati privati in questo periodo storico, sicuramente non rientra quella di acquistare del buon cibo locale. Lang e Götschl lo hanno intuito e ne hanno fatto un punto di forza.

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Immagine di copertina: Bild von Heidelbergerin auf Pixabay