N26, la banca di base a Berlino chiude tutte le sue operazioni in USA
N26 annuncia il suo ritiro dagli Stati Uniti a partire dall’11 gennaio
La banca online di Berlino N26 interromperà tutte le operazioni dagli USA, dopo solo 2 anni e mezzo dal lancio ufficiale nel Paese. La banca mira, però, all’espansione dei suoi affari verso l’Europa dell’Est nel prossimo anno. Infatti, la domanda in questi territori è in forte crescita e N26 non vuole farsi sfuggire l’opportunità per poter accrescere i suoi guadagni. “I clienti statunitensi potranno utilizzare i propri conti come di consueto fino all′11 gennaio 2022 e riceveranno ulteriori istruzioni su come prelevare i propri fondi per garantire una transizione senza troppe difficoltà”, ha affermato la banca. La società ha dovuto affrontare anche una forte concorrenza negli Stati Uniti da banche affermate come JPMorgan Chase e Bank of America, nonché dalle start-up Chime e Varo.
Non è la prima volta che N26 ritira i suoi servizi da un importante mercato in lingua inglese. All’inizio dello scorso anno, infatti, la banca si è ritirata dal Regno Unito, incolpando principalmente la Brexit per questo cambiamento. Ma da quanto riferito, sembra che N26 avesse difficoltà ad attirare nuovi clienti britannici, data la presenza di altre app competitors di online banking come Monzo, Revoult e Starling.
La storia di N26, una unicorn start-up creata da due giovani a Berlino
Fondata nel 2013 da Valentin Stalf e Maximilian Tayenthal, N26 ha raggiunto un valore complessivo di 9 miliardi di dollari. Tuttora è la società fintech tedesca di maggior valore. La proposta della start-up berlinese è stata una rivoluzione nel panorama finanziario: un conto bancario online interamente gestibile attraverso uno smartphone.
Così l’idea di due giovani tedeschi è sbarcata prima in tutti i paesi Europei e successivamente anche negli Stati Uniti. Il fattore che ha consentito la diffusione di N26 ben oltre i confini tedeschi è l’estrema facilità di utilizzo dell’app dedicata alla gestione dei servizi bancari. Ed è anche per questo che la banca è riuscita a intercettare un pubblico estremamente giovane, sfruttando tutte le potenzialità del marketing 4.0 per attirare le nuove generazioni.
Un business che ha affrontato e deve ancora affrontare molte difficoltà
La banca ha dovuto affrontare forti pressioni anche in Germania. A giugno, le autorità tedesche hanno imposto alla banca una multa di 5 milioni di dollari per non aver inviato in tempo segnalazioni di attività sospette sul riciclaggio di denaro.
Inoltre, da luglio 2019, la banca ha dovuto affrontare altre battute di arresto durante l’espansione negli USA. N26 ha licenziato il 10% dei suoi dipendenti della sede di New York per problemi creati dalla pandemia da Covid-19. Questa operazione ha portato Nicolas Kopp, il capo delle operazioni negli Stati Uniti, a dare le proprie dimissioni. Infine, il mese scorso, la società ha annunciato un nuovo finanziamento da 900 milioni di dollari da parte degli investitori. Ma subito dopo ha dovuto accordarsi con l’agenzia governativa BaFin per limitare il numero di nuovi clienti che può ottenere ogni mese.
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Foto di copertina: Emil Kalibradov on Unsplash, C00